Non proprio. Esistono individui che nascono o sviluppano una forte propensione alla violenza. Sono un esigua minoranza che però aumenta in determinate società (la nostra ad esempio).
Di solito tale comportamento viene corretto con l'educazione.
Basta osservare il comportamento della mamma dei cuccioli di cane che"sgrida" il più prepotente della cucciolata. Lo fa con piccoli colpetti del muso e ringhi leggeri ad indicare la sua disapprovazione. Nel caso di cuccioli particolarmente insistenti questa provvederà con un allontanamento di breve periodo che di solito è sufficiente a correggere il comportamento del cucciolo. Nel rarissimo caso di cuccioli particolarmente inclini al non rispetto del più consono comportamento sociale la madre può arrivare a rifiutare di allattare il cucciolo che è destinato alla morte. Può sembrare immorale e crudele ma è il modo per garantire la sopravvivenza sociale del branco perché da adulto quell'individuo rappresenterebbe un pericolo per tutti.
Gli etologi hanno verificato che MAI la madre adotta comportamenti di violenza fisica nei confronti dei cuccioli. Questo è banale in quanto i traumi infantili si trasformano nell'adulto in comportamenti autoritari e/o violenti.
Questi meccanismi psicologici vengono messi in pratica da tutti gli animali sociali, uomo incluso.