Uno studio del paradosso di Fermi *, collegato alla teoria cosmologica di Roger Penrose (noto per le sue eorie matematiche e per l'elaborazione dei teoremi della singolarità assieme a Stephen Hawking, la cosmologia ciclica conforme. https://it.wikipedia.org/wiki/Cosmol...clica_conforme
* Il paradosso di Fermi sorge nel contesto di una valutazione della probabilità di entrare in contatto con forme di vita intelligente extraterrestre[1]. Il nome del paradosso deriva dal fatto che la tradizione ne attribuisce la formulazione al fisico Enrico Fermi.
Il paradosso si riassume solitamente nel seguente ragionamento e conseguente domanda: A fronte dell'enorme numero di stelle visibili nell'universo osservabile sembra naturale pensare che la vita possa essersi sviluppata in un grande numero di pianeti e che moltissime civiltà extraterrestri evolute si siano potute produrre durante la vita dell'universo. Ma allora la domanda è "se l'universo e in primis la nostra galassia pullula di civiltà sviluppate, dove sono tutti quanti?" "Se ci sono così tante civiltà evolute, perché non abbiamo ancora ricevuto prove di vita extraterrestre come trasmissioni di segnali radio, sonde o navi spaziali?". Estremizzando la questione, il problema verte sul chiedersi se gli esseri umani sono la sola civiltà tecnologicamente avanzata dell'Universo.
Scrive Penrose “Il cosiddetto Paradosso di Fermi si riferisce ad un puzzle che nasce da una aspettativa, quella dell’improbabilità che la nostra civiltà sia stata la prima ad essere sorta nella nostra galassia, e che se la nostra civiltà non fosse stata la prima, a causa dell’accidentalità coinvolta nella temporizzazione di fattori che portano al suo sviluppo, la probabilità sarebbe stata che la nostra civiltà fosse stata preceduta da altre che avrebbero avuto un vantaggio di migliaia di nostri secoli di sviluppo tecnologico. L’aspettativa, quindi, sarebbe che tali civiltà super avanzate avrebbero avuto ampia opportunità di visitarci oppure, quanto meno, aver inviato segnali decifrabili per noi.“. Secondo la Teoria della Cosmologia Ciclica proposta da Roger Penrose, la storia dell’universo è molto più antica di quello che la scienza ha creduto per anni (13,8 miliardi di anni circa) e consiste in una ‘catena’ di ere (eoni). Prima un gigantesco buco nero inghiotte l’universo immagazzinando energia, dopo di che noi abbiamo il Big Bang, evento che segna il confine tra la vecchia e la nuova era. I due fisici propongono che scomparse civiltà “aliene” sarebbero state in grado di trasmettere informazioni attraverso la collisione dei buchi neri. Secondo gli esperti, la scoperta delle onde di radiazione gravitazionale attesta l’esistenza di buchi neri supermassicci nel lontano passato (o di fluttuazioni quantistiche, o dei buchi neri primordiali di Hawking), i quali buchi neri avrebbero consumato l’universo avendo causato poi la nascita di un nuovo sistema di galassie. Secondo la teoria proposta da Penrose e Gurzadyan un Big Bang ha significato la trasformazione di tutta la massa dell’universo in energia, che è stata accompagnata da un cambiamento nel mondo. Questo suggerisce uno sviluppo ciclico dell’universo, dove i due scienziati propongono un’epoca (Eone) separata dall’altro Big Bang. Nel loro studio, il professor Penrose e Gurzadyan scrivono: “In accordo con questa interpretazione, si può concludere che, secondo lo schema della Cosmologia Ciclica, è presente una concentrazione estremamente grande e molto distante di fonti, mostrate in rosso nella figura 2 appena sotto, sopra a destra, esclusa la regione equatoriale. Inoltre, è presente una relativamente vicina concentrazione molto grande di fonti piuttosto vicine alla direzione del polo nord galattico, appena a destra dell’immagine.
Se vogliamo considerare i segnali provenienti da esseri precedenti l’Eone, allora queste regioni potrebbero benissimo essere i luoghi più promettenti in cui guardare, come interpretato dallo schema di Cosmologia Ciclica, in cui esiste una grande probabilità che ci siano state, o ci sarebbero, anche grazie al gran numero di grandi galassie in questi luoghi, società tecnologiche evolute che si sono sviluppate e che si siano stabilizzate a lungo termine.“.
(da Ufo e dintorni)
Secondo i due fisici, la ricerca del SETI di segnali intelligenti dovrebbe estendersi alle civiltà pre-esistenti al Big Bang dell'attuale periodo universale (sempre che la teoria cosmologica detta CCC sia vera). Sarebbe bello poter guardare in un eventuale multiverso.
Articolo di Penrose e Gurzhadyan da arxiv.org: [1512.00554] CCC and the Fermi paradox