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Discussione: Osservatorio Venezuela

  1. #1
    Rossobruno cattivone
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    Exclamation Osservatorio Venezuela

    Venezuela. "Giornalista" a manifestanti dell'opposizione: "Collaborate con noi, gridate qualche cosa contro Maduro".

    Mentre prosegue la violenza golpista dell'opposizione responsabile dei tentativi di colpi di stato del 2002 e del 2014, il governo venezuelano invita il popolo alla stabilità e alla pace.

    In quella strana dittatura in cui la stragrande maggioranza dei media sono sotto controllo diretto dell'opposizione può accadere che il giornalista in una trasmissione "d'informazione" in diretta, esorti i manifestanti dell'opposizione a collaborare con la sua rete e urlare cose contro il governo di Nicolás Maduro.

    "Collaborate con noi, gridate qualche cosa contro Maduro", si ascolta da parte del giornalista che non sa di essere in diretta. Le immagini tornano subito in studio con le due colleghe imbarazzate come due bambine colte in flagrante mentre rubano le caramelle.



    In Venezuela in queste ore si sta perseguendo il terzo tentativo di colpo di stato dai soliti protagonisti interni ed esterni soprattutto. I media giocano la loro parte di propaganda come sempre. I protagonisti del simpatico siparietto lavorano per Globo, la catena televisiva che viene vista come "fonte" principale di riferimento di Repubblica, Fatto Quotidiano, Corriere della sera e tutti coloro che sono impegnati a preparare il terreno di un intervento armato per la destituzione di un legittimo governo. Business as usal per i media del regime occidentale insomma.

    Venezuela. "Giornalista" a manifestanti dell'opposizione: "Collaborate con noi, gridate qualche cosa contro Maduro". - World Affairs - L'Antidiplomatico
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  2. #2
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    Predefinito re: Osservatorio Venezuela

    C'è solo l' imbarazzo della scelta per dire quanto Maduro sia un pericoloso demente per il popolo venezuelano :
    Inflazione 2016 : 800% (ottocento percento)
    Le dimensioni della fava sono come i soldi : Non contano solo quando ci sono

  3. #3
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    Predefinito re: Osservatorio Venezuela

    Le solite manovre eterodirette alle quali siamo abituati da decenni, soprattutto in Sudamerica.
    "L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
    "Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
    "O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch

  4. #4
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito re: Osservatorio Venezuela

    Maduro non è Chavez e non è nemmeno circondato da un valido team di economisti, sindacalisti, militari e geostrateghi. Forse è ora che passi il testimone al nuovo leader bolivarista Tarek El Aissami.
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  5. #5
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    Predefinito re: Osservatorio Venezuela

    Chavez non è stato una cima eh ?
    Tutt' altro, la crisi attuale è partita proprio dalla sua demenziale politica, se togliessero di mezzo tutto il comunistume che c'è in quello stato, il Venezuela potrebbe diventare la svizzera del Sudamerica.
    Le dimensioni della fava sono come i soldi : Non contano solo quando ci sono

  6. #6
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito re: Osservatorio Venezuela

    Citazione Originariamente Scritto da Antonio Banderas Visualizza Messaggio
    Chavez non è stato una cima eh ?
    Tutt' altro, la crisi attuale è partita proprio dalla sua demenziale politica, se togliessero di mezzo tutto il comunistume che c'è in quello stato, il Venezuela potrebbe diventare la svizzera del Sudamerica.
    Ti ricordo che questo forum guarda con simpatia al bolivarismo e ad altre esperienze socialiste del nuovo millennio. Parlare di "comunistume" o simili sparate da destra atlantista, mi preme sottolinearlo, è qualcosa che non ci piace per niente. Il Venezuela , già dai tempi di Chavez, è stato accerchiato, boicottato, diffamato e ha vissuto due golpi militari. Ti ricordo che, nonostante le molte tare di Maduro, la maggior parte dei ceti popolari vota PSUV. Anche in un periodo di crisi come quello attuale. NON vogliamo , né io né altri membri del forum, che si usi un certo linguaggio denigratorio verso delle esperienze che, pur tra mille difficoltà, si sono dimostrate coraggiose e feconde. Di base, non accettiamo lezioni né ci piace essere trattati come un branco di cerebrolesi da rieducare. Chiuso l'inciso.
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  7. #7
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    Predefinito re: Osservatorio Venezuela

