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Discussione: Buddismo Soka Gakkai

  1. #21
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    Predefinito Re: Buddismo Soka Gakkai

    Citazione Originariamente Scritto da Lars Visualizza Messaggio
    La Soka fa parte del buddhismo giapponese Nichiren, si sono separati quando il clero Nichiren Shoshu ha scomunicato Ikeda per divergenze. Ma il buddhismo Nichiren come "setta" nasce nel 1200, e anche loro praticano il Nam Myoho Renge Kyo, la SG è accusata di essere troppo modernista però è troppo focalizzata su Ikeda anziché sul Buddha e su Nichiren. In passato erano anche collegati col partito Komeito e tuttora i militanti del KP sono buddisti Soka, un ministro della giustizia che fece la moratoria sulla pena di morte di un governo recente era di questo gruppo. La SG è nota infatti per patrocinare attività filantropiche e per le visite di Ikeda con capi di Stato.
    A dire il vero non ho mai capito nemmeno il nichiren.
    Va be' ma io ero per il theravada sicché è piuttosto ovvio.
    Moglie e buoi dei paesi tuoi.

    'Il liberalismo è la trasformazione dell'umanità in bestiame."
    (Nietzsche)

  2. #22
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    Predefinito Re: Buddismo Soka Gakkai

    Dottrinalmente seguono un'eresia in effetti, nell'ambito del buddhismo mahayana.
    Il buddhismo Nichiren è una scuola di riforma del tendai (buddhismo giapponese non zen) ad opera del monaco riformatore Nichiren Daishonin (una specie di Lutero orientale). Principalmente è diviso in Nichiren Shu e Nichiren Shoshu, essi considerano Nichiren come rappresentazione del Buddha eterno o Vero Buddha, successore di Gautama Buddha e suo continuatore, mentre per gli altri buddhisti il Sakyamuni è il Buddha storico unico della nostra epoca, prima di Maitreya. Essi venerano e seguono principalmente il Sutra del Loto, un testo mahayana che conterrebbe il vero e fondamentale insegnamento di Siddhartha Gautama, oltre agli scritti di Nichiren e della tradizione buddhista tutta. In giapponese il titolo del Sutra è spesso preceduto da invocazioni e quindi Nam Myoho Renge Kyo rappresenta il mantra del B. Nichiren, o daimoku, che di solito si recita davanti al Gohonzon (oggetto rituale con testi buddhisti di Nichiren) o davanti al muro vuoto. Poi si può discutere che la SG lo abbia banalizzato e occidentalizzato ad opera di Ikeda per ottenere successo in Occidente, che la SG sia una setta (ha avuto essa stessa deviazioni e divisioni), comunque il Buddhismo Nichiren è storico

    Essi si paragonano ai luterani, tuttavia molti paragonano invece Nichiren a Lutero e Ikeda ai cristiani restaurazionisti tipo pentecostali, Mormoni o TdG in quanto la sua setta avrebbe molto poco del buddhismo vero, e anche della variante eretica Nichiren.

    Molte critiche appunto vertono su Ikeda, la sua cerchia e il suo modo di gestire il potere, che i detrattori paragonano a quello dei leader di Scientology e affini (anche se c'è da dire che anche il Dalai Lama è un leader con potere ampio, un tempo considerato un dio in Terra, quindi non è che Ikeda sia sia inventato nulla e di certo non si è mai proclamato Buddha o bodhisattva).

    Per un compendio su Daisaku Ikeda



    Daisaku Ikeda
    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


    Daisaku Ikeda nel 2010

    Daisaku Ikeda (giapponese: 池田大作, Ikeda Daisaku; Omori, 2 gennaio 1928) è un maestro buddhista giapponese, è stato il terzo presidente della Soka Gakkai nel periodo 1960 - 1979, anno dal quale ricopre la carica di presidente onorario ed è attualmente il presidente della Soka Gakkai International.

