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  1. #1
    de-elmettizzato.
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    Predefinito STORIA - Gesù nacque davvero il 25 dicembre

    A latere dei classici tormentoni natalizi (peggio di "una poltrona per due") che "er natale è sgobiazzato dar mitraismo" giova ricordare che l'introduzione a Roma del sol invicto festeggiato durante il solstizio è assai tarda (con Aureliano, cioè alla fine del III° secolo), ripropongo questo studio di un professore ebreo .

    IL MISTERO DELLA DATA LO STUDIO DI UN PROFESSORE DELL' UNIVERSITÀ EBRAICA DI GERUSALEMME CANCELLA OGNI DUBBIO SU UN ENIGMA MILLENARIO

    Gesù nacque davvero quel 25 dicembre

    Il mistero risolto della nascita di Gesù La data del 25 dicembre non è soltanto un simbolo Dai rotoli di Qumran la conferma della sua esattezza


    Il Ferragosto non è così lontano ed io devo fare ammenda. Succede, infatti, che in un momento di malumore - e proprio su questo giornale - abbia auspicato che la Chiesa si decida a una modifica del calendario: spostare al 15 di agosto quel che celebra il 25 di dicembre. Un Natale nel deserto estivo, argomentavo, ci libererebbe dalle insopportabili luminarie, dalle stucchevoli slitte con renne e babbinatali, persino dall' obbligo degli auguri e dei regali. Quando tutti sono via, quando le città sono vuote, a chi - e dove - mandare cartoline e consegnare pacchi con nastri e fiocchetti? Non sono i vescovi stessi a tuonare contro quella sorta di orgia consumistica cui sono ridotti i nostri Natali? E allora, spiazziamo i commercianti, spostiamo tutto a Ferragosto. La cosa, osservavo, non sembra impossibile: in effetti, non fu la necessità storica, fu la Chiesa a scegliere il 25 dicembre per contrastare e sostituire le feste pagane nei giorni del solstizio d' inverno. La nascita del Cristo al posto della rinascita del Sol invictus. All' inizio, dunque, ci fu una decisione pastorale che può essere mutata, variando le necessità. Una provocazione, ovviamente, che si basava però su ciò che è (o, meglio, era) pacificamente ammesso da tutti gli studiosi: la collocazione liturgica del Natale è una scelta arbitraria, senza collegamento con la data della nascita di Gesù, che nessuno sarebbe in grado di determinare. Ebbene, pare proprio che gli esperti si siano sbagliati; e io, ovviamente, con loro. In realtà oggi, anche grazie ai documenti di Qumran, potremmo essere in grado di stabilirlo con precisione: Gesù è nato proprio un 25 dicembre. Una scoperta straordinaria sul serio e che non può essere sospettata di fini apologetici cristiani, visto che la dobbiamo a un docente, ebreo, della Università di Gerusalemme. Vediamo di capire il meccanismo, che è complesso ma affascinante. Se Gesù è nato un 25 dicembre, il concepimento verginale è avvenuto, ovviamente, 9 mesi prima. E, in effetti, i calendari cristiani pongono al 25 marzo l' annunciazione a Maria dell' angelo Gabriele. Ma sappiamo dallo stesso Vangelo di Luca che giusto sei mesi prima era stato concepito da Elisabetta il precursore, Giovanni, che sarà detto il Battista. La Chiesa cattolica non ha una festa liturgica per quel concepimento, mentre le antiche Chiese d' Oriente lo celebrano solennemente tra il 23 e il 25 settembre. E, cioè, sei mesi prima dell' Annunciazione a Maria. Una successione di date logica ma basata su tradizioni inverificabili, non su eventi localizzabili nel tempo. Così credevano tutti, fino a tempi recentissimi. In realtà, sembra proprio che non sia così. In effetti, è giusto dal concepimento di Giovanni che dobbiamo partire. Il Vangelo di Luca si apre con la storia dell' anziana coppia, Zaccaria ed Elisabetta, ormai rassegnata alla sterilità, una delle peggiori disgrazie in Israele. Zaccaria apparteneva alla casta sacerdotale e, un giorno che era di servizio nel tempio di Gerusalemme, ebbe la visione di Gabriele (lo stesso angelo che sei mesi dopo si presenterà a Maria, a Nazareth) che gli annunciava che, malgrado l' età avanzata, lui e la moglie avrebbero avuto un figlio. Dovevano chiamarlo Giovanni e sarebbe stato «grande davanti al Signore». Luca ha cura di precisare che Zaccaria apparteneva alla classe sacerdotale di Abia e che quando ebbe l' apparizione «officiava nel turno della sua classe». In effetti, coloro che nell' antico Israele appartenevano alla casta sacerdotale erano divisi in 24 classi che, avvicendandosi in ordine immutabile, dovevano prestare servizio liturgico al tempio per una settimana, due volte l' anno. Sapevamo che la classe di Zaccaria, quella di Abia, era l' ottava, nell' elenco ufficiale. Ma quando cadevano i suoi turni di servizio? Nessuno lo sapeva. Ebbene, utilizzando anche ricerche svolte da altri specialisti e lavorando, soprattutto, su testi rinvenuti nella biblioteca essena di Qumran, ecco che l' enigma è stato violato dal professor Shemarjahu Talmon che, come si diceva, insegna alla Università ebraica di Gerusalemme. Lo studioso, cioè, è riuscito a precisare in che ordine cronologico si susseguivano le 24 classi sacerdotali. Quella di Abia prestava servizio liturgico al tempio due volte l' anno, come le altre, e una di quelle volte era nell' ultima settimana di settembre. Dunque, era verosimile la tradizione dei cristiani orientali che pone tra il 23 e il 25 settembre l' annuncio a Zaccaria. Ma questa verosimiglianza si è avvicinata alla certezza perché, stimolati dalla scoperta del professor Talmon, gli studiosi hanno ricostruito la «filiera» di quella tradizione, giungendo alla conclusione che essa proveniva direttamente dalla Chiesa primitiva, giudeo-cristiana, di Gerusalemme. Una memoria antichissima quanto tenacissima, quella delle Chiese d' Oriente, come confermato in molti altri casi. Ecco, dunque, che ciò che sembrava mitico assume, improvvisamente, nuova verosimiglianza. Una catena di eventi che si estende su 15 mesi: in settembre l' annuncio a Zaccaria e il giorno dopo il concepimento di Giovanni; in marzo, sei mesi dopo, l' annuncio a Maria; in giugno, tre mesi dopo, la nascita di Giovanni; sei mesi dopo, la nascita di Gesù. Con quest' ultimo evento arriviamo giusto al 25 dicembre. Giorno che, dunque, non fu fissato a caso. Ma sì, pare proprio che il Natale a Ferragosto sia improponibile. Ne farò, dunque, ammenda ma, più che umiliato, piuttosto emozionato: dopo tanti secoli di ricerca accanita i Vangeli non cessano di riservare sorprese. Dettagli apparentemente inutili (che c' importava che Zaccaria appartenesse alla classe sacerdotale di Abia? Nessun esegeta vi prestava attenzione) mostrano all' improvviso la loro ragion d' essere, il loro carattere di segni di una verità nascosta ma precisa. Malgrado tutto, l' avventura cristiana continua.

