Al consistente armamentario bellico nucleare della Russia potrebbe ben presto aggiungersi un nuovo missile balistico intercontinentale, in grado di trasportare 10 testate nucleari di massima potenza sufficienti a distruggere un territorio grande come la Francia o, trattandosi di un missile a lungo raggio, il Texas.
Al nuovo missile balistico russo è stato dato un nome decisamente altisonante, alla NATO è noto infatti come Satan 2, ma il suo nome vero è RS-28 Sarmat e nelle intenzioni della Russia dovrebbe sostituire i missili RS-36M, conosciuti più semplicemente come Satan e in dotazione sin dai tempi dell'URSS, dal 1974. Il Satan 2 è un supermissile intercontinentale basato a terra (ICBM) a propellente liquido termico nucleare dal peso di 100 tonnellate al quale è possibile montare una testata da 50 megatoni (e fino ad un massimo di 15 ordigni più leggeri) o una combinazione di testate progettate appositamente per distruggere i sistemi antimissile e in grado di viaggiare fino a 10.000 chilometri di distanza.
Inoltre l'RS-28 può essere armato con la Project4202, quella che sarà considerata “l'arma segreta” di Mosca: si tratta di un missile strategico ipersonico che potrebbe entrare in servizio tra il 2020 e il 2025 e che dopo la separazione dal corpo del vettore Satan 2 sarà in grado di accelerare fino a raggiungere una velocità compresa tra Mach 7 e Mach 12, ma altri dicono fino a Mach 20.7: oltre venti volte la velocità del suono...
Oggi la Russia vanta l'arsenale nucleare più grande del mondo, 7.300 testate nucleari, seguita dagli Stati Uniti con 6.970 testate....
Ma non tutto procede esattamente per il meglio: l'ultimo test per il Satan 2 infatti è stato ritardato più volte ed è molto difficile che possa entrare in servizio a partire dal 2018, come era in origine nelle intenzioni russe..