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Discussione: Sostituzione etnica

  1. #11
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    Predefinito Re: Sostituzione etnica

    Citazione Originariamente Scritto da MaIn Visualizza Messaggio
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  2. #12
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    Predefinito Re: Sostituzione etnica

    Che Bret Stephens appartenga alla destra repubblicana non lo dice solo wikipedia ma praticamente qualunque sito abbia trovato su google. Se fai il tuo homework troverai la stessa cosa. D'altra parte basta leggere questo articolo scritto in occasione dei 50 anni di Obama:
    https://www.loccidentale.it/articoli...dalla-a-alla-z
    Certo ha il mito che i nuovi venuti sarebbero i migliori interpreti dalle virtù originarie del popolo americano, ma dal tenore del suo articolo è chiaro che i primi che manderebbe via dall'America sarebbero proprio i liberals (che non vanno in Chiesa, fanno figli fuori dal matrimonio ecc ecc ). Personalmente non sono d'accordo, ma mi fa specie vedere un articolo tutto sommato scritto in modo intelligente trasformato in qualcosa che non era sicuramente nelle intenzioni dell'autore.
    Quanto all'"intelligente" mi spiace sia parso un insulto ( devo ammettere rileggendo che suona male), la mia intenzione era di dire che al di la' de punti di accordo con l'uno o con l'altro l'individuo è brillante, non era sottinteso nelle mie intenzioni un paragone negativo nei tuoi confronti.
    Sono abbastanza nuovo del forum ( e non sono il clone di nessuno) per cui giudico le posizioni politiche dal poco che ho letto, a me smbravi più affine alle posizioni di estrema destra, ma magari leggendo di più mi ricrederò. Certo sul global warming hai più affinità con Stephens di quante ne abbia io.

    Ah, e una quastione di metodo: quando si usa un articolo per criticarlo sarebbe buona norma fare riferimento all'articolo originale e non a un articolo a sua volta di critica (un po faziosa) dell'originale stesso.

  3. #13
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    Predefinito Re: Sostituzione etnica

    Citazione Originariamente Scritto da puss_in_boots Visualizza Messaggio
    Che Bret Stephens appartenga alla destra repubblicana non lo dice solo wikipedia ma praticamente qualunque sito abbia trovato su google. Se fai il tuo homework troverai la stessa cosa. D'altra parte basta leggere questo articolo scritto in occasione dei 50 anni di Obama:
    https://www.loccidentale.it/articoli...dalla-a-alla-z
    Certo ha il mito che i nuovi venuti sarebbero i migliori interpreti dalle virtù originarie del popolo americano, ma dal tenore del suo articolo è chiaro che i primi che manderebbe via dall'America sarebbero proprio i liberals (che non vanno in Chiesa, fanno figli fuori dal matrimonio ecc ecc ). Personalmente non sono d'accordo, ma mi fa specie vedere un articolo tutto sommato scritto in modo intelligente trasformato in qualcosa che non era sicuramente nelle intenzioni dell'autore.
    Quanto all'"intelligente" mi spiace sia parso un insulto ( devo ammettere rileggendo che suona male), la mia intenzione era di dire che al di la' de punti di accordo con l'uno o con l'altro l'individuo è brillante, non era sottinteso nelle mie intenzioni un paragone negativo nei tuoi confronti.
    Sono abbastanza nuovo del forum ( e non sono il clone di nessuno) per cui giudico le posizioni politiche dal poco che ho letto, a me smbravi più affine alle posizioni di estrema destra, ma magari leggendo di più mi ricrederò. Certo sul global warming hai più affinità con Stephens di quante ne abbia io.

    Ah, e una quastione di metodo: quando si usa un articolo per criticarlo sarebbe buona norma fare riferimento all'articolo originale e non a un articolo a sua volta di critica (un po faziosa) dell'originale stesso.
    cominciamo a chiarire una cosa:
    io non devo fare homework, tu non puoi venirmi a dire cosa devo e cosa non devo fare.
    Per me è già una perdita di tempo rispondere a uno che provoca come fai tu in modo assolutamente irragionevole

    Tu provochi e lo fai in maniera furba ma usando premesse false
    Mi stai facendo perdere tempo e lo stai facendo in maniera alquanto maliziosa ed in malafede. E non è questo lo scopo di questo forum.
    E ora spiego perché.
    Ma andiamo con ordine

    La prima cosa che hai fatto è stata quella di accusarmi di diffondere "fake news" al tuo primo intervento qui.
    Hai scritto addirittura "ecco un esempio di fake news", portando una spiegazione articolata ma falsa.

