User Tag List

Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12
Risultati da 11 a 20 di 20
  1. #11
    Ghibellino
    Data Registrazione
    22 May 2009
    Messaggi
    48,885
     Likes dati
    2,423
     Like avuti
    14,806
    Mentioned
    95 Post(s)
    Tagged
    5 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli Stati Uniti prepararono Hitler alla guerra contro l’Unione Sovietica

    Gli Stati Uniti prepararono Hitler alla guerra contro l’Unione Sovietica – Parte 11

    Il sito web del canale televisivo russo “Tvzvezda” ha pubblicato una serie di articoli sulla Grande Guerra Patriottica del 1941-1945 dello scrittore Leonid Maslovsky, basati sul suo libro “Russkaya Pravda”, uscito nel 2011.In questi articoli d’autore, Maslovsky rivela “i miti di un nemico immaginario, la Russia, e gli eventi della Grande Guerra Patriottica che mostrano la grandezza della nostra vittoria”. L’autore dice poi che nei suoi articoli “svelerà l’inutile ruolo tenuto dagli Stati Uniti nei preparativi tedeschi per la guerra contro l’Unione Sovietica”.

    Alcuni storici e diversi generali tedeschi ci hanno lasciato testimonianze sul coraggio degli ufficiali e dei soldati dell’Armata Rossa, e sulle enormi perdite di uomini e materiale subite dai Tedeschi nei primi giorni della Grande Guerra Patriottica.Il Capo di Stato Maggiore delle forze di terra tedesche, Colonnello Generale Franz Halder, scriveva nel suo diario il 26 giugno 1941: “Il Gruppo di Armate Sud avanza lentamente e, sfortunatamente, subiscono perdite considerevoli. La reazione nemica contro il Gruppo di Armate Sud lascia intendere come la sua catena di comando sia solida ed energica“. Il 27 giugno scriveva: “Al fronte…le cose non sono andate nel modo in cui erano state pianificate dal Quartier Generale”.Ancora, il 17 luglio 1941, Halder aggiungeva nel suo diario: “Il Comando nemico agisce in modo energico e competente. Il nemico combatte con ferocia e fanatismo. Le nostre unità corazzate subiscono pesanti perdite, in uomini ed equipaggiamento. Le truppe sono affaticate”. E il 17 luglio: “Le truppe sono sfinite…L’efficienza bellica sta lentamente scemando…”.E allora chi e con che mezzi ha ridotto “l’efficienza bellica” e “il numero dei mezzi”? I loro soldati e i loro ufficiali erano stati decimati dalle armi sovietiche. Gli aerei tedeschi erano stati abbattuti dagli aerei e dalla contraerea sovietica, e i carri armati erano stati distrutti sopratutto dall’artiglieria sovietica.Per quanto riguarda le battaglie che si erano svolte dal 22 giugno al 3 luglio 1941, il generale tedesco Kurt vov Tippelskirch ha scritto: “Prima del 3 luglio, pesanti combattimenti si sono susseguiti sull’intero fronte. I Russi si sono ritirati verso est molto lentamente, e spesso, dopo aver sopravanzato i carri tedeschi, hanno operato dei feroci contrattacchi”.Paul Carell, nel suo libro: “Hitler si dirige ad Est”, elogia il coraggio dei soldati sovietici che avevano combattuto in Bielorussia alla fine del mese di giugno 1941: “I Russi combattevano come fanatici, ed erano comandati da ufficiali e Commissari che non avevano ceduto al panico sorto dopo la prima serie di sconfitte”. Notate: invece di dire “coraggiosi”, usa il termine “fanatici”, e, in mezzo a tutto il resto, dice anche che c’era stato del panico e che l’intelligenza e il coraggio dei nostri soldati erano stati trasformati in fanatismo irrazionale non da loro stessi, ma dai comandanti e dai Commissari.Tutto questo ci fa capire come ci siano due verità: tutti conoscono la verità sulle nostre sconfitte, e anche in modo molto esagerato, ma nessuno sa la verità sulle nostre vittorie dell’estate 1941. L’unico modo di informare la popolazione della nostra nazione è quello di farlo attraverso l’opera degli intellettuali russi. Nel resto del mondo si tende invece a parlare solo delle proprie vittorie e le sconfitte si cerca di ricordarle il meno possibile, o mai, se possibile.L’aviazione tedesca era andata incontro a gravi perdite fin dalle prime ore di guerra, quando avevano cercato testardamente, per tutto il giorno, di bombardare le nostre basi aeree. In queste azioni i Tedeschi avevano perso un numero di aerei paragonabile a quello delle perdite sovietiche. Il primo giorno avevamo perso 800 aerei, distrutti a terra.Queste perdite non potevano comunque influenzare in maniera significativa né l’avanzata delle armate tedesche, né lo stato dell’aviazione sovietica, dato che, all’inizio della guerra, disponevano di più di 20.000 aerei (nel solo periodo 1 gennaio 1939 – 22 giugno 1941, l’Armata Rossa aveva ricevuto 18.000 aerei da caccia e 7.000 carri armati). Si trattava però sopratutto di carri con corazzatura leggera e gli aerei erano di vecchio tipo.Bisogna comunque notare che l’Armata Rossa, prima della guerra, aveva 595 carri pesanti KV, 1.225 carri medi T-34 e 3.719 arei di nuovo modello: YAK-1, LaGG-3, Mig-3, bombardieri Il-4 (DB-ZB), PE-8 (TB-7), PE-2, Il-2.Ecco che cosa aveva scritto il Commissario del Popolo per l’industria aviatoria dell’Unione Sovietica dal 1940 al 1946, A.I. Shakhurin: “Se facciamo riferimento ai primi 14 giorni di combattimenti, secondo fonti tedesche, la Luftwaffe aveva perso, in questo periodo, più aerei che in tutte le quindicine successive. Nell’intervallo fra il 22 giugno e il 5 luglio (1941) l’aviazione tedesca aveva perso un totale di 807 velivoli di tutti i tipi e dal 6 al 19 luglio, altri 477. Un terzo di tutta l’aviazione di cui disponevano i Tedeschi