    Citazione Originariamente Scritto da LupoSciolto° Visualizza Messaggio
    Ti ricordo che questo forum guarda con simpatia al bolivarismo e ad altre esperienze socialiste del nuovo millennio. Parlare di "comunistume" o simili sparate da destra atlantista, mi preme sottolinearlo, è qualcosa che non ci piace per niente. Il Venezuela , già dai tempi di Chavez, è stato accerchiato, boicottato, diffamato e ha vissuto due golpi militari. Ti ricordo che, nonostante le molte tare di Maduro, la maggior parte dei ceti popolari vota PSUV. Anche in un periodo di crisi come quello attuale. NON vogliamo , né io né altri membri del forum, che si usi un certo linguaggio denigratorio verso delle esperienze che, pur tra mille difficoltà, si sono dimostrate coraggiose e feconde. Di base, non accettiamo lezioni né ci piace essere trattati come un branco di cerebrolesi da rieducare. Chiuso l'inciso.
    Scusatemi, ma guardate con simpatia ad un regime politico che ha ridotto alla fame un intero popolo ?

    In Venezuela, la crisi economica è arrivata a livelli molto elevati, intrecciandosi nel dicembre del 2015 con la clamorosa vittoria delle opposizioni alle elezioni politiche, dopo 17 anni di "chavismo". Ma le leve del potere restano nelle mani del governo del presidente Nicolas Maduro, mentre il pil crolla, l'inflazione esplode, le riserve restano ai minimi dal 2003 e la crisi del bolivar appare ormai irreparabile. Quali saranno i prossimi passi del governo? Riuscirà il paese ad uscire da questo disastro economico aggravato dal crollo delle quotazioni del petrolio, che rappresenta il 96% delle esportazioni?

    Quando ancora mancano 5 giorni alla fine di novembre, sappiamo già con certezza che per il Venezuela questo è stato il peggiore mese di sempre sul fronte cambio: il bolivar ha perso il 45% contro il dollaro sul mercato nero, secondo il monitoraggio quotidiano di DolarToday, un organo d’informazione online clandestino e che nel paese sudamericano è stato oscurato dal governo. Al termine della giornata di ieri, un dollaro veniva scambiato contro 2.753 bolivar, quando al cambio ufficiale si ha un rapporto di appena 1 a 10 e sul Dicom, la piattaforma semi-libera e controllata dallo stato, si viaggia sui 661.

    In altre parole, il bolivar varrebbe solo lo 0,4% del suo valore ufficiale e risulterebbe svalutato di oltre il 76% del cambio di semi-mercato. Il peggio non sarebbe stato raggiunto, se è vero che qualche analista stima che entro la fine dell’anno, il cambio potrebbe sprofondare a 3.500-4.000 contro il biglietto verde, a causa della corsa dei venezuelani a mettere al riparo il proprio denaro dal rischio default di Caracas e dall’iperinflazione. (Leggi anche: Crisi Venezuela, bolivar crolla del 20% in 7 giorni)

    Servono banconote dal taglio più elevato

    La crescita dei prezzi sarebbe di non meno del 400% quest’anno, ma le stime sono molto variabili e c’è chi ritiene che il crollo del bolivar sul mercato nero accelererà la già abnorme inflazione, stimolando i prezzi legati al cibo e alle bevande, in particolare, tanto che l’anno prossimo potremmo assistere a un drammatico +1.600%.

