Dio non è il male ma il male cerca di essere Dio.
"La Gloria non la cerco per me stesso ma per la mia Nazione" (22gradi)
Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)
Non solo del "dio" Yahwè ma anche per tutte le "altre" entita' divine.
E chi ha mai visto e/o parlato con Giove-Zeus.. Diana / Nettuno.. Marduk.. Shiva .. eccc.. eccc... ecc.. ??
Come ben si sa la missione specifica dell' ebraismo ( almeno secondo "loro" - gli israeliti ) era quello di sbarazzare l' umanita' di tutte quelle numerose divinita' e riconoscere UNICAMENTE il (loro) dio-Yahwè quale solo e "vero" Signore dell' universo. ( ovviamente anche "lui" Indescrivibile, immateriale .. eccc.. eccc... ) - Ora il primo comandamento evidenzia proprio questo principio ASSOLUTO.
Nessun' "altra" divinita' doveva essere a lui accostata - e cosi' sara' anche per l' altra successiva confessione.. l' islam.
Ben diverso il "corrotto" cristianesimo che presenta un "dioTrinitario".. ( un tri-deismo seppur camuffato ) in una sola e (pseudo)unica Entita' - poichè costituita / composta di tre figure ( i tre dei ), i quali sarebbero, tra loro, ( sempre secondo il loro dogma ) consustanziali / ovvero: sarebbero della: stessa identita' / medesima sostanza.
Ma a parte questa "singolare" composizione/costruzione/assemblaggio del corrotto (pseudo)monoteismo - che ricalca le diverse triade divine del politeismo antico ) "
Perchè mai l' esistenza del "divino" ?
Un "dio" che, comunque, NESSUNO conosce e/o visto ( perchè "egli" dovrebbe essere Immateriale, trascendente, bla.. bla..bla.. ) e purtuttavia, sempre secondo il clero ( gli stregoni del sacro ), rappresenterebbe nientemeno che l' espressione della Somma Bonta' -
Ora Essendo egli Il creatore della realta' ( dal Nulla ! ) non sarebbe proprio "lui" stesso (!) l' artefice del male ?
La realta' evidenzia infatti che il Male C' E' - e pertanto "quel" dio ( Mono-teista o altro ) NON puo' essere identificato con quella pomposa retorica dell' assoluta Bonta'. - E questo perchè SE mai "lui" volesse e/o potesse lo estirperebbe in un attimo !!
La motivazione che danno gli stregoni del sacro circa la presenza del Male - ( in ogni luogo e in ogni epoca ) "sarebbe" dovuta come la nefasta conseguenza di quella ( fantasiosa / stravagante ) colpa dell' uomo.. Il "dio" ( di turno ), adirato per l' abominevole comportamento dell' uomo, si sarebbe cosi' vendicato.. da qui il fatidico "castigo " da espiare su questo fottuto mondo.
Ma è veramente cosi' ??
Tutta questa "teoria" ( irreale / fantasiosa / bizzarra.. inventata dagli stessi stregoni e inculcata nella mente del volgo ) presuppone (!) l' esistenza di questa "misteriosa" quanto inconoscibile Entita'.
La certezza di quella sua augusta e sublime presenza " dovrebbe " dare il " senso " alla storia / al mondo.
Questa ( presunta) verita' - ovviamente - vale esclusivamente per il credente, essendo "quel" dio, la Sua spiegazione - il dio del ( suo ) Perchè !
Ma SE "egli" NON dovesse esistere.. come si potrebbe motivare e/o giustificare la Presenza del male ?
Ora perchè mai ogni cosa (!), per acquisire un suo significato, debba necessariamente essere riferito alla "tradizione" ( ovvero.. per forza DEVE - necessariamente - esistere "un" dio" ) ??
Perchè questa petulante, stancante, ripetitiva giustificazione di considerare il mondo ( e quindi l' uomo e le sue vicende.. ) come quel qualcosa che - assolutamente - debba richiedere una spiegazione ( proprio perchè DEVE esistere "un" dio ).. in cio' che " tale " motivazione non E' ??
Ora se si dovesse considerare che "il" sedicente dio non esiste ( e quindi la realta' NON ha "un" creatore ) la presenza del Male potrebbe avere un' altra ottica.
Chi prospetta una simile visione è quel mistico.. Johan Scheffer ( meglio conosciuto come Silesio.