prima dell’attacco contro la nostra nazione, era andato distrutto”.E così, nel primo mese di combattimenti, dal 22 giugno 1941 al 19 luglio 1941, la Germania aveva perso 1.248 aerei. E’ sorprendente che queste gloriose vittorie, nel periodo peggiore della guerra, siano oggi conosciute solo da poche persone in tutta la Grande Russia.Chi e con quali armi era riuscito ad abbattere 1.284 aerei della Luftwaffe durante il primo mese di guerra? I nostri piloti e i nostri cannonieri avevano potuto eliminare quella quantità di velivoli perché avevano ciò che serviva: aerei e cannoni antiaerei.Secondo i dati pubblicati nel 2005 da un gruppo di ricercatori dell’Istituto Mondiale di Storia, nel periodo compreso fra il 22 giugno 1941e il 10 novembre 1941, i Tedeschi avevano perso, combattendo contro l’Unione Sovietica, 5180 aerei. L’URSS ne aveva persi circa 10.000. Dato che la nostra aviazione disponeva in maggioranza di velivoli con prestazioni belliche molto inferiori a quelli della Luftwaffe e, visto che il nostro esercito era in ritirata e non sempre era possibile spostare gli aerei su altri aeroporti, il rapporto delle perdite conferma il fatto che la Luftwaffe, nei primi mesi di guerra, non era riuscita a conseguire il completo dominio dell’aria.Anche le perdite di equipaggiamento di ogni tipo erano enormi, così come lo erano quelle del grande popolo sovietico, dei soldati e degli ufficiali dell’Armata Rossa. L’ex Comandante in Capo della 4° Armata tedesca, il generale G. Blumentritt aveva detto: “Le prime battaglie, nel giugno del 1941 ci hanno fatto vedere che cosa era capace di fare l’Armata Rossa. Le nostre perdite avevano raggiunto il 50%… Le nostre truppe avevano imparato in fretta che cosa voleva dire combattere contro i Russi”.Il 29 giugno 1941, F. Halder aveva scritto nel suo diario: “I Russi combattono dappertutto fino all’ultimo uomo…Solo raramente si arrendono”. Alcuni dei nostri storici affermano che quelli che si erano arresi ed erano stati catturati erano sopratutto lavoratori del genio disarmati, che erano più di 150.000.La maggioranza dei dotti storici liberali russi rende felice l’Occidente includendo automaticamente nel numero dei prigionieri di guerra tutti gli ufficiali e i soldati sovietici che erano stati circondati, senza tenere conto delle perdite subite negli scontri successivi agli accerchiamenti.Fanno inoltre riferimento alle ben note e riconosciute fonti di informazione ufficiale sulla consistenza delle unità militari non solo prima dell’inizio dei combattimenti, ma anche prima che iniziassero tutte le azioni militari. In questo modo, volutamente o no, si fa crescere di molto il numero dei soldati sovietici presi prigionieri dal nemico.Sfortunatamente, anche se nel giugno del 1941 erano state portate a termine alcune manovre di successo da parte di alcune delle nostre unità, sembra che scriverne o parlarne sia inaccettabile. Ma questi casi ci sono stati. Per esempio, nel periodo che va dal 23 al 29 giugno 1941, durante le battaglie di corazzati a Dubno, Lutsk e Rivne, i nostri carri armati avevano colpito duramente le forze tedesche sul fronte sud-occidentale a nord di Dubno, in particolare la 16° Divisione Panzer, erano avanzati di una cinquantina di chilometri, avevano occupato Dubno e attaccato alle spalle il 3° Battaglione Motorizzato nazista.I Tedeschi avevano fatto affluire truppe da altre zone e avevano così salvato la loro cavalleria, ma nel frattempo tutte le nostre truppe, che in precedenza erano state circondate, avevano fatto in tempo ad allontanarsi. Grazie a questo contrattacco, le nostre unità avevano potuto ritirarsi in maniera ordinata da Kiev.Da tutto questo si capisce che le nostre truppe si stavano si ritirando, ma combattevano con coraggio contro i Nazisti invasori. La ragione di questa ritirata è da attribuirsi esclusivamente al fatto che ad attaccarci era stata una forza soverchiante, proveniente da tutta Europa.Tutti i calcoli teorici dicevano che l’Unione Sovietica avrebbe dovuto perdere la guerra. Ma noi invece l’abbiamo vinta!Un esercito può resistere in maniera organizzata contro un nemico, su un fronte molto esteso, solo se esistono solide strutture di comando e di controllo. Senza un forte potere centrale non vi sarebbero state truppe, armi, cibo e munizioni. Proprio così, senza il gruppo dirigente della nazione, un esercito di cinque milioni di persone avrebbe perso la sua capacità di combattere.Il Capo di Stato dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, in quei terribili anni, era il Capo del Consiglio dei Commissari del Popolo (Consiglio dei Ministri), Segretario Generale del Comitato Centrale del PCUS e Comandante Supremo, Joseph Vissarionovich Stalin. Molti storici hanno scritto che Stalin, nei primi giorni di guerra, si era perso d’animo ed era confuso, e che solo gente “coraggiosa”, come N.S. Khrushchev aveva impedito a Stalin di lasciare il governo.Questi fanno riferimento alle memorie di A.I. Mikoyan. Ma non si possono prendere seriamente, dal momento che molti ricercatori ritengono che le memorie di Mikoyan siano state alterate. Probabilmente, dopo aver letto le proprie “memorie”, Mikoyan si sarà rivoltato nella tomba dalla rabbia. Ma i morti non possono protestare. Le informazioni che provengono da queste memorie non corrispondono ai fatti accertati da altri documenti.Documenti d’archivio, scritti personalmente da Stalin nel periodo 21 giugno – 3 luglio 1941, attestano che, ogni giorno, eccetto il 29 e 30 