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  1. #1
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    Predefinito Eventi, appuntamenti e comunicati

    Per chi è interessato e ha la possiblità di andarci:



    Convegno contro il liberalismo libertario a Milano

    3 maggio 2016 dalle 21:00 / liceo linguistico A. Manzoni via Grazia Deledda 11, Milano




    Convegno “Contro il liberalismo libertario” e presentazione del libro “Un comunista a Parigi nel 68. Metamorfosi del capitalismo nel pensiero di Michel Clouscard” di Lorenzo Vitelli
    Martedì 3 maggio ore 20.30 presso il liceo linguistico A. Manzoni in via Grazia Deledda 11 a Milano (metro MM2 Loreto)
    Intervengono:
    Lorenzo Vitelli (autore e direttore di Circolo Proudhon Edizioni)
    Diego Fusaro (filosofo e professore all’Università vita-salute San Raffaele)
    Vincenzo Sofo (il Talebano)

    Modera: Ippolito Pingitore (Circolo Proudhon Milano)

    Convegno contro il liberalismo libertario a Milano | L' intellettuale dissidente



    http://www.lintellettualedissidente.it/homines/michel-clouscard-un-pensiero-eretico/







    "L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
    "Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
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  2. #2
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    Predefinito re: Eventi, appuntamenti e comunicati



    L'Intellettuale Dissidente / Eventi



    La guerra in Siria raccontata da Sebastiano Caputo (Catanzaro, Locri, Lamezia Terme)

    8 maggio 2016 dalle 18:00 / Calabria



    Il giornalista e reporter Sebastiano Caputo in Calabria per presentare il suo libro Alle porte di Damasco. Viaggio nella Siria che resisteInvitato da “Cantiere Laboratorio” e “Osservatorio sulle Comunità Cristiane in Medio Oriente”, terrà una serie di incontri a Catanzaro, Locri e Lamezia TermeSebastiano Caputo, giovane e noto giornalista e reporter di ritorno dalla Siria, collaboratore de “Il Giornale” e direttore del quotidiano on-line “L’Intellettuale Dissidente”, il 6, 7 e 8 maggio sarà in Calabria su invito dell’Associazione “Cantiere Laboratorio” e dell’“Osservatorio sulle Comunità Cristiane in Medio Oriente”, a presentare il suo libro “Alle porte di Damasco. Viaggio nella Siria che resiste” e portare la sua diretta testimonianza, con l’aiuto di filmati che lo stesso ha girato nei giorni scorsi nel Paese in guerra.Il calendario prevede la presenza del giornalista ai seguenti incontri:
    • Venerdì 6 maggio, alle ore 16.30 a Catanzaro presso la “Biblioteca De Nobili” (sulla locandina non è stato aggiornato).
    • Sabato 7 maggio, alle ore 10.30 incontrerà gli studenti al Liceo “F. Fiorentino” di Lamezia Terme e alle 17.30 incontro Locri, presso il Salone del Seminario Vescovile.
    • Domenica 8 maggio, alle ore 10.30 a Lamezia Terme nella Sala Congressi “Prunia”.

    Una testimonianza diretta e senza filtri, la testimonianza di un giornalista “onesto” e “non conforme” sulla tragedia della guerra in Siria, sulle cause del conflitto e sui Paesi terzi che l’hanno pianificato, sostenuto e finanziato per abbattere il legittimo governo di Damasco.Il libro è un resoconto interessante e fondamentale per chi vuol capire del “groviglio mediorientale” e non accontentarsi delle “verità di comodo” e della disinformazione, diffuse in Occidente dai potenti organi d’informazione funzionali o al servizio dei poteri mondialisti che, per interessi economici e geopolitici, calpestano i più elementari diritti dei popoli.I dettagli relativi ai singoli incontri pubblici e ai sodalizi organizzatori insieme a Cantiere Laboratorio e a “Osservatorio sulle Comunità Cristiane in Medio Oriente” verranno resi noti, nei prossimi giorni, con appositi comunicati stampa e locandine.