    Ikeda è stato definito come uno dei più importanti leader spirituali buddhisti della seconda parte del XX secolo e degli anni 2000, assieme al Dalai Lama e a Thích Nhất Hạnh, anche se per molti critici rimane una figura estremamente controversa.[1][2]

    1 Biografia
    1.1 Inizi nella Soka Gakkai
    1.2 Presidenza
    1.3 Soka Gakkai International
    1.4 Scisma con la Nichiren Shoshu
    1.5 Vita privata
    2 Iniziative e riconoscimenti
    3 Controversie e critiche
    4 Onorificenze
    5 Selezione di opere
    6 Note
    7 Bibliografia
    8 Voci correlate
    9 Altri progetti
    10 Collegamenti esterni
    Biografia[modifica | modifica wikitesto]
    Nasce a Tokyo nel 1928. A diciassette anni durante la seconda guerra mondiale, i suoi quattro fratelli maggiori vengono arruolati nell'esercito e il più grande muore al fronte. Il giovane Ikeda decide di dedicare la vita a sradicare le cause profonde della violenza fra esseri umani[3].

    Inizi nella Soka Gakkai[modifica | modifica wikitesto]
    A diciannove anni conosce Josei Toda, che diventerà il suo maestro, secondo presidente della Soka Gakkai, e aderisce alla fede del Buddismo di Nichiren Daishonin. Nel 1949 inizia a lavorare per l'azienda di Toda[4]. Tra i due, entrambi pacifisti, nasce un sodalizio spirituale e umano[3].

    Il 3 luglio 1957, quando era responsabile della divisione giovani, fu arrestato con l'accusa di violazione della legge elettorale giapponese. La detenzione durò due settimane, e dopo 48 udienze, fu definitivamente assolto nel gennaio 1962.

    Presidenza[modifica | modifica wikitesto]
    Il 3 maggio 1960 si assunse la responsabilità dell'intero movimento divenendo il terzo presidente della Soka Gakkai. Inizia a viaggiare all'estero, per far conoscere i valori ed i principi del Buddismo di Nichiren Daishonin sino a quel momento praticato in modo molto diffuso ma nel solo Giappone grazie al grandissimo ed esemplare sforzo compiuto da Josei Toda dopo la sua scarcerazione - avvenuta nel 1945 - (aveva infatti trascorso due anni in carcere rimanendo fermamente accanto al suo maestro - nonché fondatore della Soka Gakkai - Tsunesaburo Makiguchi: le autorità di militari giapponesi li avevano perseguiti per non aver sottostato all'obbligo di ossequiare il simbolo shintoista del culto dell'imperatore) .

    Dopo aver contribuito allo sviluppo della Soka Gakkai in Giappone, nell'ottobre del 1960 parte per le isole Hawaii, prima tappa del suo viaggio oltreoceano per diffondere gli ideali di pace buddisti. Al fine di perseguire l'obiettivo di pace e dialogo fra i popoli, negli anni, ha costruito una rete di conoscenze e cooperazioni in tutto il mondo. Nel 1968 si attiva per promuovere la normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Giappone[5] e nel 1974 visita sia la Cina che l'Unione Sovietica. Ha in seguito incontrato noti capi di Stato ed esponenti culturali, da Nelson Mandela a Fidel Castro, da Henry Kissinger a Michail Gorbačëv, da Zhou Enlai a Corazon Aquino, al di là di ogni schieramento politico e ideologico, dichiarando di volere: «lavorare per la pace contro qualsiasi forma di violenza e contribuire al benessere dell'umanità attraverso la diffusione di una cultura e di una educazione umanistica».

    Soka Gakkai International[modifica | modifica wikitesto]
    Nel 1975, a Guam si tiene il primo vero meeting internazionale dei membri Soka, nel quale viene fondata la Soka Gakkai International (SGI), con Ikeda presidente

    Lo scopo della SGI è il perseguimento della pace del mondo, la sua denuclearizzazione e la crescita di un forte senso di responsabilità per la società con uno spirito di cittadinanza globale

    Scisma con la Nichiren Shoshu[modifica | modifica wikitesto]
    Nel 1979, in seguito alle critiche, rivoltegli dal clero, di devianza dall'originaria dottrina della Nichiren Shoshu (la principale rappresentanza storica di fedeli e monaci buddhisti della scuola Nichiren, nata nel XIII secolo dal riformatore del buddhismo giapponese, Nichiren Daishonin), rassegna le dimissioni dalla Presidenza, rimanendo tuttavia sostanzialmente alla guida spirituale della SGI e presidente onorario della divisione giapponese, al cui vertice siederà provvisoriamente Hiroshi Hojo, in un periodo caratterizzato anche da dissidi con il partito vicino alla Soka Gakkai, il Komeito. Successivamente Ikeda riprese attivamente la carica alla guida della Soka Gakkai, sempre come "terzo Presidente".[6]