giugno, Stalin aveva ricevuto dei visitatori al Cremlino. Le annotazioni non recano solo la data, l’ora e il numero progressivo, ma anche i nomi delle persone ricevute da Stalin.Il 29 e 30 giugno Stalin aveva lavorato sul campo, alla valutazione delle condizioni dei vari fronti, sopratutto quello occidentale, e la resa di Minsk; aveva apportato correzioni alla “Direttiva di Sovnarkom e del Comitato Centrale del PCUS”, aveva messo a punto il testo del prossimo discorso radio alla nazione e preparato altri documenti di interesse pubblico. Bisogna notare che tutti i suoi discorsi Stalin se li scriveva da solo.Di che tipo di confusione si può parlare se, nel solo primo giorno di guerra, il 22 giugno 1941, Stalin aveva ricevuto 29 persone? Lo storico V. M. Zhukhrai ha detto che un uomo del genere, risoluto e fiero, che aveva passato il Rubicone della morte per impiccagione, non poteva di certo smarrirsi. Stalin non era completamente in sé, perché, secondo l’Accademico B. S. Preobrazhensky, il 22 giugno 1941, era affetto da una grave forma di tonsillite, con febbre di circa 40°. Solo i terribili eventi della guerra erano riusciti a farlo alzare, appoggiandosi al muro, dal divano nella sua dacia di Volyn e a farlo andare al Cremlino. La malattia di Stalin, come quelle di altri partecipanti alla Grande Guerra Patriottica, è stata documentata dal dottore in Scienze Storiche B.G. Soloviev e dal laureato in Scienze Filosofiche V.V. Sukhodeyev.Riguardo al comportamento di Stalin il 22 giugno 1941, Molotov aveva detto a Chuev: “Sarebbe inappropriato dire che ha perso coraggio, ma è vero che la cosa lo ha colpito pesantemente, anche se ha cercato di non farlo vedere”. Secondo le memorie del Primo Segretario del Partito Comunista (Bolscevico) di Bielorussia, P.K. Ponomarenko, Stalin lo aveva chiamato il 22 giugno alle 7 del mattino. Un altro testimone degli eventi di quei giorni è stato Chadaev, che ricorda come Stalin fosse andato nell’ufficio di Molotov dopo il suo discorso alla radio.Ci sono molte altre memorie, da quelle di G.K. Zhukov a quelle del pilota M.V. Vodopyanov, che dice di aver avuto una colloquio con Stalin il 22 giugno 1941. Il pilota Vodopyanov, eroe dell’Unione Sovietica, il 22 giugno 1941 era partito con un idrovolante dalla regione a nord di Mosca, era ammarato sulla Moscova a Khimki e si era recato immediatamente al Cremlino, dove era stato ricevuto da Stalin (Gli Eroi dell’Unione Sovietica e del lavoro socialista venivano ricevuti da Stalin senza fare anticamera).Vodopyanov aveva proposto (a Stalin) un raid aereo da effettuarsi sulla Germania per bombardare Berlino. Partendo dalle isole di Saamarema (Ezel) e Hiiumaa (Dago), l’aviazione sovietica avrebbe potuto bombardare Berlino ed altri centri industriali della Germania.Durante la riunione del Politburo del PCUS, a cui avevano partecipato Stalin, il Commissario alla Difesa, Maresciallo S.K. Timoshenko e il Comandante in capo dell’esercito, Generale G.K. Zhukov, era stata presa la decisione di trasformare i Distretti del Baltico, Occidentale e di Kiev nei Fronti Nord-Occidentale, Occidentale e Sud-Occidentale. Al comando dei tre Fronti erano stati nominati rispettivamente il Colonnello Generale F.I. Kuznetsov, il Generale dell’esercito D.G. Pavlov e il Colonnello Generale M.P. Kirponos.La ragione principale del rifiuto di Stalin di tenere un discorso il primo giorno di guerra era dovuta all’incertezza sulla situazione dei vari fronti. Le uniche parole che era riuscito a scrivere erano state: “La nostra causa è giusta. Il nemico verrà distrutto. La vittoria sarà nostra”. Questo era esattamente nello stile di Stalin, frasi magari non molto belle, ma parole che si ricordano per tutta la vita. Molotov non aveva negato di aver scritto il testo del discorso insieme a Stalin.Il 24 giugno 1941 era stato deciso di istituire un Consiglio per l’Evacuazione, presieduto da L.M. Kaganovich, per il trasferimento di popolazione, istituzioni, merci militare e di altro genere, equipaggiamento industriale e altri beni di valore. In tre giorni era stata stilata la risoluzione sulle procedure da adottarsi per la rimozione e il ricollocamento di persone e merci di valore, insieme alla decisione di allontanare da Mosca le riserve di stato di metalli preziosi, le gemme del Fondo dei Diamanti dell’Unione Sovietica e i pezzi pregiati dell’Armeria del Cremlino.E il 29 giugno 1941 avevamo adottato la già menzionata “Direttiva di Sovnarkom e del Comitato Centrale del PCUS e delle organizzazioni sovietiche delle zone di frontiera”. Era un documento molto corposo che definiva in modo dettagliato quelle che avrebbero dovuto essere le azioni del governo e del popolo sovietico durante la guerra.Tutti questi fatti testimoniano l’infondatezza delle asserzioni sulla disorganizzazione delle truppe e sulla la confusione di Stalin e degli altri membri del governo nei primi giorni di guerra.
    Continua…
    *****
    Pubblicato da FortRuss il 12 Febbraio 2016
    Tradotto in Italiano da Mario per SakerItalia.it
    Gli Stati Uniti prepararono Hitler alla guerra contro l?Unione Sovietica ? Parte 11 | SakerItalia
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  2. #12
    Ghibellino
    Data Registrazione
    22 May 2009
    Messaggi
    48,885
     Likes dati
    2,423
     Like avuti
    14,806
    Mentioned
    95 Post(s)
    Tagged
    5 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli Stati Uniti prepararono Hitler alla guerra contro l’Unione Sovietica

