Originariamente Scritto da
Giò
Risparmiati questi toni da bambinetto in fregola per una gara da vincere. Stiamo discutendo e presumo che ciò stia avvenendo fra adulti.
Non ho attribuito nulla di falso a Crouch: quelle affermazioni le scrisse effettivamente nel 2012. La ricerca di Crouch si è conclusa nel 2015. E tu ritieni che il "no difference" sia sostenuto da 80 studi, fatti in 40 anni circa. Questo vuol dire che, se tutto ciò è vero, prima del 2015 non c'è mai stata una ricerca che abbia provato a concentrarsi in modo sostanzioso sui casi di bambini cresciuti - e poi divenuti adulti - da coppie omosessuali formate da due uomini e sul loro stato di salute e di benessere personale né che ne sia esistita una che, in merito, abbia dato risultati significativi. In soldoni: prima di Crouch il nulla. E parliamo, ripeto, di soli tre anni fa. Non di un secolo fa. Non di cinquant'anni fa. Di tre anni fa. Detto questo, Crouch ha preso in considerazione poco più di 90 casi di bambini (non ricordo se 91 o 92, ma siamo lì) cresciuti da gay. Ma come li ha presi in considerazione? Sottoponendo ai suddetti omosessuali maschi il famoso questionario SDQ sullo stato di benessere dei loro figli. Cioè, sono stati gli stessi padri gay a rispondere per i loro figli. I figli di omosessuali presi in considerazione direttamente nel corso dell'intera ricerca sono stati meno di una quarantina, persino a prescindere dalla distinzione fra gay e lesbiche. Questo secondo te è sufficiente per colmare ragionevolmente un vuoto che è durato almeno fino al 2012? Crouch non lo dice, limitandosi a considerare la sua ricerca un contributo sostanziale. E nelle conclusioni - cosa molto importante - dice che la percezione del benessere dei figli cresciuti da omosessuali dipende molto dalla loro stessa concezione personale di salute, benessere, ecc. Va da sé che un conto è il benessere effettivo, mentre un altro è il benessere percepito.
Dulcis in fundo, resta la domanda di fondo: il mancato rilievo di differenze significative
fra i casi presi in considerazione (altra sottolineatura molto importante da fare) è sufficiente per legittimare quello che è, a tutti gli effetti, un esperimento di ingegneria sociale?
Io ho quotato benissimo, come ho dimostrato. Il problema è tuo, che hai esattamente il difetto che attribuisci agli altri e, in questo caso, a me: non sei in grado di ammettere di aver sbagliato. La cosa che mi fa ridere è che non ti impunti su un'obiezione di contenuto, ma su una banalissima svista.
Se tu non avessi corretto il tiro, non avresti scritto: "Preciso".
Sai perfettamente che ci sono casi in cui vi è un inevitabile margine di discrezionalità.
Io mi limito a Gesù Cristo, tu però bruci metaforicamente il tuo incenso sugli idoli chiamati "Demo[nio]crazia", "Libertà", "Fraternità", "Uguaglianza", "LGBT", "Diritti umani", ecc. Io ho un Dio, tu hai molti dei "falsi e bugiardi".