    Delle due l'una, o sei in malafede o non capisci cosa sia una fake news.

    Ipotizziamo che tu non lo capisca quindi ipotesi due. Provo a spiegarti la differenza tra una opinione e una fake news.

    Una fake news è un qualcosa di falso, non documentato, che non è mai avvenuto o non è avvenuto come è stato raccontato.
    Esempio: la Rowling ha raccontato su Twitter che Trump non aveva voluto stringere la mano a un ragazzo disabile.
    Ha fatto una serie di tweet pieni di accuse e sdegno.
    Peccato che fosse tutto falso. Non si sa chi glielo abbia detto ma era una notizia falsa: Trump da la mano al bambino disabile, anzi si ferma con lui un bel po' di tempo. Notizia completamente falsa e fuorviante usata per fare propaganda politica.


    potrei fare altri milioni di esempi di notizie false da parte della CNN. Basti guardare questo scambio tutto interno nel quale uno dice all'altra che le sue fonti si sono dimostrate finora spesso inaffidabili.
    Se lo rinfacciano oramai anche tra loro.


    Il problema in questo caso è inoltre che la CNN pretende di essere lo standard giornalistico migliore, quello che presume di essere equidistante.

    E' evidente che non è così, al punto che sono stati costretti a licenziare gente dopo aver diffuso più volte notizie false e diffamatorie.
    E questo per un network televisivo è uno smacco enorme che lede la sua credibilità.
    Poi un tifoso che odia Trump e che sostiene la stessa agenda politica della CNN e di questi media può anche fare cherry picking e ignorare tutto questo e focalizzarsi sulla notizia (falsa) che girava in rete secondo la quale il papa avrebbe appoggiato Trump.
    Non si sa nemmeno chi l'abbia messa in circolo, molti ci hanno creduto malgrado fosse falsa, ma non è stata la FOX (tanto per fare un nome) a farlo.

    Potrei fare moltissimi altri esempi di notizie false, ma andiamo avanti.

    Ti informo, se tu non lo sapevi (ma dovresti saperlo) che questo è un forum, non è un giornale.
    Il giornale è quello che risponde al dominio Termometro Politico - Tutti i numeri della politica. Il sito italiano sui sondaggi e le elezioni
    quella è una testata registrata
    questo invece è un FORUM
    quale è la differenza?
    La differenza è che qui si commentano le notizie che si leggono, non si creano notizie, si commentano.
    Si fanno commenti di politica e si esprimono OPINIONI.

    Chiaro il concetto?

    Quando io apro un thread sul forum a commento di una notizia non faccio una notizia, ma esprimo una opinione.

    Quindi io non posso aver fatto alcuna "fake news" perché ho espresso una opinione relativamente a un commento di Tucker Carlson sull'articolo di quel tipo li.

    Quindi già sei partito male (e bisogna capire se in malafede o in ignoranza) definendo un thread di opinione e discussione come "fake news"

    al limite avresti potuto accusare Tucker Carlson di aver dato una fake news.

    Ma Tucker Carlson ha detto tutte le cose che avevi detto tu
    1) ha citato l'autore e ne ha mostrato dei brani
    2) ha detto che lui diceva che stava facendo una provocazione
    3) Ha espresso la sua opinione su questa provocazione

    questa non è una fake news, è un commento, sul quale puoi essere d'accordo o meno. Lo definisci fazioso, ok ci può stare, ma definirlo esempio di fake news significa proprio che o vuoi provocare venendo qui pretendendo di farmi perdere tempo trollandomi (e io il sospetto ce l'ho visto che pensi di venire qui a darmi i compiti a casa come se tu fossi l'insegnante e io l'alunno, non so con quali titoli) oppure sei ignorante della questione e parli senza cognizione di causa