    Gli Stati Uniti prepararono Hitler alla guerra contro l’Unione Sovietica – Parte 12


    Il sito web del canale televisivo russo “Tvzvezda” ha pubblicato una serie di articoli sulla Grande Guerra Patriottica del 1941-1945 dello scrittore Leonid Maslovsky, basati sul suo libro “Russkaya Pravda”, uscito nel 2011.In questi articoli d’autore, Maslovsky rivela “i miti di un nemico immaginario, la Russia, e gli eventi della Grande Guerra Patriottica che mostrano la grandezza della nostra vittoria”. L’autore dice poi che nei suoi articoli “svelerà l’inutile ruolo tenuto dagli Stati Uniti nei preparativi tedeschi per la guerra contro l’Unione Sovietica”.
    Il 3 luglio 1941, Stalin si era rivolto alla nazione in un discorso radiofonico e aveva iniziato il suo intervento con le seguenti parole: “Compagni! Cittadini! Fratelli e sorelle! Combattenti del nostro Esercito e della nostra Marina! Mi rivolgo a voi, amici miei! L’attacco a tradimento della Germania hitleriana contro la nostra Madrepatria è iniziato il 22 giugno e ancora continua”.Stalin non aveva nascosto la sua eccitazione e diceva la verità, rinforzando la fede in una vittoria al di là da venire. “Nonostante l’eroica resistenza dell’Armata Rossa, nonostante il fatto che le divisioni più combattive del nemico e la parte migliore della sua aviazione siano già state distrutte e sepolte sul campo di battaglia, l’avversario continua a spingersi in avanti, portando sempre nuove forze al fronte.Le truppe di Hitler sono state in grado di catturare la Lituania, gran parte della Lettonia, la parte ovest della Bielorussia e parte dell’Ucraina occidentale. L’aviazione fascista ha esteso l’attività dei suoi bombardieri, colpendo Murmansk, Orsha, Mogilev, Smolensk, Kiev, Odessa e Sebastopoli. La nostra Madrepatria è in grave pericolo.Come è potuto accadere che la nostra gloriosa Armata Rossa si sia arresa davanti alle truppe fasciste nelle nostre città e nelle nostre campagne? Le truppe fasciste tedesche sono davvero una forza invincibile, come strombazzano senza sosta i boriosi propagandisti fascisti? Certamente no! La storia insegna che non ci sono armate invincibili e mai ci sono state…La stessa cosa si potrebbe dire per l’attuale esercito nazista di Hitler.Questo esercito non ha ancora incontrato una resistenza seria in tutto il continente europeo. Solo nel nostro territorio ha trovato una netta opposizione, le migliori divisioni della Germania fascista sono state distrutte dalla nostra Armata Rossa, questo significa che l’esercito fascista di Hitler può essere sconfitto e sarà sconfitto, sconfitto come le armate di Napoleone e di Guglielmo”.
    Subito dopo, Stalin aveva analizzato le ragioni del successo temporaneo della Germania nazista e la necessità del Patto di Non Aggressione del 1939, dicendo che la Germania, avendo rotto il Trattato, si era mostrata “agli occhi del mondo come un sanguinario aggressore… Ecco perchè tutto il nostro valoroso esercito, tutta la nostra prode Marina, tutti i nostri piloti, i nostri falchi, tutto il nostro popolo, tutti i migliori in Europa, America ed Asia e, infine, anche la miglior gente della Germania, condanneranno questo atto di tradimento dei fascisti tedeschi…e capiranno che la nostra causa è giusta, che il nemico sarà sconfitto, che noi dobbiamo vincere.A causa di una guerra che ci è stata imposta, la nostra nazione ha ingaggiato una lotta mortale con il nostro peggiore e più subdolo nemico, il fascismo tedesco…Che cosa occorre per eliminare il pericolo che sovrasta la nostra nazione e che misure bisogna attuare per sconfiggere il nemico?Prima di tutto è necessario che il nostro popolo, il popolo sovietico, capisca la reale entità del pericolo che minaccia la nostra nazione e si liberi della noncuranza, della mancanza di attenzione, del vivere in modo tranquillo e costruttivo, naturali in tempo di pace, ma pericolosi ora che la guerra ha radicalmente cambiato la situazione”.Stalin aveva parlato degli obbiettivi del nemico, della necessità di stare concentrati, della mobilitazione e della riorganizzazione del lavoro secondo le nuove regole di guerra, “nessuna pietà per il nemico“, senza lamentazioni, allarmismo e diserzioni.“Il popolo dell’Unione Sovietica deve sollevarsi contro il nemico per difendere i propri diritti, la propria terra. L’Armata Rossa, la Marina e tutti i cittadini dell’Unione Sovietica devono difendere ogni centimetro del territorio sovietico, combattere fino all’ultima gocia di sangue per le nostre città e i nostri villaggi, mostrare il coraggio, l’iniziativa e tutto il buonsenso del nostro popolo”, aveva detto Stalin.Inoltre, Stalin aveva parlato dell’aiuto da dare ai feriti dell’Armata Rossa, del rafforzamento delle retrovie, del sostegno alle nostre truppe regolari nella loro lotta contro sabotatori e paracadutisti nemici, della necessità, durante la ritirata, di confiscare tutto il materiale rotabile ferroviario, di non lasciare al nemico nulla di utilizzabile, cibo, carburante, di portar via tutto il bestiame, di creare gruppi di partigiani, della natura della nostra guerra, intesa come guerra “mondiale popolare” e di liberazione, del fatto che ci sarebbero stati “alleati fedeli”, del trasferimento dei poteri per il consolidamento della nazione e la creazione del Comitato di Difesa dello Stato, della necessità di tutti i cittadini di stringersi attorno al Partito e al Governo per sconfiggere il nemico e vincere.Alla fine del discorso, Stalin si era rivolto alla popolazione: “Tutte le nostre forze, che sostengano la nostra gloriosa Armata e Marina Rossa! Tutta la forza del popolo, che sconfigga il nemico! Avanti, fino alla nostra vittoria!”.