    La guerra in Siria raccontata da Sebastiano Caputo (Catanzaro, Locri, Lamezia Terme) | L' intellettuale dissidente
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  3. #3
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    Predefinito re: Eventi, appuntamenti e comunicati

    7 maggio 2016

    Chiediamo a tutte le donne e gli uomini da sempre attivi in difesa dei diritti e dei beni comuni, ai sindaci, ai comitati, alle reti di movimento, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni contadine e consumeristiche, agli ambientalisti e al mondo degli agricoltori e delle piccole imprese e a tutti quanti hanno a cuore la democrazia, di costruire assieme a noi una grande manifestazione nazionale a Roma il 7 maggio 2016.Per fermare il TTIP. Per tutelare i diritti e i beni comuni. Per costruire un altro modello sociale ed economico, per difendere la democrazia.
    Tutte e tutti insieme è possibile


    https://stop-ttip-italia.net/
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  4. #4
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    Predefinito re: Eventi, appuntamenti e comunicati

    Direttore: Sebastiano Caputo Caporedattore: Lorenzo Vitelli





    Presentazione “Il socialismo del XXI secolo” a Salerno


    Il socialismo del XXI secolo. Le rivoluzioni populiste in Sudamerica

    Introduce: Amarilis Gutierrez Graffe
    Console Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli

    Modera: Andrea Pellegrino
    giornalista

    Intervengono: Stefano Bifulco
    InformataMente
    Luca Lezzi
    autore

    sabato 10 settembre ore 18 presso il locale Grill House in via Papio 35 Salerno


    @MaIn, potresti essere interessato, e probabilmente sei il più vicino...
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  5. #5
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    Predefinito re: Eventi, appuntamenti e comunicati

    Avanti così. Le iniziative dell'Intellettuale Dissidente sono ottime. La prossima volta che torneranno a Milano, mi fionderò!
    Ultima modifica di LupoSciolto°; 15-10-16 alle 19:43
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  6. #6
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    Predefinito re: Eventi, appuntamenti e comunicati

    PIIGS, finalmente un film sull’austerity


    I paesi del nord Europa ci chiamano PIIGS, maiali, dall' acronimo di Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna, termine inventato dall' Economist ed entrato nel linguaggio comune politico ed economico per identificare in modo dispregiativo i paesi come il nostro, a loro giudizio sovra indebitati, poco produttivi, pesanti come delle zavorre, sporchi come maiali. Indescrivibile la quantità di razzismo nei confronti dei popoli mediterranei espressa in questo termine
    di Luca Pinasco - 1 ottobre 2016
    I paesi del nord Europa ci chiamano PIIGS, maiali, dall’ acronimo di Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna, termine inventato dall’ Economist ed entrato nel linguaggio comune politico ed economico per identificare in modo dispregiativo i paesi come il nostro, a loro giudizio sovra indebitati, poco produttivi, pesanti come delle zavorre, sporchi come maiali. Indescrivibile la quantità di razzismo nei confronti dei popoli mediterranei espressa in questo termine. Ma d’altronde si sa che i virtuosi paesi nordici, tanto buoni (a parole) con i migranti africani, vedono i paesi mediterranei come spazzatura, gente incapace di governarsi, da mettere in riga a suon di austerity, basta ricordare le parole pronunciate di recente dal potente ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble quando disse che “Quando i leader socialisti si incontrano il più delle volte non viene fuori nulla di intelligente” riferendosi all’ incontro tra i leader dei paesi del mediterraneo EuroMed. Austerità è la loro soluzione. Ma la falsità e la malafede di questa impostazione è ormai evidente. I cittadini greci lavorano in media più di quelli tedeschi come evidenziato da uno studio di Noam Chomsky, l’Italia è la seconda maggiore potenza manifatturiera in Europa, era tra i paesi con il PIL pro capite più alto al mondo, l’unico nella storia dell’ umanità dove quasi ogni famiglia della classe media poteva permettersi due case di proprietà, una in città una al mare, un livello di benessere altissimo, tutto ciò prima di stringere accordi con questi scomodi alleati. La verità è un altra, austerità vuol dire non poter superare il 3% di deficit, ovvero non poter fare spesa pubblica, piuttosto fare continui tagli allo stato sociale, alla previdenza, alla sanità, all’ assistenza, vuol dire non poter pagare i debiti ad imprese ed associazioni virtuose, vuol dire bloccare la crescita e lo sviluppo, vuol dire alzare le tasse, diminuire i salari, distruggere la domanda interna ed ingabbiare la grande industriosità manifatturiera Italiana, che ancora oggi, nonostante tutto ciò riesce a rimanere nella vetta europea, vuol dire causare il fallimento di centinaia di migliaia di aziende, mandare sul lastrico milioni di famiglie. Austerità vuol dire dover puntare a raggiungere l’assurdo obbiettivo di un rapporto debito/PIL del 60%. Ridurre il debito nel breve termine vuol dire privatizzare, e qui comincia ad esser chiaro il vero significato di PIIGS, non maiali perché grassi di debito, sporchi e mangioni, piuttosto maiali da spolpare, grasse economie da divorare senza buttare nulla proprio come si fa con l’animale. Le nostre grandi società, almeno quel che ne resta hanno sempre fatto gola ai paesi nordici, ed ora finalmente con una retorica criminale unita ad una politica economica europea delinquenziale sono riusciti nel loro scopo. Ѐ arrivato il momento di denunciare massivamente, in maniera tale che ogni cittadino italiano ed europeo venga a conoscenza di quale delitto nei confronti dei cittadini sia l’austerity, più dannosa di una guerra, più di una pestilenza. Ci hanno pensato tre coraggiosi registi italiani, Adriano Curtraro, Federico Greco, Mirko Melchiorre, i quali dopo cinque anni di ricerca e due anni di riprese sono riusciti a mettere in luce tutte le contraddizioni della politica economica europea in uno straordinario film documentario “PIIGS”. Al suo interno troviamo interviste di autorevolissimi economisti, filosofi, sociologi del calibro di Noam Chomsky (filosofo e linguista), Warren Mosler (economista), Stephanie Kelton (economista capo commissione bilancio senato USA), Yanis Varoufakis (ex ministro delle finanze greco), Paolo Barnard (giornalista, economista), Federico Rampini (giornalista) e Vladimiro Giacché (economista) insieme molti altri personaggi di spicco. Nel contempo presenta la storia di una cooperativa sociale “Il Pungiglione” il quale a causa dell’ austerity ha avuto un mancato credito da un milione di euro da parte di comune e regione e sarà costretta a licenziare 100 lavoratori ed a lasciare 150 persone disabili e autistiche senza alcuna assistenza. Lo stile del film è incalzante come “Inside Job” analizza gli aspetti macroeconomici del problema portando contemporaneamente agli occhi dello spettatore, le dirette conseguenze a livello sociale. Il lavoro è stato ultimato, sarà distribuito dalla casa cinematografica Berta film, molto abile nel marketing, e potremo vederlo proiettato nelle sale dal 2017. La data esatta di uscita però dipende dalla velocità con cui saranno raccolti i restanti denari ( per post produzione, acquisto diritti clip di repertorio, masterizzazione dcp e blu-ray per la proiezione in sala, consulenza legale e promozione) insomma per poterlo diffondere al massimo.
    <> Con questo grande lavoro, unico nel suo genere, ogni cittadino potrà capire perché ciò accade e come agire di conseguenza.
    qui il link del Trailer
    qui il link del Crowfunding https://www.indiegogo.com/projects/p...pe/x/3009445#/