    Quello di Tucker Carlson non è un telegiornale (imparziale) come pretende di essere la CNN che ritiene di essere uno standard giornalistico.
    Quello di Tucker Carlson è uno show a base giornalistica, che è una cosa completamente diversa.
    Fa approfondimento e opinione esattamente come lo fanno i nostri programmi TV serali.
    Se avesse parlato di un fatto MAI esistito come il fatto di Trump e del bambino disabile certo anche lui avrebbe fatto fake news.
    Ma in questo caso si tratta di una sua interpretazione delle parole di questo giornalista

    interpretazione che io mi sento di condividere.

    A me sembra che questo tizio voglia la sostituzione etnica.
    Non è un articolo di giornale, non è una verità scientifica dimostrata col 5 sigma (chissà se sai cosa è, dubito)
    è una OPINIONE
    se chiami fake news le opinioni degli altri allora te lo dico plasticamente: non rispetti le opinioni degli altri

    Dire che le opinioni degli altri, la chiave di lettura degli altri è una fake news significa delegittimarle, quindi significa dire che gli altri che non la pensano come te non hanno diritto ad avere una opinione fino a quando non usano le tue stesse chiavi di lettura su fatti opinabili come appunto un articolo di opinione (provocatoria quanto si vuole)

    quindi ricapitolando per i lettori attenti:
    una cosa è raccontare un fatto falso, che non è mai avvenuto, e quella è una fake news
    una cosa è commentare un articolo di opinione esprimendo la propria opinione su di esso. Se quest'ultima cosa la si chiama fake news vuol dire che si cerca di delegittimare le opinioni altrui. E questo è appunto l'essenza del tanto deprecato fascismo (dal quale a sinistra sono ossessionati)

    Quindi tu vieni e giudichi con parole fuori luogo e inopportune su cose che non hanno a che fare col contesto di un forum

    poi insulti, dici che rileggendolo sembra così e non lo volevi dire, non si capisce bene se ti scusi per l'incomprensione o meno ma almeno ti rendi conto di esserti espresso male, e sono due volte che accusi o insulti esprimendoti male, delegittimando l'interlocutore e insultandolo fuori contesto "senza volerlo".

    Per quanto riguarda il fatto che questo tizio sia conservatore (auto definito) può essere scritto pure su wikipedia (affidabilissima poi su queste cose... come no) o su altri siti, ma in America uno così lo chiama RINO (Repubblican In Name Only, visto che non lo sai te lo dico io).
    Susan Collins è una senatrice repubblicana da anni, ma sanno tutti che non è conservatrice (e repubblicana) per nulla, a parte l'etichetta. Infatti vota più a sinistra di molti senatori democratici (in passato la cosa era ancora più palese ora un po' meno perché i democratici sono più compatti ora).

    Non ho idea di cosa pensi questo signore sul AGW e se la pensi come me, tu dici di si, non so sulla base di cosa visto che non ho letto nulla di questo tizio in proposito. Lo dici tu quindi mi devo fidare della tua parola?

    Per quanto riguarda la tua interpretazione sul suo pezzo (che manderebbe via per primi i liberals) questa è una tua opinione non supportata da nulla, sei libero di avere la tua opinione naturalmente ma se vuoi che altri la condividano devi anche dimostrarlo e finora hai solo fatto sfoggio di una serie di provocazioni (e insulti velati) sciocchi e fuori contesto.

    Purtroppo anche quando la provocazione è sciocca ci sono due alternative:
    o si spiega e si risponde per filo e per segno con qualcosa che chiunque legga può capire e giudicare, oppure si ignora

    siccome le tue provocazioni sono sottili e ben nascoste non si può fare finta di niente e sono costretto a rispondere, tutto questo mi porta via tempo. Questa risposta nelle varie letture e analisi mi viene a costare una ora del mio tempo di domenica quando magari vorrei riposare.
    E invece per una questione di attacco e di offese ricevute sono costretto a rispondere, ma non tirare troppo la corda perché io non sono a tua disposizione