    La gente aveva fede nella propria forza e nel proprio potere, nella vittoria. Consideravano Stalin come un loro padre. Lo storico O.A. Platonov scrive: “Infatti, nel suo discorso alla nazione, Stalin aveva delineato un programma di respiro nazionale per combattere il nemico. Il suo linguaggio semplice e comprensibile aveva permesso di far arrivare molte delle necessità belliche essenziali direttamente nei cuori e nelle menti di tanti cittadini russi. Il valore morale della sua azione era stato enorme. Le sue parole “La nostra causa è giusta, il nemico sarà sconfitto” erano diventate lo slogan principale della Grande Guerra Patriottica. Saldezza d’animo e certezza della vittoria avevano ispirato il popolo russo”.Ricordando l’impatto sul popolo sovietico del discorso di Stalin del 3 luglio 1941, il poeta e scrittore S.V. Mikhalkov aveva scritto: “Oggi, che lo si voglia ammettere o no, è stato il suo discorso del 1941, iniziato con le parole “Fratelli e sorelle”, ad aver sollevato un entusiasmo, mai visto prima, fra la gente di tutte le età. Andavano nei centri di reclutamento per offrirsi volontari. Avevano fede, una grande fede, nella parola, come se essa fosse stata pronunciata da una persona di grande carisma. E il fatto è che Stalin, per milioni di persone, era un uomo di grande autorità, cosa che può essere negata solo per stupidità o malizia”. Ma oggi si scrive solo dei malvagi intenti di Stalin e della ritirata delle nostre truppe nell’estate del 1941.La Grande Guerra Patriottica divampava, consumando sempre nuovi territori dell’Unione Sovietica. Il 26 settembre 1941, il bollettino dell’Alto Comando tedesco riportava la vittoria a Kiev. In esso si affermava che (i Tedeschi) avevano catturato 665.000 uomini, 3.718 cannoni e 884 carri armati.Per molto tempo, a queste cifre fornite da Goebbels non era stata data importanza, ma, all’inizio della Perestroika, esse hanno incominciato ad affiorare negli studi storici ed anche nei testi scolastici. Gli storici russi hanno sempre smentito questi dati, facendo presente che, prima delle operazioni militari a Kiev, nel settore sud-occidentale del fronte, erano dislocati 677.085 uomini. Alla fine degli eventi bellici, le formazioni militari che erano riuscite a sfuggire all’accerchiamento ed erano riuscite a ritirarsi nelle retrovie, ammontavano, da sole, a 150.541 uomini.Se consideriamo che le truppe del fronte sud-occidentale, durante i feroci combattimenti che erano durati tutto il mese di settembre, avevano subito pesanti perdite e che un grosso contingente era riuscito a sfuggire all’accerchiamento e moltissimi uomini erano riusciti a filtrare attraverso le linee nemiche, allora è chiaro come i Tedeschi, presso Kiev, non avessero potuto fare più di 50.000 prigionieri.Le truppe del Fronti Sud-Occidentale e di Bryansk avevano di fatto fermato l’offensiva di G. Guderian a Romny, ma il fuoco dei carri armati dalla testa di ponte di Kremenchug, dove erano state concentrate in segreto, per il ricongiungimento con Guderian, 4 divisioni panzer, aveva deciso l’esito della battaglia nel fronte sudoccidentale di Kiev in favore delle forze tedesche.I Tedeschi avevano vinto la battaglia di Kiev arrestando la loro offensiva in direzione di Mosca e dispiegando le divisioni corazzate di Guderian a sud di Kiev. Vasilevsky ha scritto riguardo alla battaglia difensiva di Kiev: “ Il nemico aveva conquistato il successo a caro prezzo. L’Armata Rossa, in questa feroce battaglia, aveva distrutto 10 divisioni nemiche. (I Tedeschi) avevano perso più di 100.000 fra soldati ed ufficiali. Le perdite del nemico continuavano ad aumentare. Per più di un mese le truppe sovietiche avevano fermato il Gruppo d’Armata Centro nella zona di Kiev. Questo è stato molto importante nella preparazione della battaglia di Mosca”.La battaglia per la difesa di Kiev era durata dal 7 luglio al 26 settembre 1941. I nostri uomini avevano trovato la morte nei pressi di Kiev. La Wehrmacht non aveva mai incontrato una simile resistenza in tutte le guerre scatenate dalla Germania. Il Feldmaresciallo più stimato da Hitler, von Boch, aveva scritto: “Kiev è stata un brillante successo. Ma, visto come i Russi si presentavano di fronte a me, orgogliosi e sull’attenti, non so se sarà mai possibile sconfiggerli”.Dopo la caduta di Kiev, era stato sempre più difficile sostenere la difesa di Odessa, che aveva combattuto per 73 giorni contro 18 divisioni tedesche e rumene, ma solo il 16 ottobre le nostre truppe si erano ritirate in modo ordinato dalla città.