    Gesù nacque davvero quel 25 dicembre

    Ultima modifica di emv; 02-06-20 alle 13:43 Motivo: Rititolazione a scopo classificazione argomenti
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  2. #2
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    Predefinito Re: Gesù nacque davvero il 25 dicembre.

    Allora è davvero il compleanno di Gesù!

    Posted on 23/12/2015 by Il Mastino

    Ma il 25 dicembre è o non è il “compleanno” di Gesù? E si può sapere finalmente quando è davvero nato? E dove di preciso? Che età aveva veramente nelle tappe principali della sua parobola umana? E Gesù e Maria? La profezia dell’Antico Testamento e la cronaca del Nuovo coincidono in Gesù il Messia? Proviamo un attimino a riportare Gesù all’anagrafe…
    .


    .
    di Ruggero Sangalli


    La data della nascita

    Il Natale è una festa molto strana. Tutti si scambiano regali, ma in genere l’unico al quale molti non preparano nessun dono è il vero festeggiato. Natale è il compleanno di Gesù. Non solo: è l’evento che ha prodotto un riferimento cronologico al calendario, prima e dopo l’anno dell’Incarnazione.Stiamo infatti per completare il 2015°anno “dopo Cristo” del computo di Dionigi, che in effetti fu abbastanza preciso: gli si può solo imputare un errore giustificabilissimo di un anno in meno, non certo di sei o sette come sproloquiano molti esperti, esegeti inclusi.E’ lecito qualche dubbio anche sulla data esatta del 25 dicembre: in effetti c’è chi vi ha visto un riferimento al solstizio d’inverno (ma allora il giorno 25 non andrebbe bene), chi ad altre feste pagane (ma il “Sol Invictus” fu festeggiato dai Romani il 25 dicembre solo dal III secolo dopo Cristo), chi ai nove mesi dopo il 25 marzo (considerato prima la data della creazione e poi dell’annunciazione), chi ancora come una reminescenza del 25 di Kislev, inizio della festa delle luci, che ben si addice al venire della Luce del mondo!L’ipotesi più sensata sembra l’ultima: per quanto difficilmente sovrapponibile a una data fissa in un calendario solare, riferendosi -come per la Pasqua- a un calendario scandito dalla luna. Lo è anche perché tutte le date più significative della vita terrena di Gesù coincidono con le festività ebraiche e questa (dedicazione del tempio che fu profanato) ben si addice al “tempio di Dio”, di Gesù, Nuovo Adamo.Pur lasciando qualche margine di incertezza sul giorno esatto, è tuttavia accertato che si trattasse del periodo in cui festeggiamo, a fine anno, ed è possibile stabilire con precisione (attraverso almeno una dozzina di solidi indizi) anche l’anno: il 2 a.C.La Vergine Maria, mamma di Gesù,all’epoca aveva già compiuto quindici anni. Nove mesi prima, ancora quattordicenne, ricevette l’annuncio dell’Angelo. Maria sarebbe quindi nata nel 17 a.C. e la sua Immacolata concezione risale (di altri nove mesi anteriore) alla fine del 18 a.C.Giuseppe non era anziano, ma poteva avere una trentina d’anni, età “giusta” per un isreaelita per dedicarsi alle “cose sacre” come era un matrimonio. La differenza di età tra i due, di una quindicina d’anni, non giustifica l’iconografia di un Giuseppe con la barba bianca.
    L’età di Gesù