    I dissidi tra clero e laici, con accuse di eterodossia, da parte della Nichiren Shoshu, e di conservatorismo esteriore, da parte della Soka Gakkai, continuarono per più di un decennio, e sfociarono con la "scomunica" tramite decreto di apostasia ed espulsione, nel 1991, da parte di Nikken Shonin, guida spirituale della Nichiren Shoshu, nei confronti di Ikeda e dell'intera Soka Gakkai, che allora si staccò dal clero Nichiren divenendo un'organizzazione completamente laica e indipendente.[7][8][9][10][11][12] Dopo la scomunica, alcuni membri della Soka Gakkai cominciarono a descrivere il loro gruppo come il primo movimento protestante del buddhismo, facendo un paragone con la vicenda di Martin Lutero in ambito cristiano, sebbene la Soka Gakkai venga descritta come un nuovo movimento religioso di origine buddhista ma separato sostanzialmente dal buddhismo classico, in paragone con le comunità restaurazioniste del cristianesimo.[13][14]

    Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
    Ikeda vive a Tokyo con la moglie Kaneko (1932), sposata il 3 maggio 1952, dalla quale ha avuto tre figli: Hiromasa (1952), vice presidente Soka Gakkai, Shirohisa (1953-1984) e Takahiro (1958)

    Iniziative e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
    Dal 1983 ogni anno rende pubblica una proposta di pace che, oltre a riguardare temi sempre attuali e globali come il nazionalismo, il disarmo nucleare, la povertà, l'analfabetismo e le crisi ambientali, propone delle possibili soluzioni. Lo stesso anno gli viene consegnata la UN Peace Medal.[15]

    Nel 1994 collaborò a Los Angeles con il Simon Wiesenthal Center, un'organizzazione ebraica impegnata nella lotta contro l'antisemitismo e per ottenere giustizia dei crimini nazisti impuniti, per una mostra giapponese sull'olocausto "Il coraggio di ricordare", che ha ricevuto oltre 2 milioni di visitatori.


    Ikeda riceve il Premio Leonardo
    Ikeda ha sostenuto, tramite l'organizzazione, il partito giapponese Komeito, che dal 2007 è alleato del Partito Liberal Democratico[16]. Ha inoltre aderito alla Carta della Terra e supportato un film documentario sull'ambiente: "Una tranquilla rivoluzione".

    Le Camere dei Rappresentanti degli stati americani di Georgia, Illinois e Missouri hanno riconosciuto il suo impegno e la dedizione per "aver dedicato tutta la sua vita alla pace, promuovendo i diritti umani e gli scambi culturali con profonda convinzione per un'umanità condivisa tra l'intera comunità globale" nel quale "valorizza educazione ed istruzione come prerequisiti per la creazione di una vera pace in cui la dignità e diritti fondamentali di tutte le persone sono rispettati".

    Il suo amore per la cultura l'ha portato a fondare numerosi enti culturali, tra cui la Soka University in Giappone e USA, le scuole Soka primarie e secondarie in Giappone, Hong Kong, Malesia, Brasile e Singapore, la casa delle letteratura "Victor Hugo" in Francia, il comitato internazionale per gli artisti per la pace in USA, la compagnia teatrale Min-On in Giappone, il Tokyo Fuji Art Museum, l'istituto per le filosofie orientali giapponese con studi in Francia, Russia, Hong Kong, Singapore e Gran Bretagna, oltre all'Istituto Toda per la Pace Globale e la Ricerca Politica in Giappone e Usa.

    Ha tenuto conferenze in molti atenei del mondo[17], ha scritto numerosi saggi e, in virtù delle sue attività in nome della pace e della cultura, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali e lauree honoris causa. È cittadino onorario di alcuni comuni italiani.

    È membro onorario del Club di Roma. Ha inoltre finanziato, anche con donazioni personali, il restauro della sede della Soka Gakkai italiana, situata nella Villa Le Brache a Firenze, un edificio di grande importanza storica e artistica che versava in condizioni di grave incuria prima di essere acquistato dalla SGI.