    1) non ti permettere mai più di dire che devo fare gli "homework" come se poi tu mi dovessi giudicare tipo insegnante e alunno. Non sto nemmeno a spiegare perché. E' un atteggiamento irrispettoso ed inaccettabile.
    2) prima di accusare uno di dire fake news impara cosa sono e guarda il contesto, altrimenti chi ti risponde, dopo aver perso tempo a spiegare potrebbe pensare che stai trollando
    3) fai attenzione a insultare l'interlocutore, se dici che è uno scemo, anche in maniera velata è un insulto alla persona non una critica al comportamento o alle idee. Le critiche al comportamento (che sono quelle che ti sto facendo adesso) sono legittime, anche alle opinioni E' legittimo che tu dica che leggendo quell'articolo lo abbia interpretato in modo diverso, non è legittimo che tu accusi la mia interpretazione di essere una fake news, visto che opinione e fake news, come ho spiegato, sono cose molto diverse
    4) invece di criticare a proposito della fonte anziché del commento (che è valida come critica solo se il commento non è fedele, e non era questo il caso come abbiamo visto, dato che Tucker Carlson premette le stesse cose che hai premesso tu, solo che giunge a una conclusione differente, cosa che devi imparare ad accettare) pensa piuttosto a documentare il tuo punto di vista. E non basta dire che "hai trovato ovunque scritto che sia un conservatore" io il fatto che lui pensasse di eliminare per primi i liberal non l'ho letto e secondo me te lo sei inventato tu.

    Tutto questo tempo per risponderti perché la tua provocazione era ben nascosta e a uno sguardo superficiale poteva apparire che avevi le tue ragioni nel criticare e offendere così duramente. Invece no, erano tutte critiche fuori luogo e fuori contesto.
    Non mi interessa che tu sia convinto o meno, mi interessa che chi legge guardi la mia argomentazione e la tua e si renda conto se questo è un chiaro esempio di fake news oppure è una opinione, se il tizio di questo articolo sul NYT pensi a una sostituzione etnica o meno, se il tizio pensi a fare fuori prima i liberals o o conservatori, se questo tizio sia un conservatore vero o se sia un RINO.

    Ognuno si farà la propria opinione, ma io chiudo facendoti notare che se sempre più persone sono convinte che c'è un interesse della sinistra per una sostituzione etnica (per questioni ideologiche e elettorali) qualche motivo ci sarà.

    Io fossi nelle persone come te mi farei qualche domanda.
    Se gente che ha sempre votato a sinistra come me inizia a spostarsi a destra (e sono tanti e lo si vedrà alle prossime elezioni) qualcosa deve essere successo

    secondo me chi comanda a sinistra si è spostato su posizioni estremiste, in molti casi derivanti da una cultura anarcoide e fortemente ideologica, lontana dalla maggioranza delle persone, ma è la mia opinione.
    Non ascrivendomi più alle persone di sinistra da qualche tempo lascio a chi è rimasto da quella parte di fare autocritica e analisi politica se avrà voglia di farlo.

    Se non avrà voglia di raddrizzare la barca (io temo che sia tardi oramai) lo vedremo nelle urne quello che succederà.

    Una cosa è certa, ho perso un'ora della mia vita a rispondere a una provocazione sottile e offensiva, non ho più intenzione di farlo, quindi o parti con un linguaggio rispettoso delle opinioni altrui oppure vedrai che "laboratorio TP" non lo vedrai più.
    Questo (Laboratorio TP) è il mio pensatoio personale, accetto contributi interessanti non offese o ordini. Da nessuno.

    Sono stato prolisso ma spero molto chiaro.

    PS proprio per non perdere un'altra ora non vado a rispondere per ora sull'altro thread. Lo farò quando ho tempo e voglia.