    Per fissare l’età di Gesù si possono circoscrivere gli anni possibili attraverso alcuni punti fermi:-dalla storia dei Romani sappiamo che Ponzio Pilato fu prefetto della Giudea e fu in carica dal 26 d.C. al 36 d.C.-dal vangelo di San Luca sappiamo che la predicazione di Giovanni prese avvio nel XV di Tiberio, cioè tra la metà di settembre del 28 d.C. e la metà di settembre del 29 d.C.-Gesù fu battezzato quando Giovanni era già abbastanza famoso ed era seguito da dei discepoli, alcuni dei quali saranno i primi a mettersi alla sequela di Gesù.-dal vangelo di San Giovanni sappiamo che la “vita pubblica” di Gesù è racchiusa in tre Pasque ebraiche: da quella a ridosso del miracolo di Cana, a quella decisiva per la redenzione.-dai quattro vangeli sappiamo con certezza che Gesù fu crocifisso di venerdì, poco prima che iniziasse la festa di pasqua, che gli Ebrei celebrano a partire dal giorno 15 nisan.-dalle tradizioni ebraiche sappiamo che il giorno in cui si immolavano gli agnelli era il 14 nisan; la pasqua ebraica coincide con la prima luna piena dopo l’equinozio di primavera.-nel calendario ebraico, calendario lunare, il 14 nisan coincide con la luna piena; in ogni calendario considerato i giorni della settimana sono sette e non ne è mai stato saltato uno…-dai dati della NASA sappiamo che il 14 nisan coincidente con un venerdì ci fu (dopo il 26 e fino al 36 d.C.) soltanto negli anni 33 e 36 d.C.-di San Paolo è fissabile l’incontro con il procuratore Gallione, inviato a Corinto nell’anno della XXVI acclamazione dell’imperatore Claudio concomitante con la sua XII acclamazione tribunizia, cioè nella primavera dell’anno 51 d.C., quando Paolo era già da un anno e mezzo a Corinto. Il concilio di Gerusalemme è quindi del 49 d.C. e i 14 anni descritti nella lettera ai Galati anticipano la conversione ad almeno il 35 d.C. (in realtà avvenne già all’inizio del 34 d.C.)-Gesù lasciò questa terra ascendendo al cielo, quaranta giorni dopo la sua resurrezione avvenuta a inizio aprile, nel maggio del 33 d.C.-le tre Pasque descritte nel vangelo di San Giovanni sono quelle del 31, del 32 e del 33 d.C.-Gesù entrò in scena (Luca scrive “trentenne”), dopo il battesimo al Giordano, già nel 30 d.C.-questo porta la data di nascita al 2 a.C. (l’anno zero non esiste e si passa dal 31/12/1 a.C. al 1/1/1 d.C.), durante la festa delle luci (Encenie) celebrata per otto giorni dal 25 del mese di kislev.-Gesù nacque all’epoca in cui nascono gli agnelli, fine anno, durante una festa nota per la luce e per la gioia (si legga l’inizio del libro dei Maccabei), festa di dedicazione del tempio.-Gesù alla sua morte/resurrezione aveva 33 anni e quattro mesi di età, come ha sempre sostenuto la tradizione.Un interessante spunto cronologico deriva dai due scritti lucani, nel cui incipit in entrambi i casi l’evangelista Luca si rivolge a un illustre Teofilo. Stesso interlocutore, stesso periodo? E’ vero per la prima parte degli Atti, che sono in continuità con il Vangelo, riprendendo con l’Ascensione di Gesù i racconti della settimana santa. Dal capitolo 11 degli Atti Luca scrive in prima persona: è quindi un testo aggiuntivo a quello preesistente, necessariamente (il secondo) scritto attorno al 60 d.C., ma comunque molto dopo il vangelo e i primi capitoli degli Atti degli apostoli che risalgono -al più tardi- all’inizio degli anni 40 del primo secolo. Dal 47 d.C. e fino al 59 d.C. il testo degli Atti si interseca perfettamente con quelle lettere paoline che furono scritte in quegli anni.
    I luoghi del bambino Gesù