    Il bolivar è così tanto carta straccia, che il governo si accingerebbe ad emettere banconote da 20.000, in modo da rispondere all’esigenza di ridurre la quantità di biglietti in circolazione. Ad oggi, il taglio più alto è di 100 bolivar, che al cambio ufficiale sarebbero 10 dollari, ma nei fatti valgono meno di 4 centesimi. (Leggi anche: Crisi Venezuela, borsa a +115% in 2 mesi)

    Mi spiegate perchè guardate con simpatia ad un regime del genere ?
    Le dimensioni della fava sono come i soldi : Non contano solo quando ci sono

  8. #8
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    Predefinito re: Osservatorio Venezuela

    Citazione Originariamente Scritto da Antonio Banderas Visualizza Messaggio
    Scusatemi, ma guardate con simpatia ad un regime politico che ha ridotto alla fame un intero popolo ?

    In Venezuela, la crisi economica è arrivata a livelli molto elevati, intrecciandosi nel dicembre del 2015 con la clamorosa vittoria delle opposizioni alle elezioni politiche, dopo 17 anni di "chavismo". Ma le leve del potere restano nelle mani del governo del presidente Nicolas Maduro, mentre il pil crolla, l'inflazione esplode, le riserve restano ai minimi dal 2003 e la crisi del bolivar appare ormai irreparabile. Quali saranno i prossimi passi del governo? Riuscirà il paese ad uscire da questo disastro economico aggravato dal crollo delle quotazioni del petrolio, che rappresenta il 96% delle esportazioni?

    Quando ancora mancano 5 giorni alla fine di novembre, sappiamo già con certezza che per il Venezuela questo è stato il peggiore mese di sempre sul fronte cambio: il bolivar ha perso il 45% contro il dollaro sul mercato nero, secondo il monitoraggio quotidiano di DolarToday, un organo d’informazione online clandestino e che nel paese sudamericano è stato oscurato dal governo. Al termine della giornata di ieri, un dollaro veniva scambiato contro 2.753 bolivar, quando al cambio ufficiale si ha un rapporto di appena 1 a 10 e sul Dicom, la piattaforma semi-libera e controllata dallo stato, si viaggia sui 661.

    In altre parole, il bolivar varrebbe solo lo 0,4% del suo valore ufficiale e risulterebbe svalutato di oltre il 76% del cambio di semi-mercato. Il peggio non sarebbe stato raggiunto, se è vero che qualche analista stima che entro la fine dell’anno, il cambio potrebbe sprofondare a 3.500-4.000 contro il biglietto verde, a causa della corsa dei venezuelani a mettere al riparo il proprio denaro dal rischio default di Caracas e dall’iperinflazione. (Leggi anche: Crisi Venezuela, bolivar crolla del 20% in 7 giorni)

    Servono banconote dal taglio più elevato

    La crescita dei prezzi sarebbe di non meno del 400% quest’anno, ma le stime sono molto variabili e c’è chi ritiene che il crollo del bolivar sul mercato nero accelererà la già abnorme inflazione, stimolando i prezzi legati al cibo e alle bevande, in particolare, tanto che l’anno prossimo potremmo assistere a un drammatico +1.600%.

    Il bolivar è così tanto carta straccia, che il governo si accingerebbe ad emettere banconote da 20.000, in modo da rispondere all’esigenza di ridurre la quantità di biglietti in circolazione. Ad oggi, il taglio più alto è di 100 bolivar, che al cambio ufficiale sarebbero 10 dollari, ma nei fatti valgono meno di 4 centesimi. (Leggi anche: Crisi Venezuela, borsa a +115% in 2 mesi)

