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Discussione: Osservatorio Donbass

  1. #1
    Rossobruno cattivone
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    Exclamation Osservatorio Donbass

    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  2. #2
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    Predefinito re: Osservatorio Donbass

    La cosa più vergognosa sono i sinistri che hanno sostenuto questo macellai servi degli USA. Avranno quello che meritano, prima o poi.

  3. #3
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito re: Osservatorio Donbass

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Attilio Visualizza Messaggio
    La cosa più vergognosa sono i sinistri che hanno sostenuto questo macellai servi degli USA. Avranno quello che meritano, prima o poi.
    Io lo spero.
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  4. #4
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    Predefinito re: Osservatorio Donbass

    Spero che quanto prima il Donbass possa costituirsi in repubblica indipendente e sovrana, non fosse altro che per punire l'Ucraina per questa orrenda barbarie.
    "L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
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  5. #5
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito re: Osservatorio Donbass

    Citazione Originariamente Scritto da Kavalerists Visualizza Messaggio
    Spero che quanto prima il Donbass possa costituirsi in repubblica indipendente e sovrana, non fosse altro che per punire l'Ucraina per questa orrenda barbarie.
    In quel caso , e me lo auguro, sarebbe un'esperienza alla quale guardare con molta attenzione.
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  6. #6
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito re: Osservatorio Donbass

    Di ritorno dal Donbass: "Ci vogliono arrestare perché abbiamo visto i loro crimini"





    Di Giorgio Cremaschi

    In un loro comunicato i governanti del regime di Poroshenko e delle bande armate neonaziste chiedono l'arresto di tutti noi che abbiamo portato solidarietà alle popolazioni martoriate del Donbass. Nelle specifico dovrebbero essere arrestati per violazione delle leggi antiterrorismo di quel paese la Banda Bassotti, la parlamentare europa Eleonora Forenza con i compagni di Rifondazione comunista, le compagne e i compagni della USB, e l'intera delegazione di cui sono parte come Eurostop.



    Attendiamo un segno di vita da parte del governo italiano a cui vogliamo solo ricordare che tutto il governo che egli vergognosamente riconosce dovrebbe essere arrestato e condotto al tribunale de L'Aia per i loro crimini di guerra. Questi crimini noi li abbiamo visti ed è per questo che i signori di Kiev si sono inalberati. Abbiamo visto in ogni centro abitato delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk le foto delle donne, degli uomini, dei bambini uccisi dalle loro bombe. Abbiamo visto le case, le scuole e le università, la vie del passeggio crivellate dai colpi delle loro artiglierie, che continuano ogni giorno a terrorizzare la popolazione, anche noi li abbiamo sentiti. Siamo stati testimoni scomodi e in più abbiamo commesso un reato gravissimo per Kiev, abbiamo portato giocattoli e medicinali, quest'ultimo è una colpa per cui le bande fasciste del governo ucraino possono uccidere chi la commette.

    Tell the truth, dite la verità ci hanno detto i cittadini delle repubbliche del Donbass ovunque li abbiamo incontrati. Anche coloro che sanno solo il russo, la lingua che tutti parlano da sempre lì, oggi sanno due frasi in lingue estere: No Pasaran e Tell the truth. La verità è che quella del regime di Kiev è una guerra di sterminio condotta ai fini della pulizia etnica e per questo non vogliono testimoni. Noi siamo prima di tutto questo, semplici testimoni di verità a cui speriamo si aggiungano molti altri. In modo di distruggere la bolla di fakenews con la quale UE e NATO giustificano il loro sostegno alla guerra dei golpisti ucraini, che devono finire nel solo posto che meritano: la galera .

    FONTE: http://www.lantidiplomatico.it/dettn...ni/6121_19992/
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  7. #7
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    Predefinito re: Osservatorio Donbass

    Sappiamo chi è Cremaschi (così come sappiamo chi sono quelli del PRC). Quando il nostro toppa, bisogna ammonirlo con forza. Quando invece ragiona...tanto di cappello.
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  8. #8
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito re: Osservatorio Donbass

    Il Donbass potrebbe diventare più pericoloso di Chernobyl © Sputnik. Irina Gerashchenko
    MONDO

    Il Donbass è sempre stata una delle regioni più industriali della Russia zarista, dell’Unione Sovietica e dell’Ucraina indipendente. La densità delle attività di estrazione, di produzione e delle infrastrutture è una delle più alte al mondo.

    Di conseguenza i danni portati dalla guerra, e i costi necessari per riportare tutto alla normalità aumentano sempre di più scrive "Gazeta.Ru".