    PIIGS, finalmente un film sull?austerity
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    Presentazione del libro “Sfida alla tecnofinanza” a Salerno


    Sabato 8 ottobre ore 18 presentazione del libro “Sfida alla tecnofinanza
    Modera: Andrea Pellegrino, giornalista
    Intervengono: Guido Rossi, autore
    Alfonso D’Arienzo, Dottore in Economia e Commercio
    presso il locale Grill House in via Papio 35

    Dalla quarta di copertina:
    Una lettura fuorviante della storia ha voluto celare quanto le rivoluzioni settecentesche abbiano realmente comportato: disoccupazione, inquinamento, individualismo, miseria. Si è passati da un’unione comunitaria di persone, ad un’aggregazione formale di individui in nome del “progresso” e dell’utile. Un utile divinizzato e fattosi pensiero e religione, dal calvinismo sino all’attuale monoteismo del Mercato. Un liberismo, sia economico che antropologico, eletto a istituzione, con l’unica auspicata libertà di consumare. Mercati e istituzioni globalizzati e deregolamentati, “sorvegliati” da strutture sovranazionali guidate dalla stessa follia speculativa, distruttrice di popoli e Nazioni vittime di trattati insensati e devastanti. Una crisi dunque figlia della storia, le cui soluzioni sono poche ma chiare, prima fra tutte riconquistare la sovranità nazionale e monetaria. Vi sono poi obiettivi più coraggiosi ed “etici”, e non per questo meno essenziali, come l’abbandonare la folle corsa per la crescita infinita in un mondo finito che ci implora di decrescere. Attuare soluzioni energetiche alternative, gratuite, pulite ed infinite, quale l’energia elettromagnetica scoperta da Tesla, inventore geniale oggi ai più sconosciuto. Queste solo alcune delle possibili risposte e vie d’uscita, ma per trovarle è necessario innanzitutto ripartire dalla comunità.