  4. #14
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    Predefinito Re: Sostituzione etnica

    Ma chi è che parlava di donne e bambini tra gli immigrati? Questi sono giovani maschi e in piena salute, non sono né morti di fame né profughi di guerra

  5. #15
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    Predefinito Re: Poi dicono che sale il nazismo

    quindi ricapitolando
    1) a questo ceto medio africano che vuole fare il "salto" di qualità della propria vita non appare altro modo per venire che attraverso i barconi. Non muoiono di fame li, non sono disperati, vogliono una vita di lusso. Vogliono venire qui per arrivare in cima alla piramide di Maslow.
    Ma è giusto che lo stato garantisca a tutti di stare in cima alla piramide di Maslow?

    non sono i bisogni primari a spingerli ma la voglia di lusso e successo per la stragrande maggioranza.
    2) gli viene detto che qui è il paese di Bengodi e che c'è lusso e ricchezza a palate per tutti (mi ricordo un aneddoto che parlava nello stesso modo dell'America come talmente ricca che un immigrato appena arrivato avendo visto 10 dollari per terra gli diede un calcio pensando "qui i soldi si buttano! Diventerò ricchissimo senza fare nulla figuriamoci se mi chino a raccogliere uno stupido pezzo di carta che vale solo 10 dollari..." per poi scoprire che erano gli unici che avrebbe visto). Il fatto che molti vengano qui con aspettative alte lo si percepisce da molti video i cui questi vengono intervistati

    3) a guadagnarci sono gli scafisti (che prendono un sacco di soldi da questi) e le ONG (che prendono un sacco di soldi dallo stato). I primi alimentano la credenza che porta qui gli immigrati, i secondi fanno da cavallo di Troia per portarli da noi nei centri di accoglienza ammantando l'azione come "umanitaria" secondo uno schema di propaganda interna nostra. Quindi gli scafisti fanno propaganda li, le ONG e le forze politiche di sinistra e radical chic da noi.
    4) il governo invece di disincentivare il tutto fa azioni che sono funzionali a questo piano. Invece di rendere più facile l'immigrazione regolare (se servisse davvero una forza lavoro regolare basterebbe fare questo) rende più facile e remunerativo arrivare attraverso i barconi, premiando di fatto questo canale di trasporto. Per gli scafisti è un business, per le ONG pure, per il governo attuale è un risultato da ottenere, dovuto a un errato calcolo politico sociale ed economico, frutto di una ideologia radical chic terzomondista, buonista, penitente, e anche masochista propagata dai nuovi media e dalla politica della chiesa cattolica (in particolare papa Francesco) .

    Quali interessi ha la chiesa: da un punto di vista della Curia loro sono una grossa ONG, quindi ci guadagnano, soldi potere ecc, ma soprattutto sperano di avere molti nuovi preti perché c'è un calo delle vocazioni drammatico in occidente e i preti vengono quasi tutti da paesi più poveri o da centri rurali.
    Loro sperano quindi che molti di questi si facciano prete (è una speranza vana, molti sono mussulmani e vengono qui arrapati come dei ciucci, altro che vita monastica), ma anche se non fosse sarebbe comunque un affare con tutti i soldi che girano.
    Per il papa e quelli che ci credono questo segue l'ideologia francescana che prevede la spoliazione di chi ha a favore di chi non ha (col piccolo problema che la ricchezza creata prima si disperde a causa di una scarsa produttività dei beneficiari e del loro numero demografico, spargi ricchezza ottieni povertà).

    Il governo spera di ottenere altre cose
    1) sono convinti che questa spesa alzi il PIL, e in effetti a brevissimo lo fa, anche se è una spesa improduttiva, come quella sulle pensioni.
    In generale più popolazione significa più peso politico, di solito anche più PIL (se il sistema produttivo è all'avanguardia), anche se questa crescita non è automatica e va curata molto meglio di quanto si sia fatto.
    2) secondo tutte le analisi di flussi elettorali aprire le frontiere aiuta le sinistre del mondo occidentale, è un dato di fatto. Lo sapevano tutti in America e infatti pensavano di aver dato scacco matto definitivo al partito repubblicano.
    Qui c'è un articolo di Chris Cillizza, ma ne potrei trovare centinaia. Tutti dicono la stessa cosa: più immigrati porti (naturalizzandoli) più rendi imbattibile il partito democratico
    https://www.washingtonpost.com/polit...=.2514fcaf5d29
    In Italia il governo del PD ha operato anche con la concessione di cittadinanza
    3) molti malpensanti pensano che dando soldi alle Coop e alle ONG la sinistra si sia assicurata anche finanziamenti alle prossime politiche. In effetti queste associazioni fanno molte donazioni ai partiti di sinistra che le hanno tanto aiutate a incrementare il loro business, diciamo che una mano lava l'altra e tutte e due lavano la faccia