Quello che è veramente paradossale è che proprio da un "mistico" è possibile ottenere una "diversa" motivazione - rispetto a quella degli stregoni.. ( ovvero la nefasta vendetta divina - vera causa del Male che colpisce l' intera umanita', l' intera creazione .. )
Conosci quel sublime e celeberrimo passo dell' esistenza (!) della Rosa e quel suo " senza perchè " ?? ( nel Pellegrino Cherubico ) -
In quel sublime passo il mistico evidenzia quanto altissima sia la supponenza dell' uomo - con quella sua pretesa di dare a TUTTA l' esistenza " un senso " ( essendo questa la creazione del "suo" dio )!
Infatti, come per la rosa, cosi' come per qualunque " altra " manifestazione.. è l' arrogante uomo ( religioso ) che pretende di dare un "suo" personalissimo giudizio, una sua personalissima motivazione - poichè tutto è conseguenza della creazione divina. Ma invece la "Realta' " non ha alcuna finalita' " antropocentrica " (!)
Se per il supponenente devoto la presenza del Male.. altro non sarebbe che LA conseguenza del virtuale misfatto adamitico - ( da qui la sua proverbiale Vendetta ) - ben diverso è per altri, i quali disconoscono totalmente quel sedicente "dio" ( considerato da questi invece come espressione della sua proverbiale malvagita').
Invece bisognerebbe considerare il Male come Realta' ( al pari dell' esistenza della Rosa, essa c'è e BASTA e come tale ELLA è del tutto indifferente di cosa possa mai pensare, gidicare, motivare il superbo uomo religioso ).
Cosi' è per la presenza del Male: c'è e basta / questa è la realta' ( ! ) - indipendentemente dell' esistenza ( o meno ) di un "sedicente" dio dio - ovvero il presupposto "dio" c'entra come un fico a merenda !!
Una simile formulazione non poteva che essere espressa dal sublime ed eccelso grande d' Oriente - Siddarta Gautama - l' Illuminato, il Risvegliato, il Budda.
e qui ti sbagli in quanto presumi che siamo soli nell'universo o almeno che siamo gli unici esseri dotati di "intelligenza" e capaci di vivere in comunità
E non esiste più nessuno scienziato che ipotizza questo.
E se eiste una comunità non ci possono essere che delle regole.
se ci sono delle regole significa che in qualche modo il bene e il male sono in qualche modo definiti.
Inoltre se esistono altri esseri viventi dotati di "intelligenza" a meno che non siano immortali è logico si pongano la domanda di cosa c'è dopo la morte.
Già porsi questa domanda porta inevitabilmente ad una divisione tra chi pensa ci possa essere qualcosa e chi (tristemente) no.
Per chi crede in un post morte è conseguenza l'esistenza Dio o di Dei e della anima (o equivalente).
Vorrei proporvi di sganciare l'idea di un'entità che colloquialmente chiamiamo "Dio" da quanto insegnano le varie religioni. Insomma le religioni - fino a prova contraria - sono creazioni esclusivamente umane, mentre l'Entità possiamo immaginarla al di fuori di qualsiasi religione. Naturalmente non abbiamo una prova positiva che tale Entità esista, ma mi sembra che l'esistenza delle leggi fisiche che consentono all'universo, così come lo conosciamo, di esistere, ci debba perlomeno indurre la curiosità di chiederci perché tali leggi esistano.
Riguardo al Bene ed al Male direi che anche questi concetti sono di creazione umana, perché il "bene" ed il "male" non esistono in natura, d'altra parte se esistessero altre forme di vita intelligente nell'universo i loro concetti di "bene" e "male" potrebbero essere anche molto diversi.
Cmq anche sul pianeta Terra Civiltà diverse danno contenuto diverso a questi due concetti; in passato giustificandoli - e di conseguenza legittimando le regole che ne discendevano - con l'autorità di un qualche dio, oggi magari si tenta di trovare legittimazioni diverse, ma in definitiva è sempre chi detiene il potere che stabilisce ciò che è bene e ciò che è male; E non che sia necessariamente negativo, in quanto sappiamo che una qualsiasi società necessita di regole per poter sopravvivere.
qualunque sia il concetto di bene e male, questi esistono dove esiste qaulunque essere dotato di intelligenza e che vive in società.
in modalità diverse dal nostro esistente anche tra gli animali che vivono in gruppo e che quindi rispondono ella regole dle branco.
il bene è stare dentro le regole, il male è cercare di sovraricarle.
quindi il concetto di bene e male è "esterno a Dio".
le religioni lo amplifica poi relazionandolo a Dio