    Allora in questo Natale è bellosoffermarci con un occhio più attento alla storicità dei vangeli dell’infanzia, scoprendoli senza contraddizioni e prodighi di indizi per chi voglia approfondire.Gesù nacque a Betlemme (città di Davide) di Giudea, come profetizzò Michea vissuto sette secoli prima di Cristo, all’epoca in cui profetò anche Isaia. Non sfugga l’insistenza di San Matteo sul compimento delle profezie. Geremia, Ezechiele e Zaccaria parlarono del germoglio e del buon pastore. Osea del ritorno dall’Egitto. Isaia in particolare parlerà del “germoglio dal tronco Jesse” riunendo due caratteristiche geografiche di Gesù: con Jesse rimanda a Davide e a Betlemme. Con la parola “germoglio” (in ebraico neser) alla ben più sconosciuta Nazaret! La famosa stella dei Magi rimanda alla profezia di Balaam nel libro dei Numeri (capitolo 24, la stella che spunta da Giacobbe) e di lì ancor prima alla tribù di Giuda (Genesi 49).L’evangelista Matteo descrive l’infanzia di Gesù con 30 versetti (gli ultimi 7 del capitolo 1 e tutto il capitolo 2), mentre Luca ne usa 126 (tutto il capitolo 1, prologo scuso, più tutto il capitolo 2). Luca amplia l’orizzonte a qualche mese prima di Matteo (dettagliando la vicenda di Zaccaria, Elisabetta e Giovanni), aggiungendo poi un episodio del tempo in cui Gesù fu dodicenne. Nel restante arco temporale, che si sovrappone a quello descritto da Matteo, Luca inserisce cinque preghiere: la prima parte dell’Ave Maria, il Magnificat, il Benedictus, l’inizio del Gloria a Dio ed il Nunc dimittis (complessivamente una trentina di versetti). I versetti dedicati al tempo dal ritorno di Maria a Nazaret -dopo essere stata da Elisabetta- al Natale e alla presentazione al tempio, sono soltanto i primi 21 del capitolo 2. Nel riquadro sono indicati i versetti relativi all’arco temporale comune ai due racconti, che è quello dall’annunciazione (fine inverno del 2 a.C.) al ritorno a Nazaret dopo la fuga in Egitto (ipotizzabile avvenuta nel 1 d.C.).Osserviamo ancora nel dettaglio cronologico, forti degli indizi raccolti, i due racconti evangelici:– Luca 1,5-56 descrive un periodo che va dal settembre del 3 a.C. all’Annunciazione, già nel sesto mese di Elisabetta (tra febbraio e marzo del 2 a.C.).Matteo non ne scrive. Luca dice che il nome “Gesù” è suggerito a Maria.– Matteo 1,18-24: presumibilmente tra l’Annunciazione e la nascita di Giovanni (fino al giugno del 2 a.C.). Ci sono il coraggio e la difficoltà di Giuseppe. Luca non ne scrive.– Luca 1,57-80, giugno del 2 a.C.: nascita di Giovanni. Matteo non ne scrive.– Luca 2,1-7, fine autunno del 2 a.C.: viaggio a Betlemme. Matteo non contraddice.– Matteo 1,25: Natale. Giuseppe crede alla verginità di Maria. E’ lui a chiamare Gesù il bimbo.– Matteo 2,1: Natale. A Betlemme, Erode è vivo.– Luca 2,8-20: Natale. Protagonisti la luce e i pastori, la notte della nascita.– Luca 2,21: otto giorni dopo, la circoncisione. Matteo non ne scrive.– Luca 2,22-38: quaranta giorni dopo il Natale (già nel 1 a.C.) c’è la presentazione al Tempio.E’ logico (in inverno, accudendo un neonato e con parenti in città) che la Sacra Famiglia abbia atteso l’appuntamento senza allontanarsi da Betlemme. I Magi non erano ancora giunti.– Matteo 2,1b-12: arrivano i Magi, seguendo la “stella”. Come è logico che sia, Gesù non è più nella mangiatoia, ma in una casa (Mt 2,11). Siamo già nell’anno 1 a.C. da qualche mese.– Matteo 2,13-15: fuga in Egitto. Non necessariamente molti mesi dopo, sicuramente non prima dei quaranta giorni attesi per la presentazione al Tempio e nemmeno prima dell’arrivo dei Magi. Tuttavia ancora nel 1 a.C.: Erode è ancora vivo (morirà infatti all’inizio del 1 d.C.) e sul finire della vita Giuseppe Flavio lo descrive “in preda alla follia”.– Matteo 2,16-18: strage degli innocenti, avvenuta durante l’anno 1 a.C. Luca non ne scrive.– Matteo 2,19-23: ritorno a Nazaret. Ogni anno dal 1 d.C. (ma prima del 6 d.C., anno di esilio di Archelao) sarebbe potenzialmente adatto al rientro.– Luca 2,39-40: anche per Luca poi la famiglia si stabilisce a Nazaret. Non c’è contraddizione.– Luca 2,41-52: un episodio della vita di Gesù dodicenne (nel 12 d.C.).
    Senza contraddirsi mai

