Tre cose.
1) Questo non contraddice quello che ho scritto, è solo un modello più complesso con elementi aggiuntivi: molti paesi, con diversi livelli di produttività e di salari. Ma se guardi la terra nel suo complesso, invece che un paese in particolare, vedi che il meccanismo è lo stesso: gli investimenti in Cina fanno crescere i salari cinesi, e fanno crescere i salati medi mondiali (la prima cosa so che è vera, ho visto i dati; la seconda credo lo sia).
2) Puoi minacciare di delocalizzare solo finchè c'è differenza tra i salari dei vari paesi, ma le delocalizzazioni stesse riducono la differenza facendo salire i salari nei paesi in via di sviluppo. Una volta che si raggiunge un equilibrio lo spostamento dei capitali cessa, come fossero dei vasi comunicanti. In effetti, questo è il sistema con cui il mercato pone rimedio al problema dei paesi arretrati.
3) Se metti i dazi previeni le delocalizzazioni, ma solo perchè facendolo fai salire i prezzi, permettendo alle aziende italiane di fare profitti maggiori. Ma allo stesso tempo, se i prezzi salgono a parità di salari, il potere d'acquisto dei lavoratori scende. Quindi hai evitato le delocalizzazioni, ma dando comunque agli imprenditori quello che chiedevano per restare.