    per queste ragioni il governo e la chiesa hanno spinto fortissimamente in questa direzione
    facendo anche dei calcoli sbagliati, esattamente come i democratici americani, che si sono alienati il voto dei bianchi

    per quanto riguarda i media bisogna quindi aggiungere famiglia cristiana alla sequenza di giornali che propagandano questa sostituzione etnica, questo meticciato così caro alla sinistra come dice Scalfari su Repubblica.

    Le ragioni sono state spiegate, a questo punto bisogna scegliere da che parte stare fino a che è possibile farlo.

  6. #16
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    Predefinito Re: Sostituzione etnica

    su FB ho riassunto un po' cosi
    Guarda la definizione di anarchia: antimilitarismo, anti polizia, terzomondismo, retorica anti colonialista, niente frontiere, nessuno è straniero, retorica ambientale, retorica animalista, retorica femminista, mai "uomo solo al comando", niente leader ma assemblee nelle quali cercare unanimità. Tutti i temi della nuova sinistra radical chic. Basta fare un sondaggio prendendo le definizioni classiche del l'anarchia (cerca ovunque) e poi chiedere a chi risponde in quale area si identifica. Viene fuori che chiunque si identifica a sinistra si trova d'accordo con tutte le frasi base che definiscono l'anarchia. Quelli che si trovano meno d'accordo, tra quelli che si autodefiniscono di sinistra concordano almeno con l'80% della piattaforma anarchica. Ma ovviamente non lo sanno. Il problema è che i media sono downstream di letteratura musica cinema, la cultura e downstream dei media, la politica è downstream della cultura. E il gioco è fatto. Iniziano scrittori, cantanti e attori, giovani idealisti si infiammano e scrivono su nuovi giornali online amplificati dai social, si crea una nuova cultura sulle note invincibili di imagine di John Lennon e la politica si adegua a questa nuova cultura. Una parte della popolazione più refrattaria a questi ideali da figli dei fiori (che all'epoca furono sconfitti perché non c'erano i social) si oppone e vincono Brexit Trump ecc

    qui c'è un pezzo di Scalfari
    “…Ma se invece di ragionare su un processo millenario ragioniamo di un processo di pochi secoli, allora l’Africa diventa un elemento positivo, che va aiutato in tutti i suoi problemi. E non solo l’Africa, ma tutti i popoli migranti che hanno di mira Paesi di antica ricchezza, con i quali convivere nel tentativo di ridurre le disuguaglianze. La vera politica dei Paesi europei è quindi d’essere capofila di questo movimento migratorio: ridurre le diseguaglianze, aumentare l’integrazione. Si profila come fenomeno positivo, il meticciato, la tendenza alla nascita di un popolo unico, che ha una ricchezza media, una cultura media, un sangue integrato. Questo è un futuro che dovrà realizzarsi entro due o tre generazioni e che va politicamente effettuato dall’Europa. E questo deve essere il compito della sinistra europea e in particolare di quella italiana”.
    C?è l?Africa nel nostro futuro - l'Espresso


    ma cosa vogliono questi immigrati, cosa cercano?

    questi vogliono andare in cima alla piramide di Maslow, vogliono il successo


    loro vengono qui abbagliati dal mito della ricchezza sfrenata e del successo che vedono in TV e che gli viene raccontato.
    Questo resoconto è straordinario
    L'esperta di Africa smonta le balle di Boldrini e Ong: "Ecco chi sono davvero gli immigrati che vengono in Italia" - Libero Quotidiano

    L'esperta di Africa smonta le balle di Boldrini e Ong: "Ecco chi sono davvero gli immigrati che vengono in Italia"
    7 Agosto 2017
    2aaa
    L'esperta di Africa smonta le balle di Boldrini e Ong: "Ecco chi sono davvero gli immigrati che vengono in Italia"
    Tracciare l'identikit dell' immigrato che arriva in Italia attraverso il Mediterraneo vuol dire confutare parecchi luoghi comuni. Ha i titoli (e il coraggio) per farlo Anna Bono, dodici anni di studi e ricerche passati in Kenya, già docente di Storia e Istituzioni dell' Africa all'Università degli Studi di Torino, recente autrice del saggio Migranti!? Migranti!? Migranti!? edito dalla friulana Segno.