    Mi spiegate perchè guardate con simpatia ad un regime del genere ?
    Per merito di Chavez , il "dittatore comunista", la mortalità infantile in Venezuela è stata dimezzata e l'analfabetismo quasi azzerato. Grazie alla partnership con Cuba, la sanità ha fatto passi da gigante. Durante i suoi mandati, inoltre, il tasso di disoccupazione è sceso dall'8% al 6% nel giro di un anno. La popolazione che viveva sotto la soglia di povertà, cito fonti occidentali, è passata dal 42,8% al 26,5%. E potrei continuare con decine di altri esempi. Certo, Chavez si trovò di fronte a un paese distrutto da dosi di ultraliberismo: povertà, delinquenza (ricordiamo che Caracas rimane una delle città più pericolose del mondo) e corruzione. Ma il suo operato, considerando ciò che ho scritto, può essere valutato in termini assolutamente positivi. Avevano il petrolio? Certo, e la cosa non mi fa cambiare di una virgola l'opinione che avevo ed ancora ho riguardo l'allora rivoluzione chavista. Hanno aumentato il debito pubblico? Cosa non necessariamente negativa, visto e considerato che il Giappone , potenza economica di tutto rispetto, ha un debito pubblico superiore a quello italiano. Tra mille difficoltà, boicottaggi, minacce e in seguito un golpe, questo "despota" ha ridato dignità al proprio paese, creando una rete di collaborazione tra tutti i paesi socialisti o anti-imperialisti dell'America Latina.
    Maduro non è Chavez e questo sintentico giudizio non riguarda tanto le sue capacità comunicative o il suo carisma. No. Maduro ha effettuato una serie di pericolose concessioni ai capitali stranieri e alla "borghesia compradora". Per citare un articolo postato su questo forum alcuni giorni fa: << Questa crisi è il risultato, in ultima istanza, della ribellione delle forze produttive – che continuano a muoversi con le regole del mercato capitalistico – contro tutti i tentativi del governo di regolamentarle con il controllo dei prezzi e controllando il cambio. Il tutto aggravato e moltiplicato dal crollo del prezzo del petrolio sul mercato mondiale. Di fronte alle forti limitazioni delle riserve di valuta forte e dei proventi del petrolio, il governo ha dato priorità al pagamento del debito estero rispetto alle importazioni, che sono state gravemente tagliate, aggravando maggiormente la scarsità di beni nel paese. Allo stesso tempo, per pagare per il bilancio dello Stato, che opera con un deficit pari al 15-20% del PIL si è fatto ricorso a una politica che stampa nuova moneta, cosa che a sua volta ha portato alla iperinflazione.>>
    E per conlcudere: << Quello che è fallito in Venezuela non è il socialismo, che non è mai esistito, ma piuttosto, il tentativo di regolare l’economia capitalista con un intervento dello Stato che vorrebbe farla funzionare con benefici per la maggioranza della popolazione.>>
    Bisogna quindi attendere e osservare quale strada Maduro, e il PSUV, decideranno di seguire. Per rispondere all'ultima tua domanda: noi guardiamo con molto interesse a quello che ha fatto Chavez (e mi pare del tutto fuori luogo parlare di "regime") , ma siamo abbastanza critici riguardo l'operato del suo successore.
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  9. #9
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    Predefinito re: Osservatorio Venezuela

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    C'è solo l' imbarazzo della scelta per dire quanto Maduro sia un pericoloso demente per il popolo venezuelano :
    Inflazione 2016 : 800% (ottocento percento)
    Che me frega? Io ho comprato un bond venezuelano e regolarmente il governo chavista mi paga gli interessi, puntuale come le tasse.
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  10. #10
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    Predefinito re: Osservatorio Venezuela

    Poi detto per inciso: fosse stato Chavez un "dittatore comunista" la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata quella di rendere inoffensivo il nemico interno, altro che lasciargli partiti, giornali, stazioni radio e reti di collegamento con poteri stranieri. E se l'avesse fatto forse il Venezuela non si troverebbe a questo punto, fatto salva l'oggettiva incomparabilità tra Chavez e Maduro.
    Quanto alla questione "socialismo/non socialismo" del bolivarismo venezuelano io dico anche il tentativo di regolare l’economia capitalista con un intervento dello Stato per farla funzionare a beneficio della maggioranza della popolazione e soprattutto per l'elevazione dei livelli e della qualità della vita delle classi meno abbienti, se non è socialismo in senso marxista o classico, resta comunque un tentativo praticabile di avvicinarsi ad esso in maniera più graduale, possibilista e pragmatica, partendo dalla realtà oggettiva di un paese, senza schemi ideologici e dogmi da seguire pedissequamente.
    Il problema è che comunque certe conquiste si devono a tutti i costi blindare, e tutti coloro che remano contro e sabotano essere messi nella condizione di non nuocere.
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