    Donbass, in tre anni morti oltre 2600 soldati ucraini

    In una prospettiva a medio termine il Donbass potrebbe diventare una zona di disastro antropico. Sarebbe a dire 15 000 chilometri quadrati di paludi salmastre, caratterizzate da condotti, strade e ferrovie distrutte, senza la possibilità di poter effettuare manutenzione, e una quasi totale assenza di fonti di acqua potabile. E questo potrebbe essere non solo limitato al territorio delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, ma il rischio si estenderebbe alle regioni meridionali della Russia: in particolare Rostov sul Don e per il territorio ucraino affacciato sul mar d'Azov.
    Il motivo principale è la cessazione incontrollata delle attività delle miniere di carbone. Negli ultimi anni il pompaggio delle acque minerarie in Donbass è fortemente diminuito, il che ha portato ad un aumento degli allagamenti e delle inondazioni delle risorse idriche della regione. Le acque minerarie sono altamente saline, e hanno già inquinato la maggior parte delle fonti di acqua potabile nella regione, giungendo fino al fiume Donec. I valori di mineralizzazione dell'acqua del fiume al confine con Rostov e sono otto volte più alti rispetto a quelli registrati nelle acque del fiume all'altezza dell'inizio della zona del conflitto. La guerra ha accelerato bruscamente questo processo catastrofico, il che vede d'accordo gli scienziati di Kiev, Donetsk e Mosca. Si tratta di una modifica della struttura geologica della regione, sulla quale l'uomo non può più agire. Un ruolo particolare nell'accelerazione di questo scenario catastrofico è svolto dal blocco della regione Ucraina, che può portare a una rapida chiusura di miniere private le quali non sono più competitive sul mercato.

    Silenzio totale dell'Occidente sui bambini uccisi nel Donbass

    Evgeny Yakovlev, direttore scientifico principale dell'Istituto di telecomunicazioni e dell'inforamazione globale NAN dell'Ucraina, ha condotto un gruppo di ricerca comprendente esperti delle repubbliche popolari nelle zone del conflitto per analizzare la situazione delle acque di drenaggio delle miniere. La fondazione svizzera "Dialogo Umanitario" sta conducendo degli studi di coordinamento della situazione ecologica nella zona del conflitto in Donbass sotto la guida dell'ex Segretario generale della NATO Javier Solana.
    In Donbass dall'inizio del XIX secolo in 600 miniere sono stati scavati circa 1000 pozzi minerari. Prima dell'inizio del conflitto erano in funzione circa 250 miniere. Adesso il carbone viene estratto da 130 miniere: due terzi di esse sono situate nel territorio non controllato dall'Ucraina. Esiste inoltre una quantità incalcolabile di miniere illegali. Il capo del Sindacato Indipendente dei Minatori di Ucraina Nikolay Volynts ha detto che prima della guerra le miniere illegali erano 6.000, mentre Evgeny Yakovlev ritiene che siano 2000, e questa approssimazione riflette il problema.

    Il pompaggio delle acque di drenaggio delle miniere è parte integrante dell'estrazione del carbone. L'acqua delle miniere viene pompata in superficie, dove viene filtrata e scaricata nel fiume. Se queste acque non vengono pompate, i tunnel delle miniere si allagano e una volta pieni cedono provocando una fuoriscita violenta di acqua verso la superficie. Tali "esplosioni" sono accompagnate da dei "terremoti".

    Come racconta l'ingegnere presso la miniera Gorky all`epoca di URSS, Galina Filipskaya, la miniera si era sviluppata lungo delle vene di carbone sotto tre quartieri centrali di Donetsk, e furono lasciate delle colonne di carbone solo sotto gli edifici storici: il cinema Shevchenko, la libreria Krupskaja e uno dei teatri. La squadra dell'ingegnere si occupava del monitoraggio dei punti di controllo a Donetsk, studiando la possibilità di un eventuale cedimento del terreno nelle zone ad intenso sviluppo residenziale. Così, all'inizio degli anni '80 del secolo scorso in una notte un condominio di cinque piani scomparve sotto terra.

    FONTE: https://it.sputniknews.com/mondo/201...oloso-donbass/
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  9. #9
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    Predefinito Re: Osservatorio Donbass

    L’Ucraina ha bloccato l’accesso ai social media russi. Cosa dice la “democratica” Europa?



    Immaginate se un giorno gli esponenti dell’opposizione russa si svegliassero e scoprissero che Google non fosse più attivo e le loro pagine Facebook e i loro account Twitter non fossero più raggiungibili a causa di un decreto di blocco firmato da Vladimir Putin in persona.