    Da dove partono gli immigrati che sbarcano nel nostro Paese?
    «Soprattutto dall'Africa subsahariana, in particolare dall'Africa Occidentale. Nigeria in testa, seguita da Senegal, Ghana, Camerun e Gambia. Africa a parte, un numero consistente viene da Bangladesh, Afghanistan e Pakistan. Siriani e iracheni in fuga dalla guerra sono una minoranza».
    Si può farne un ritratto?
    «Quasi il 90% sono maschi, hanno perlopiù dai 18 ai 34 anni, con una percentuale importante di minorenni (stando almeno alle dichiarazioni al momento dell' arrivo). E viaggiano da soli. Pochissime sono le famiglie, a differenza di quanto accade per siriani e iracheni».
    Quali sono le loro condizioni economiche?
    «Per affrontare un viaggio clandestino - clandestino, va precisato, dalla partenza all'arrivo, e non soltanto nell'ultimo tratto via mare - bisogna affidarsi ai trafficanti. I costi sono elevati, nell'ordine delle migliaia di dollari. Ecco perché a partire sono persone del ceto medio (ormai più o meno un terzo della popolazione africana) con un reddito discreto».
    Ma se hanno un reddito discreto perché partono?
    «In Africa c'è una percentuale di popolazione giovane convinta che l'Occidente è talmente ricco che basta arrivarci per fare fortuna».
    E non li frenano i rischi del viaggio, la paura di morire prima di arrivare a destinazione?
    «Non so quanto sia chiara in Africa la consapevolezza di questi rischi. E in effetti un modo per diradare il flusso di partenze sarebbe promuovere campagne informative in loco sui pericoli e i costi del viaggio, e su cosa ci si deve aspettare una volta arrivati in Europa, in termini di disoccupazione giovanile e reali opportunità d' impiego. C'era un senegalese che aveva una mandria di mucche e dei tori. Tutto sommato una buona posizione. Ha venduto tutto per venire in Europa ed è morto in mare. Ma se anche ce l'avesse fatta, uno come lui, un semplice possidente, senza esperienze lavorative e senza conoscere la lingua, quale lavoro avrebbe potuto fare?».
    Chi dà queste informazioni sbagliate sull'Europa?
    «C'è un'immagine positiva dell'Europa veicolata dai mass media. Ma pesano anche altri fattori. Gli europei, agli occhi dell'africano medio, sono tutti ricchi. L'europeo è il turista che frequenta alberghi di lusso, oppure il dipendente dell'azienda occidentale che frequenta buoni ristoranti, ha una bella casa, l'automobile, magari l'autista. C'è poi un altro elemento.
    Da decenni in Africa arriva dall'Occidente di tutto: medicine, cibo, vestiti. Le Ong scavano pozzi e costruiscono (ottimi) ospedali. Tutto gratis. Questo contribuisce all'idea di una prosperità senza limiti dell'Occidente. Per concludere, c'è il ruolo dei trafficanti, che per alimentare il loro business hanno tutto l'interesse ad illudere le persone sul futuro roseo che troveranno in Europa».
    Non esiste una controinformazione?
    «In Mali dal 2014 il governo tenta una campagna di sensibilizzazione, anche con cartelloni nelle città, per far capire ai giovani che l'emigrazione non è una soluzione. Altri governi fanno lo stesso. E le conferenze episcopali locali organizzano incontri con i ragazzi per dissuaderli dal partire, presentando le testimonianze di chi è tornato indietro. Un lavoro non semplice, ma i governi europei potrebbero collaborare, magari promuovendo spot o finanziando alcune iniziative. Anche se poi, se un giovane si mette in testa di partire. Lo scorso settembre è partita dal Gambia una ragazzina di 19 anni: era il portiere della nazionale femminile di calcio. È annegata nel Mediterraneo. Chi la conosceva era sconvolto: quella giovane donna aveva realizzato in patria il sogno di molte ragazzine, eppure se ne era andata lo stesso, senza dir niente a nessuno. Sempre dal Gambia, a novembre è partito un famoso wrestler. Anche lui è morto in mare. Eppure guadagnava bene, e aveva ammiratori anche fuori confine, in Senegal. Si vede che qualcuno gli avrà messo in testa che, se in Gambia era famoso, in Europa sarebbe diventato milionario».