    I Tedeschi non davano pace alla Crimea, da cui la nostra aviazione colpiva i campi petroliferi della Romania. Il 18 ottobre le truppe tedesche avevano dato il via all’offensiva e, alla metà di novembre, avevano occupato tutto il territorio della Crimea, meno l’eroica città russa di Sebastopoli. Nel 1941 Sebastopoli si era rivelata un osso troppo duro per i Tedeschi. L’armata Rossa e la Flotta del Mar Nero avrebbero difeso la città per 250 giorni, dal 30 ottobre 1941 al 4 luglio 1942.La battaglia di Smolensk era durata dal 10 luglio al 10 settembre 1941. Era stata uno dei motivi dei mutamenti apportati al Piano Barbarossa. La Battaglia di Smolensk, che si era sviluppata su un fronte di 650 km., per una profondità di 250 km.aveva fatto naufragare i piani di Hitler per una guerra lampo contro l’Unione Sovietica.Le truppe sovietiche avevano inflitto pesanti perdite al Gruppo di Armate Centro. Per la prima volta nel corso della Seconda Guerra Mondiale, le forze tedesche erano state costrette alla difensiva lungo il fronte principale. In più, grazie proprio alla battaglia di Smolensk, il Comando germanico non aveva osato distaccare il terzo Gruppo Panzer per l’attacco a Leningrado. La battaglia di Smolensk e quella di Kiev avevano permesso al comando sovietico di guadagnare tempo e di preparare la difesa di Mosca e la successiva sconfitta del nemico nella battaglia di Mosca nel 1941-1942.Le battaglie di Smolenk e di Kiev si erano svolte in maniera parallela, ma possono essere considerate un’unica operazione militare, volta ad arrestare temporaneamente l’offensiva su Mosca delle orde fasciste. Alle formazioni militari che si erano maggiormente distinte nella battaglia di Smolensk era stato conferito il titolo di “Guardie”. Queste sono state le prime formazioni di “Guardie” nell’Armata Rossa.Nella battaglia di Elninskaya, che si era svolta contemporaneamente alla battaglia di Smolensk, le nostre truppe, che non avevano il vantaggio numerico, ma superavano il nemico nel numero dei pezzi di artiglieria, erano passate all’offensiva il 30 agosto 1941, avevano sfondato le difese tedesche, liberato la città di Yelnia, distrutto 8 divisioni della Wehrmacht (sette di fanteria e una motorizzata), eliminato il saliente di Elninsky che minacciava l’ala sinistra del fronte occidentale, ricacciato i Tedeschi oltre il fiume Desna, liberato una vasta estensione di territorio e catturato molti prigionieri.Allo stesso modo della battaglia di Smolensk, il 10 luglio era iniziata quella di Leningrado. In questo giorno era iniziato l’assalto diretto delle truppe tedesche. Avevamo a mala pena forze sufficienti per difendere la città. Le nostre truppe non erano riuscite ad impedire che venisse tagliato il collegamento terrestre fra Leningrado e il territorio dell’Unione Sovietica, ma allo stesso tempo, erano riuscite ad impedire l’accerchiamento completo (della città) da parte delle armate tedesche.Per fermare i Tedeschi nei pressi del fiume Volkhov e della sua centrale idroelettrica, vicino a Tikhvin, il Comando generale delle Forze Armate dell’Unione delle Repubbliche Socialistiche Sovietiche (Stavka) aveva inviato in soccorso 4 divisioni, di cui 20.000 uomini erano stati immediatamente trasferiti per via aerea, gli altri con la flotta del lago Ladoga. Questo episodio fa capire che il nostro esercito aveva il pieno controllo del lago Ladoga, compresi i mezzi navali ed aerei.La nostra è stata una guerra santa. Benedetti sono i soldati morti in guerra e santi sono i vincitori che sono ritornati a casa dal fronte, santi i lavoratori che hanno forgiato le armi nelle retrovie. L’Europa è stata in guerra con la Russia per oltre sette secoli, ma non è stata capace di sconfiggerla in battaglia. Le “misteriose anime russe” erano troppo dure per essere masticate dai denti europei. E nell’esercito di Hitler c’erano tutte le nazioni europee, meno la Serbia e la Grecia, mentre gli Inglesi se ne stavano rintanati nella loro isola. E tutti hanno ucciso i nostri uomini, le nostre donne, i nostri bambini.Hitler e il Quartier Generale tedesco avevano fatto i calcoli giusti: l’esercito tedesco avrebbe distrutto in fretta quello sovietico a Leningrado e a Kiev, le armate si sarebbero riunificate e avrebbero marciato su Mosca. Ma non avevano capito che davanti a loro non c’era l’Europa, ma l’eroica Russia. In questo caso, l’esperienza bellica fatta in Europa non era stata un vantaggio, ma piuttosto un ostacolo per la Germania.Continua…
    *****
    Pubblicato da FortRuss il 15 Febbraio 2016
    Tradotto in Italiano da Mario per SakerItalia.it


