E' una malattia
E' un naturale comportamento umano
Non lo so
ah ok, ho sbagliato a scrivere, chiedo scusa, correggo:
"Questa risposta non c'entra nulla con la domanda che mi avevi fatto. Mi avevi chiesto come può essere uno razzista se le razze non esistono e ti ho risposto. Si può essere razzisti anche se le razze non esistono, esattamente come si può essere credenti anche se dio non esiste."
Sapere aude!
Per apprezzare lo splendore occorre a volte un lungo apprendistato, ma il premio è la pura bellezza.
Dopo che stai discutendo con me da 50 pagine non ti è ancora chiaro cosa sto scrivendo? Che strano, parli di democrazia e poi quando IO esercito la mia possibilità da libero cittadino pagatore di tasse, di esprimere un giudizio sugli "intagliati" non ti torna!
Che buffo che sei, per te la democrazia è a senso unico e ma a senso alternato vero? Più volte ti ho ribadito i miei dubbi sul diversamente-aiutare persone con forti disagi mentali a fare cambi così eccessivi ed irreparabili sui loro corpi ma non ho mai scritto (ed invito pure te a trovare qualcosa del genere tra i miei scritti) che avrei voluto fermarli con ogni mezzo! Anzi, ho ribadito mille volte che il tutto deve essere fatto nei ranghi e termini della democrazia e mai fuori da essa, MAI!
"La Gloria non la cerco per me stesso ma per la mia Nazione" (22gradi)
La domanda dovrebbe essere: uno ha o non ha il diritto di essere razzista?
La situazione che descrivi mi sembra parecchio strana...
Comunque, io direi che eserciteresti un tuo diritto, purché, nella "comunità vigilata" in cui dici di vivere, non siate tutte persone della stessa etnia, religione, cultura, preferenza sessuale, ecc., altrimenti vorrebbe dire che, di fatto, stareste violando la legge della Costituzione della Repubblica italiana, che suppongo sia primaria, rispetto al regolamento interno di un condominio.
Grazie a Dio non vivo piu' da 35 anni nel Paese con la piu' bella costituzione del mondo***, ma dove i diritti individuali sono garantiti e difesi dalla stessa. Le "Gated community" esistono in tutti gli stati e certamente non sono una cosa strana. Mentre non posso apertamente oppormi per motivi di religione o colore della pelle, posso oppormi senza dovere svelare il motivo della mia opposizione (che in gran parte avviene piu' per motivi economici, poiche' chi non vuole gente di colore accetterebbe il dr. Ben Carson, e chi non vuole gay accetterebbe Anderson Cooper). Ma se io nego per questioni di razza in pratica ho il diritto di essere razzista.
Stessa cose per i club, dove un nuovo socio deve essere presentato e accettato (in certi casi) da tutti. Purtroppo, e ripeto il purtroppo, negli USA per tanti anni nei piu' prestigiosi campi da golf era vietata l'appartenenza ai neri e agli ebrei. Cosa eliminata diversi anni fa' da un certo Donald J. Trump nei suoi club.
***
Cosa significa "essere" ?
Se significa pensare che il razzismo è una cosa buona e odiare nel proprio cervello persone di colore diverso, nessuno lo può vietare, sia in termini giuridici che fattuali.
Se significa, oltre che pensarlo, adottare comportamenti operativi anche solo a livello comunicativo come diffusione idee razziste, proselitismo, incitazione alla discriminazione, ecc... allora, nel nostro ordinamento a seguito dei dettami della costituzione non ha il diritto di essere razzista.
Naturalmente a nulla vale la posizione: "io lo penso e agisco comunque secondo il mio pensiero mascherandolo con altre scuse" perché i principi giuridici rimangono invariati, si tratta della capacità dell'individuo di scampare alle conseguenze di una infrazione di detti principi, e del sistema giuridico di scovare chi infrange i medesimi principi.
Sapere aude!
Per apprezzare lo splendore occorre a volte un lungo apprendistato, ma il premio è la pura bellezza.