    Le istituzioni internazionali vedono un'economia africana in forte crescita.
    «Da oltre vent'anni il Pil continentale cresce a medie altissime. Nel 2017 la crescita media sarà del 2,6%. Grazie al petrolio, l'Angola ha conosciuto picchi del 17% e vanta un record di crescita del Pil tra il 2003 e il 2013 di quasi il 150%. Ma la crescita economica di per sé non coincide con lo sviluppo. Scarseggiano ancora gli investimenti in settori produttivi, infrastrutture, servizi».
    Cosa frena lo sviluppo?
    «Prima di tutto la corruzione, presente a tutti i livelli sociali, non solo al vertice, che fa sprecare risorse enormi. Pensi che nel 2014 in Nigeria l'ente petrolifero nazionale avrebbe dovuto incassare 77 miliardi di dollari, invece ne ha incassati solo 60. I governi, inoltre, hanno puntato per convenienza politica su una crescita eccessiva del settore pubblico. A tutto questo si accompagna il tribalismo, altro freno allo sviluppo».
    È giusto dire «aiutiamoli a casa loro»?
    «Ma l'Occidente già lo fa: da decenni trasferisce grandi risorse finanziarie, umane e tecnologiche in Africa. Gli aiuti alla cooperazione internazionale nel 2015 hanno toccato i 135 miliardi di dollari. Ma la Banca Mondiale qualche anno fa, parlando della Somalia, aveva calcolato che su ogni 10 dollari consegnati alle istituzioni governative, 7 non arrivavano a destinazione».
    Abbiamo parlato della maggioranza degli immigrati. C' è poi la minoranza di chi fugge da guerre e dittature.
    «Su 123 mila domande di status di rifugiato nel 2016 ne sono state accolte 4.940».
    Da dove arrivano?
    «Dalla Somalia, in preda alla guerra civile. Dall'Eritrea, dove c'è una delle dittature peggiori del pianeta. Un po' dal Sudan. Ma in realtà dalle zone più in difficoltà non arrivano tante persone. Dal Sudan del Sud, in guerra dal 2013, arrivano in pochissimi. Dalla Repubblica Centrafricana e dalla Repubblica Democratica del Congo non arriva praticamente nessuno. Quanto alla Nigeria, gli immigrati partono dal Sud, dove non ci sono pericoli, e solo pochissimi dal Nord Est, dove imperversa Boko Haram».
    Come si spiega?
    «La maggior parte dei profughi non vuole allontanarsi troppo da casa, dove spera di tornare. Chi fugge dalla guerra in Somalia, per esempio, si sposta in Kenya o in Etiopia, e ci pensa bene prima di allontanarsi di più. Insistere sulla integrazione dei rifugiati significa dimenticare che chi scappa dalle bombe chiede una protezione temporanea. Centinaia di migliaia di profughi iracheni e siriani stanno tornando o sono già tornati alle loro case. Emblematico il caso di Mosul: non era ancora stata liberata del tutto dall'Isis, gli abitanti scappavano ancora da alcuni quartieri, ma già nelle aree sicure rientravano alcuni sfollati».
    La sorprendono le notizie sulle complicità Ong-scafisti?
    «Per niente. La prassi era nota da mesi. Indicativa è la qualità dei nuovi gommoni usati dagli scafisti: dovendo fare un percorso molto più breve di un tempo, si usa materiale di pessima qualità proveniente dalla Cina. Dopo il trasbordo degli immigrati, il gommone viene gettato via. Si conserva solo il motore, che poi si usa per altri gommoni».

    di Alessandro Giorgiutti

 

 
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