    Gli Stati Uniti prepararono Hitler alla guerra contro l?Unione Sovietica ? Parte 12 | SakerItalia
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  3. #13
    Uomo tropicale
    Data Registrazione
    18 Apr 2009
    Località
    Quaternario
    Messaggi
    9,687
     Likes dati
    4,418
     Like avuti
    1,025
    Mentioned
    54 Post(s)
    Tagged
    4 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli Stati Uniti prepararono Hitler alla guerra contro l’Unione Sovietica

    L'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio

  4. #14
    Socialcapitalista
    Data Registrazione
    01 Sep 2002
    Località
    -L'Italia non è un paese povero è un povero paese(C.de Gaulle)
    Messaggi
    89,492
     Likes dati
    7,261
     Like avuti
    6,458
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    30 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli Stati Uniti prepararono Hitler alla guerra contro l’Unione Sovietica

    In realtà, oltre alla divisione della Germania l'america voleva la divisione dell'Europa,

    e per questo bisognava creare l'impero sovietico
    Addio Tomàs
    siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i 5 stelle

  5. #15
    Forumista assiduo
    Data Registrazione
    22 Feb 2015
    Messaggi
    8,233
     Likes dati
    1,999
     Like avuti
    2,288
    Mentioned
    153 Post(s)
    Tagged
    5 Thread(s)
    Inserzioni Blog
    1

    Predefinito Re: Gli Stati Uniti prepararono Hitler alla guerra contro l’Unione Sovietica

    ma credi che ci sia qualcuno disposto a bersi queste fandonie ? USA e UK che hanno preparato la Germania alla guerra , quando se non era per i carri armati e la benzina mandati dall'America alla Russia la campagna del 42 sarebbe finita con i tedeschi ad Astrakhan ?