    Dodici anni è l’età che segnava il passaggio dalla fanciullezza all’età degli obblighi della Legge.La fedeltà alla Legge è stata sin qui garantita dalle usanze dei genitori: d’ora in poi è Gesù che deve occuparsi in proprio «delle cose del Padre mio». Il giovinetto perduto e ritrovato tre giorni dopo nel Tempio di Gerusalemme, 21 anni dopo, sempre a Gerusalemme, sembrerà “perduto” per essere ritrovato il terzo giorno. Anche allora, come 21 anni prima Giuseppe e Maria, i discepoli di Gesù stenteranno a capire la croce: «Perché ci hai fatto questo?».È evidente che chi ha scritto per secondo conosceva ciò che aveva già scritto il primo e si limita a integrarlo, senza alcun bisogno di ribadire e tanto meno di contraddire! Nessuna delle informazioni dei due Vangeli è banalmente ripetitiva, ma anzi aggiunge particolari inediti.Le due genealogie, lungi dal contraddirsi, sviluppano il medesimo tema: Gesù è annunciato da tutto l’Antico Testamento. Partendo da Abramo, San Matteo inanella 42 generazioni, a gruppi di 14. San Luca invece risale da Abramo per ancora 21 generazioni fino ad Adamo per collegarsi direttamente a Dio.Scritti indipendenti elaborati anni dopo da comunità con “intenti pastorali differenti”? Improbabile. Non c’è nulla di fiabesco, mitologico o moralistico, bensì vi si trovano numerosi riscontri storici per ogni singolo dettaglio.Ci sono anche alcune peculiarità proprie ai due racconti e loro autori: in Luca abbonda la visuale femminile, mentre in Matteo quella maschile; l’angelo Gabriele aveva detto a Maria che il bambino si sarebbe chiamato Gesù e Giuseppe dà proprio questo nome al neonato; in Luca l’angelo si rivolge a interlocutori desti (Zaccaria, Maria, i pastori), mentre in Matteo l’angelo del Signore suggerisce il da farsi durante il sonno (ben quattro volte quello di Giuseppe e in un caso nel sonno dei Magi, almeno uno di loro, di cui per altro i vangeli non dicono quanti fossero…).È un elemento comune la presenza degli angeli, mentre differisce la modalità di palesarsi alla creatura umana. Le informazioni riguardanti Maria derivano da ricordi di prima mano della stessa madre di Gesù, ancora presente tra gli apostoli quando Luca svolse la propria raccolta di informazioni; mentre il racconto di Matteo si rifà a elementi più pubblici (Erode, la strage degli innocenti, i Magi, la stella) noti anche a un numero di testimoni certamente più ampio.