    Alcuni membri della SGI e personalità non membri hanno proposto Ikeda al Premio Nobel per la Pace, ma la SG Italia si è dissociata in quanto "il suo agire non è legato ad altro che alla pace stessa" e non al conferimento di premi, mai proposti da appartenenti al movimento in passato, ma comunque accettati da Ikeda stesso.[18]

    Controversie e critiche[modifica | modifica wikitesto]
    Da taluni critici Ikeda viene descritto come un despota di destra a cui interessa solo il potere[4], da altri viene invece designato come un comunista a causa dei suoi stretti legami con i leader cinesi. Di sicuro è una delle personalità più influenti del Sol Levante. In una classifica[19] stilata nel 2001 del settimanale Asiaweek, Ikeda figura al 19º posto fra gli uomini più potenti dell'Asia. Tra i suoi power points vi sarebbero i 12 milioni di adepti giapponesi della Soka Gakkai e la «vasta influenza» sul sistema politico giapponese. Viene inoltre descritto come oggetto di un culto della personalità, che varcherebbe i limiti della normale venerazione buddhista tributata dall'allievo al maestro. I seguaci della SGI fanno notare, però, che anche altri leader religiosi e politici godono di grande ammirazione e venerazione, ad esempio il pontefice della Chiesa cattolica e il Dalai Lama del buddhismo tibetano, quest'ultimo ritenuto addirittura incarnazione vivente di un bodhisattva, Avalokitesvara, cosa che Ikeda non viene invece ritenuto.[1]

    Daisaku Ikeda viene anche criticato per aver incontrato, in passato, discussi capi di Stato come Mao Tse Tung, Fidel Castro, Noriega e Ceaușescu[20] e il 12 aprile 2005, per l'accoglienza riservata a Tokio, al presidente della Colombia Álvaro Uribe Vélez a cui, però, precedentemente era stata indirizzata una dura lettera aperta in cui lo si accusa di stare consolidando l'impunità di crimini contro l'umanità nel suo paese. In particolare è stato criticato anche per non aver difeso abbastanza la questione del Tibet nei suoi incontri col leader cinese Hu Jintao. Tuttavia egli ha incontrato anche molti altri leader, attivisti politici e capi di Stato, tra cui i Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel, che lottò contro la dittatura militare argentina e che ha scritto la prefazione a un libro su Ikeda[2], Nelson Mandela (che dichiarò di aver trovato ispirazione anche da un libro di Ikeda durante la sua lunga prigionia) e Michail Gorbačëv.[21] Inoltre questi incontri sono stati occasione per Ikeda di toccare argomenti delicati, specie nel dialogo con paesi dittatoriali, o per mediare la soluzione pacifica di un conflitto.[22]

    Ikeda ha da sempre una posizione contro la pena di morte, così come l'intera Soka Gakkai[23], anche se in Giappone, l'associazione non ha mai svolto una vera attività abolizionista, limitandosi a farla all'estero e attirandosi molte critiche di opportunismo politico, soprattutto quando il Komeito, il partito centrista vicino al gruppo, ha fatto parte del governo di Shinzo Abe e non avrebbe sollevato la questione della pena di morte in Giappone in maniera significativa[24]. Tuttavia, durante il primo governo di centro-destra, con il Komeito al potere assieme a Junichiro Koizumi, esponente moderato del Partito Liberal Democratico, si è avuta una moratoria della pena di morte, in quanto il Ministro Seiken Sugiura (2005-2006), in ossequio al suo credo buddhista, rifiutò di applicare la pena capitale. Questo è cambiato con il successivo leader del LDP, Shinzo Abe, esponente nazionalista. Il partito ha comunque presentato mozioni parlamentari per l'abolizione della pena capitale, sebbene rimaste isolate e senza grande seguito.[25]

    Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
    United Nations Peace Award (1983, USA)[26][27]
    Rosa Parks Humanitarian Award (1993, USA)[28]
    International Tolerance Award, Simon Wiesenthal Center (1993, Los Angeles, Calif.)[29]
    Grande Ufficiale della Repubblica Italiana (2005, Italia)
    Tagore Peace Award (1997, India)
    Rizal International Peace Award (1998, Filippine) dal Regno di Rizal
    International Literary Award per la Comprensione e l'Amicizia (2003, Pechino, Cina) dalla Fondazione letteraria Cinese e dall'Associazione Scrittori Cinesi
    Jamnalal Bajaj Award (2005, India) per "Lo straordinario contributo nella promozione dei valori Gandhiani all'estero tra i cittadini stranieri"
    Sigillo della Pace della città di Firenze 25 marzo 2007[30].
    Ordine dell'Amicizia (2008, Russia)
    Indology Award (2011, India) for “incredibile contributo nel campo degli indici di ricerca e la saggezza orientale” dai Motilal Banarsidass Publishers
    Golden Heart Award (2012, Filippine) dal Regno di Rizal
    Cittadino onorario di San Benedetto del Tronto (2008, Italia)
    Gandhi International Prize for Social Responsibility (2014, Australia)[31]
    Selezione di opere[modifica | modifica wikitesto]
    Daisaku Ikeda è autore di moltissimi libri e pubblicazioni tra cui:

    La rivoluzione umana, 1965, Feltrinelli (a cui sono seguiti attualmente i 29 volumi de La nuova rivoluzione umana)
    Dialoghi. L'uomo deve scegliere, con Arnold J. Toynbee, 1972
    Buddhismo: il primo millennio, 1977
    Letters of four seasons, 1980
    I misteri di nascita e morte: la visione buddista della vita, 1988
    Space and Eternal Life: A Dialogue Between Daisaku Ikeda and Chandra Wickramasinghe, 1988
    La vita. Mistero prezioso, Bompiani, 1995
    Scegliere la pace, con Johan Galtung, Esperia
    In cammino con i giovani: domande e risposte su come affrontare la vita, 2000
    I protagonisti del XXI secolo. Vol. 2: Dialoghi con i giovani, Esperia, 2001
    L'età della saggezza. Gli anziani nell'epoca contemporanea, Esperia, 2001
    L'educazione soka: creazione di valore e cittadinanza globale, 2001
    L'essenza dell'uomo, 2001
    One by One: The World Is Yours To Change, 2002
    Ai miei cari amici italiani, Soka Gakkai Italia, 2003
    Un nuovo umanesimo, Esperia, 2004
    Artefici della rivoluzione umana. Illustri figure femminili nel mondo moderno, Esperia, 2004, nuova edizione 2011
    La religione e i valori umani. Dialogo sul ruolo sociale della religione, con Bryan Wilson, Esperia, 2005
    La saggezza del Sutra del Loto, Mondadori, 2005
    Le nostre vie si incontrano all'orizzonte, con Michail Gorbachev, 2005
    Cittadini del mondo. L'impegno di ognuno per costruire un futuro sostenibile, con Hazel Henderson, Sperling e Kupfer, 2005
    I capitoli Hoben e Juryo, Esperia, 2005
    La saggezza del Sutra del Loto, vol. 2, Mondadori, 2006
    Dialoghi sulla pace, con Joseph Rotblat, Sperling e Kupfer, 2006
    Rivoluzioni. Aver cura dell'ambiente e del cuore umano, con Monkombu S. Swaminathan, Esperia, 2007
    L'apertura degli occhi. Lezioni sugli scritti di Nichiren Daishonin, Esperia, 2007
    La saggezza del Sutra del Loto, vol. 3, Mondadori, 2007
    Il quaderno di Hiroshima, Sperling e Kupfer, 2007, romanzo
    Gli eterni insegnamenti. Lezioni sugli scritti di Nichiren Daishonin, Esperia, 2008
    Il raggiungimento della buddità in questa esistenza. Audiolibro, Esperia, 2008
    L'eredità della legge fondamentale della vita. Lezioni sugli scritti di Nichiren Daishonin, Esperia, 2008
    Il gosho e la missione di kosen rufu. Riflessioni sugli scritti di Nichiren Daishonin. Vol. 2, Esperia, 2009
    Lettera da Sado, lettera ai fratelli. Lezioni sugli scritti di Nichiren Daishonin, Esperia, 2010
    I misteri di nascita e morte, Esperia, 2010
    Gioia nella vita, gioia nella morte, Esperia, 2010
    Zadankai. La riunione di discussione, Esperia, 2010
    Una rivoluzione della leadership, Esperia, 2010
    In cammino con i giovani. Domande e risposte su come affrontare la vita, Esperia, 2010
    Il mondo del gosho, Esperia, 2011
    Pace e solidarietà globale. L'azione dei cittadini per un mondo libero dalla violenza, Esperia, 2011
    Giorno per giorno, Esperia, 2011
    Amore e amicizia. I protagonisti del XXI secolo, Esperia, 2011
    La vita del Budda, Esperia, 2011
    Scuola e lavoro. Protagonisti del XXI secolo, Esperia, 2012
    Cultura, arte e natura, Esperia, 2012
    Personalità e carattere, Esperia, 2013
    I tre tipi di tesori, Esperia, 2013
    Preghiera e azione, Esperia, 2013
    Il bene più prezioso, Esperia, 2014
    Il voto dell'Ikeda Kayo-Kai, Soka Gakkai Italia, 2014
    Fiori di felicità, con Kaneko Ikeda, Soka Gakkai Italia, 2014
    Giovani cittadini del mondo, Esperia, 2014
    Campanello d'allarme per il XXI secolo, con Aurelio Peccei, Esperia, 2014
    Qualunque fiore tu sia sboccerai. Scopri il tuo filosofo interiore e trasforma la tua vita, con Lou Marinoff, Piemme, 2014