  6. #16
    Socialcapitalista
    Data Registrazione
    01 Sep 2002
    Località
    -L'Italia non è un paese povero è un povero paese(C.de Gaulle)
    Messaggi
    89,492
     Likes dati
    7,261
     Like avuti
    6,458
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    30 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli Stati Uniti prepararono Hitler alla guerra contro l’Unione Sovietica

    Citazione Originariamente Scritto da Gaudente Visualizza Messaggio
    ma credi che ci sia qualcuno disposto a bersi queste fandonie ? USA e UK che hanno preparato la Germania alla guerra , quando se non era per i carri armati e la benzina mandati dall'America alla Russia la campagna del 42 sarebbe finita con i tedeschi ad Astrakhan ?
    Anche se avessero preso Mosca, c'era ancora troppa strada fino agli Urali, la Germania non poteva conquistare tutta la Russia

    Se la guerra fosse finita un anno dopo, la Germania sarebbe stata completamente rasa al suolo dai bombardamenti
    Addio Tomàs
    siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i 5 stelle

  7. #17
    Ghibellino
    Data Registrazione
    22 May 2009
    Messaggi
    48,885
     Likes dati
    2,423
     Like avuti
    14,806
    Mentioned
    95 Post(s)
    Tagged
    5 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli Stati Uniti prepararono Hitler alla guerra contro l’Unione Sovietica

    Citazione Originariamente Scritto da agaragar Visualizza Messaggio
    In realtà, oltre alla divisione della Germania l'america voleva la divisione dell'Europa,

    e per questo bisognava creare l'impero sovietico
    Non erano stati i Savi anziani di Sion a creare l'URSS?
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  8. #18
    Socialcapitalista
    Data Registrazione
    01 Sep 2002
    Località
    -L'Italia non è un paese povero è un povero paese(C.de Gaulle)
    Messaggi
    89,492
     Likes dati
    7,261
     Like avuti
    6,458
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    30 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli Stati Uniti prepararono Hitler alla guerra contro l’Unione Sovietica

    Citazione Originariamente Scritto da Gianky Visualizza Messaggio
    Non erano stati i Savi anziani di Sion a creare l'URSS?
    sono stati i sion a fermarsi e aspettare che i sovietici avanzassero?

    si astennero dal fornire garanzie militari all'europa est

    Chiesero all'urss precise garanzie in cambio dello sbarco?
    Addio Tomàs
    siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i 5 stelle

  9. #19
    Ghibellino
    Data Registrazione
    22 May 2009
    Messaggi
    48,885
     Likes dati
    2,423
     Like avuti
    14,806
    Mentioned
    95 Post(s)
    Tagged
    5 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli Stati Uniti prepararono Hitler alla guerra contro l’Unione Sovietica

    Citazione Originariamente Scritto da agaragar Visualizza Messaggio
    sono stati i sion a fermarsi e aspettare che i sovietici avanzassero?

    si astennero dal fornire garanzie militari all'europa est

    Chiesero all'urss precise garanzie in cambio dello sbarco?
    Dimmi tu io non lo so. Però il fatto che qualcuno affermi che la rivoluzione di Ottobre sia stata fatta coi soldi dei banchieri americani mi fa sinceramente ridere
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  10. #20
    Socialcapitalista
    Data Registrazione
    01 Sep 2002
    Località
    -L'Italia non è un paese povero è un povero paese(C.de Gaulle)
    Messaggi
    89,492
     Likes dati
    7,261
     Like avuti
    6,458
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    30 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli Stati Uniti prepararono Hitler alla guerra contro l’Unione Sovietica

    Citazione Originariamente Scritto da Gianky Visualizza Messaggio
    Dimmi tu io non lo so. Però il fatto che qualcuno affermi che la rivoluzione di Ottobre sia stata fatta coi soldi dei banchieri americani mi fa sinceramente ridere
    Non solo con la scusa della guerra fredda potevano controllare il resto del mondo, ma anche ridurre le libertà interne

    Inoltre una russia capitalista era un concorrente più pericoloso, come sta succedendo con la Cina che li supererà come prima potenza
    Addio Tomàs
    siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i 5 stelle

 

 
Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12

Discussioni Simili

  1. Risposte: 40
    Ultimo Messaggio: 07-04-15, 09:31
  2. Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 30-06-14, 10:27
  3. Risposte: 18
    Ultimo Messaggio: 26-07-10, 21:16
  4. Risposte: 61
    Ultimo Messaggio: 12-02-07, 18:13
  5. Gli Stati Uniti si preparano alla guerra nucleare contro l’Iran
    Di Der Wehrwolf nel forum Etnonazionalismo
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 31-05-06, 09:29

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito