@Indra88 sperò mi scuserà se copio questo suo post da altra discussione , ma l'ho trovato estremamente interessante (nel caso non gradisca, ovviamente posso cancellare questo nuovo thread)
le società tradizionali politeistiche sono totalitarie, nel senso che tutto, persino la dimensione privata della credenza nel proprio dio, deve passare dall' approvazione dello stato
le varie divinità sono ammesse nel pantheon e concorrono alla pax deorum in funzione del potere politico(che finanzia con denaro pubblico i vari templi e culti pagani), in modo cioè funzionale ad assicurare l' unica vera divinità superiore che è il potere politico attraverso il pontifex maximus, o il faraone o quel che è..
il politeismo è totalitario perché quella del politeista è una forma di teologia politica, il cristianesimo apre alla possibilità di una dimensione interiore, privata e libera, che non era riconosciuta precedentemente dove invece tutto doveva avere una dimensione e una legittimazione pubblica, e non poteva essere tollerato che qualcuno obbedisse ad un dio che pretendeva di essere il vero e unico dio, perché di fatto entrava in competizione con un altro dio altrettanto geloso ed esclusivista
per questo il cristianesimo nasce in rottura con il potere secolare ed è uno degli atti costitutivi fondamentali del liberalismo moderno, e lo stato moderno con il suo laicismo è di fatto la riproposizione di questa concezione pagana del potere
quando sento i laicisti arrabiarsi per l' otto per mille e ste menate mi vie da ridere, perché non si rendono conto che il modo in cui lo stato assoggeta e rende finzioanle al potere politico l' autorità spirituale