Originariamente Scritto da
Miles
Non concordo in pieno con la ricostruzione storica.
"l'imperatore" è concettualmente un sovrano temporale con attributi sacri. Il Pontefice "tradizionale" è un sovrano spirituale con attributi temporali, ma sono tra di loro interconnessi. Sono due polarità di un unicum che si estrinsecano in due soggetti, facendo un paragone estremamente azzardato , una natura unica declinata diversamente in due persone.
Una certa storiografia moderna ci ha rappresentato il ghibellinismo come una specie di UAAR ante litteram. Ma Federico II tra una chiacchierata col saggio sufi ed una caccia al falcone è quello che rivendicava a se il controllo dell'inquisizione vescovile e - se non erro per una faccenda di tasse non pagate - lancio l'interdetto religioso (una forma paragonabile alla scomunica, ma legata ad un territorio e non ad una persona - nei confronti di tutta la toscana. Giusto per delineare il campo.
C'è molto da ridire con una certa esegesi moderna che in
Mt 22,21 ravvederebbe una sorta di distinzione originaria di natura evangelica nelle due forme di potere, ma appunto è una ricostruzione moderna che risente di una volontà ex post di giustificare forme di potere che sorgono 1800 anni dopo il Vangelo (il discorso è invece opposto. E' Cristo stesso che ricorda a Pilato che l'autorità che ha è comunque derivante "dall'alto")
Per quanto concerne il senso provvidenziale di questa polarizzazione , a differenza dei nostri "cugini" ortodossi, non abbiamo dovuto assistere a continui salti mortali del Patriarca di Costantinopoli per giustificare ogni bizzarria delle svariate dinastie imperiali bizantine che si ammazzavano volentieri tra di loro.