  3. #23
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    Predefinito Re: Buddismo Soka Gakkai


    Bandiera della Soka Gakkai International

  4. #24
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    Predefinito Re: Buddismo Soka Gakkai

    Citazione Originariamente Scritto da Daser Visualizza Messaggio
    A dire il vero non ho mai capito nemmeno il nichiren.
    Va be' ma io ero per il theravada sicché è piuttosto ovvio.
    si tratta appunto di una variante considerata un'eresia, però anche il Vajrayana tibetano è parecchio diverso dal Theravada.

    Comunque, la metà dei buddhisti italiani sono Soka (l'altra metà della UBI, che riunisce varie scuole principalmente Theravada, Zen e Tibetani del Dalai Lama e del Karmapa)

  5. #25
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    Predefinito Re: Buddismo Soka Gakkai

    Citazione Originariamente Scritto da Lars Visualizza Messaggio
    si tratta appunto di una variante considerata un'eresia, però anche il Vajrayana tibetano è parecchio diverso dal Theravada.

    Comunque, la metà dei buddhisti italiani sono Soka (l'altra metà della UBI, che riunisce varie scuole principalmente Theravada, Zen e Tibetani del Dalai Lama e del Karmapa)
    Quello tibetano lo considero sincretico, ha molto della religione tradizionale tibetana.
    Cmq considerare nichiren come Lutero questa si che è un'eresia!
    Lutero ha voluto riprendere il cristianesimo con la sola scriptura. Non si è inventato successore di Gesù né ha stravolto insegnamenti.
    Ma non andiamo ot via.

    Continuo a considerare il nichiren troppo distante dal buddhismo e la soka una robaccia.
    Moglie e buoi dei paesi tuoi.

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  6. #26
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    Predefinito Re: Buddismo Soka Gakkai

    Nichiren in realtà non si è proclamato Buddha, sono stati i discepoli dopo la morte, in pratica hanno fatto quello che i mormoni hanno fatto con Joseph Smith proclamato messia dei Mormoni. Comunque non ci vedo niente di eretico nella pratica del daimoku, tutti i buddhisti hanno dei mantra che ripetono.

  7. #27
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    Predefinito Re: Buddismo Soka Gakkai

    Citazione Originariamente Scritto da Daser Visualizza Messaggio
    A dire il vero non ho mai capito nemmeno il nichiren.
    Va be' ma io ero per il theravada sicché è piuttosto ovvio.

    in che senso ?

  8. #28
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    Predefinito Re: Buddismo Soka Gakkai

    Citazione Originariamente Scritto da MaIn Visualizza Messaggio
    in che senso ?
    Che Lui pratica il Buddhismo del Piccolo Veicolo (Hinayana)
    Di tutte le possibili reazioni ad un insulto, la più efficace è il silenzio - Santiago Ramòn y Cajal
    A paraulas maccas urigas surdas
    Tessera N° 29 Fronda ForumerZ di POL
    Segretaria liquidatrice di Italia Morta

  9. #29
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    Predefinito Re: Buddismo Soka Gakkai

    Oltre al daimoku (invocazione al Sutra del Loto) inoltre recitano il secondo e il sedicesimo capitolo del Sutra del Loto, che costituisce la base della fede del Buddhismo Nichiren.

  10. #30
    libero
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    Predefinito Re: Buddismo Soka Gakkai

    Citazione Originariamente Scritto da Lars Visualizza Messaggio
    Gli hard Krishna sono i TdG dellinduismo.
    È un ambiente in cui trovo molte affinità...differenze teologiche a parte.
    se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...

 

 
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