    Allora è davvero il compleanno di Gesù! | Papalepapale.com
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  3. #3
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    Predefinito Re: Gesù nacque davvero il 25 dicembre.

    Notevolissime le proiezioni su questa Cattedrale.
    Il paragone con altri giochi di luce, purtroppo è assai triste.
    Qualche anima pia, sa dirmi di quale chiesa si tratti?
    Preferisco di no.

  4. #4
    sofico
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    Predefinito Re: Gesù nacque davvero il 25 dicembre.

    St Mary's Cathedral - Sidney






  5. #5
    de-elmettizzato.
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    Predefinito Re: Gesù nacque davvero il 25 dicembre.

    Citazione Originariamente Scritto da sofico Visualizza Messaggio
    St Mary's Cathedral - Sidney
    E' proprio vero che siamo agli antipodi.
    Preferisco di no.

  6. #6
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    Predefinito Re: Gesù nacque davvero il 25 dicembre.

    Ma qualcuno sa dirmi il motivo per cui dovrebbe risultare teologicamente problematico per la nostra Fede se effettivamente Gesù non fosse nato il 25?
    Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton

  7. #7
    de-elmettizzato.
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    Predefinito Re: Gesù nacque davvero il 25 dicembre.

    Citazione Originariamente Scritto da Draigo Visualizza Messaggio
    Ma qualcuno sa dirmi il motivo per cui dovrebbe risultare teologicamente problematico per la nostra Fede se effettivamente Gesù non fosse nato il 25?
    Teologicamente , il problema non è la data, ma l'affidabilità stessa della Chiesa.
    Aggiungiamo però , come fu per la famosa cometa dei Magi che effettivamente era tale la cosa pone ulteriore ragionevolezza e storicità, e alla nostra Fede e alla storicità di Cristo. E' qui siamo in una problematica di tipo apologetico.
    Preferisco di no.

  8. #8
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    Predefinito Re: Gesù nacque davvero il 25 dicembre.

    Gesù probabilmente è nato a fine dicembre e un indizio ce lo da Luca quando parla del turno di Abia

    probabilmente nato tra il 7-6 AC, Erode mori nel 4 AC, Quirino fece il Censimento nel 6 DC, può anche essere che sia il secondo censimento, il primo fatto nel 6 AC, ma non abbiamo documenti

    "Diverse fonti del resto riferiscono proprio intorno a quegli anni la promulgazione e l'esecuzione di più censimenti e del resto non si deve tralasciare il fatto che all'epoca tra promulgazione ed esecuzione effettiva potesse passare diverso tempo. In generale va rilevato come gli autori del mondo antico, e Luca tra questi, lavoravano spesso senza poter consultare archivi o registri ufficiali: questa limitazione creava inevitabilmente ampi margini di incertezza per gli studiosi moderni" cit Wiki
    (Gv 3, 20-21)
    Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio

  9. #9
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    Predefinito Re: Gesù nacque davvero il 25 dicembre.

    Continuo a pensare che comunque anche un certo accanimento su questo tema da parte dei soliti che ci hanno in odio sia relativamente ridicolo. Se anche il Cristianesimo avesse deciso di inserirsi su una festività pagana il problema quale sarebbe?
    Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton

  10. #10
    de-elmettizzato.
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    Predefinito Re: Gesù nacque davvero il 25 dicembre.

    Citazione Originariamente Scritto da Draigo Visualizza Messaggio
    Continuo a pensare che comunque anche un certo accanimento su questo tema da parte dei soliti che ci hanno in odio sia relativamente ridicolo. Se anche il Cristianesimo avesse deciso di inserirsi su una festività pagana il problema quale sarebbe?
    Ma probabilmente i soliti ignobili tentano di darsi una forma di legittimazione alle forme di scristianizzazione che propongono quando dicono "aboliamo il Natale" che non vuol dire che il dirigente della scuola X va a lavorare (e senza sovrassoldo) alcuno il 25 Dicembre ma "sostituiamolo con la festa d'inverno.
    Idem per la Pasqua (festa di primavera) e per l'Assunzione della BVM (Ferragosto, ma prima ancora c'aveva provato Napoleone che durante l'impero l'aveva sostituita con la pubblica festività del suo compleanno che cadeva il 15 Agosto)
    Preferisco di no.

 

 
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    Ultimo Messaggio: 24-11-07, 22:44

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