    Le conseguenze, soprattutto a livello mediatico, sarebbero piuttosto prevedibili, con caroselli di sdegno internazionale, accuse nei confronti del potere russo di limitare la libertà d’espressione, campagne stampa a sostegno di tre mezzi fondamentali per la circolazione delle idee come Google, Facebook e Twitter. E quasi sicuramente interverrebbero persino Page, Brin, Zuckeberg e Dorsey in persona, perché si sa, fare le crociate contro Vladimir Putin ha sempre il suo ritorno, sia dal punto di vista politico che dal punto di vista mediatico.

    Questo scenario ovviamente non si realizzerà, perché in Russia Google, Facebook e Twitter funzionano ancora e difficilmente uno stratega del calibro di Putin deciderà di bloccarli, scatenando quanto descritto appena poco sopra. E non si realizzerà nemmeno in Ucraina, dove Petro Poroshenko proprio oggi ha firmato un decreto che blocca l’accesso al principale motore di ricerca russo e a due dei social media più frequentati nel paese, che non sono Facebook e Twitter, ma VKontakte e Odnoklassniki (soprattutto il primo è definito da sempre il Facebook russo). A breve la home page di Yandex, il Google russo, non sarà più raggiungibile dal territorio ucraino, così come tutti i servizi ad esso collegati.

    Il testo del decreto, pubblicato sul sito ufficiale della presidenza ucraina, vieta l’accesso per i prossimi tre anni ai servizi del gruppo Mail.RU, proprietario per l’appunto di questi sociali network e dell’omonimo sito Mai.ru. Con Yandex, VKontakte e Odnoklassniki, pagano pegno anche i siti e i servizi della famosa società di antivirus Kaspersky Lab e DrWeb.

    L’elenco di sanzioni comprende anche misure contro Aereoflot, Gazprombank, Russian Helicopters, Robsoboronexport, Transaero e molti media, tra i quali RTR, NTV-Plus, TV Center, RBK, Star, Ren TV, TNT, Zvevda, Pervij Kanal.

    La lista Poroshenko, come l’hanno ribattezzata in molti, in maniera più o meno scherzosa, si è dunque espansa, arrivando a comprendere 1.228 individui e 468 entità russe o comunque collegate alla guerra in Donbass. Il presidente ucraino, a tal proposito, ha voluto dare una "rinfrescata” alle sanzioni in essere contro le persone fisiche, prorogando le misure restrittive sul territorio nazionale per alcuni individui da uno a tre anni e da tre a cinque anni (o, in rari casi, atempo indeterminato).

    Adesso c’è da capire quali effetti avrà questa nuova ondata di sanzioni a livello economico. Già a marzo, a seguito delle sanzioni contro le banche russe, diversi istituti di credito russi avevano annunciato il loro ritiro dal mercato ucraino. In quel caso Ue e Usa avevano fatto finta di nulla, evitando qualsiasi tipo di dichiarazione pubblica a riguardo. Sarà così anche in questo caso?

    L’Ucraina ha bloccato l’accesso ai social media russi. Cosa dice la “democratica” Europa? - World Affairs - L'Antidiplomatico
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  10. #10
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    Predefinito Re: Osservatorio Donbass

    Italia-Ucraina: Boldrini riceve presidente parlamento Parubij, focus su integrità territoriale

    Roma, 05 giu 16:42 - (Agenzia Nova) - La presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ha ricevuto a Montecitorio Andrij Parubij, il presidente della Verkhovna Rada, il parlamento dell'Ucraina. Il colloquio, secondo quanto riferisce un comunicato, ha preso le mosse dalle questioni dell'integrità territoriale del Paese: "L'Italia ha sempre condannato - ha ricordato la presidente Boldrini - l'azione illegale avvenuta ai danni di una parte del territorio ucraino, come ha ripetutamente fatto anche l'Unione europea". L'Ue è il riferimento internazionale al quale l'Ucraina guarda con estremo interesse e va difeso dai tentativi di disgregazione - hanno concordato i due Presidenti - messi in atto anche attraverso campagne di disinformazione a colpi di fake news. Apprezzamento è stato espresso dalla presidente della Camera per la comunità ucraina che vive in Italia: "si tratta di uomini e donne che hanno saputo conquistarsi la stima di tutti. In particolare le lavoratrici che operano nelle famiglie sono ormai parte del tessuto sociale italiano e contribuiscono al nostro welfare". (segue) (Com) © Agenzia Nova - Riproduzione riservata

    https://www.agenzianova.com/a/59356e...a-territoriale
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