    Presentazione del libro ?Sfida alla tecnofinanza? a Salerno


    @MaIn
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    Quale Futuro? Democrazia, Europa, Sovranità ad Ancona


    Il sistema economico in cui viviamo, a differenza dei regimi del passato, non pretende di essere perfetto: semplicemente nega l’esistenza di alternative. Per la prima volta il potere non manifesta le proprie qualità, ma fa vanto del proprio carattere inevitabile. Si impone così il principale comandamento del monoteismo del mercato: “non avrai altra società all’infuori di questa!”. Il primo compito di una filosofia resistente è quindi ripensare il mondo come storia e come possibilità, creare le condizioni per cui gli uomini si riscoprano appassionati ribelli in cerca di un futuro diverso e migliore. Che futuro ci aspetta? Come cambiarlo? Che fare?


    Ne parliamo Giovedì 17 Novembre con Diego Fusaro al CircolOff (zona Palombare, Ancona) dalle 21.15. “Ciò che c’è non è tutto. Il futuro è nostro.”

    http://www.lintellettualedissidente....eventi&p=74823
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    Populismo senza rivoluzione
    Istruzioni per candidati che da grandi vogliono fare gli statisti. Con una visione del mondo.
    di Sebastiano Caputo - 3 marzo 2017

    Che l’Unione Europea debba essere smantellata siamo d’accordo e lo diciamo da molto prima di quei “sovranisti” che oggi fanno gli anti-elitari ma che ieri accoglievano in pompa magna Maastricht e la moneta unica. Ora il punto è un altro ed è compito di chi fa “avanguardia culturale” quello di far luce, spesso con riflessioni impopolari, sui pericoli dei prossimi anni che sono decisivi per tutti noi. Bene che esista un populismo globale ma che sia ragionato, in particolare qui in Europa. L’elezione di Trump è stato un primo passo importante che però nutre forti contraddizioni come tutti i movimenti di rottura con un certo establishment.

    In questi universi politici esistono sotto culture decisamente antitetiche che camminano nella stessa direzione, vuoi per convenienza, vuoi per sintesi storica, e lo stesso sta accadendo anche nel nostro continente. Ecco perché il rischio maggiore diventa che quei populismi invece di rompere un sistema non fanno altro che rinsaldarlo. Questi sono una scommessa, sicuramente positiva, ma è bene dirlo ora prima che sia troppo tardi: in Olanda, in Francia, in Italia, in Inghilterra, in Ungheria, se non si lavora alla loro strutturazione dall’interno si rischia di lasciarlo nelle mani sbagliate. Ovvero a quei fanatici identitari che non vedono le trasformazioni del nostro maledetto tempo oltre la questione etnico-religiosa. Insomma dei suprematisti bianchi non ce ne facciamo assolutamente nulla. Troppo pericolosi, inaffidabili, ma soprattutto perfetti da manovrare da quello stesso establishment che dicono di combattere.

    L’equazione del suicidio è semplice: si rischia di abbandonare la questione economico-sociale che è determinante per il futuro, in particolare dell’Europa, parlando unicamente di immigrazione, terrorismo e “islamizzazione” per lo più puntando sul nemico sbagliato. Con la guerra santa occidentale contro l’Islam dopo gli attentati dell’11 settembre si è iniziato a guardare al mondo musulmano come un blocco monolitico, ignorando un fattore imprescindibile per comprendere questa vasta area geografica: la diversità etnica e culturale e religiosa. Così negli ultimi anni ha prevalso la propaganda e il conflitto globale sta rischiando di diventare civile.

    In un contesto internazionale che vede l’esportazione ingiustificata della guerra in Medio Oriente e l’importazione in Europa di rifugiati, attentati terroristici e tensioni sociali, discuteremo sulla ricostruzione di un dialogo tra queste due civiltà plurisecolari Giovedì 16 Marzo 2017 alle 18.30, nel magnifico Salone dei Piceni nei Musei di San Salvatore in Piazza San Salvatore in Lauro 15 (centro storico di Roma) con Alberto Negri (editorialista, inviato del Sole24Ore e autore del libro “Il musulmano errante” edizioni Rosenberg&Sellier), Franco Cardini (storico, saggista e professore ordinario di Storia medievale presso l’Università di Firenze). E’ il nostro grido ragionato su una questione decisiva che va affrontata con intelligenza e profondità di spirito, senza scadere nell’elemosina elettorale o nell’intellettualismo chic di certi salotti televisivi che idealizzano un mondo che non hanno mai visto.
    Non prendete impegni, ci vediamo qui!
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  10. #10
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    Predefinito re: Eventi, appuntamenti e comunicati

    A. Negri?? Dalla faccia, però, non sembra il Toni.
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

 

 
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