Una delle tante varianti della teoria delle stringhe (teoria delle brane), multiverso e dei modelli ciclici (ma che non esclude nemmeno la teoria inflazionaria all'interno del nostro universo), il cosidetto "universo ecpirotico" (dal termine filosofico ecpirosi) o "modello di Steinhardt-Turok", soprannominato anche "big splat", si propone di spiegare il Big Bang e le sue cause.
https://it.wikipedia.org/wiki/Universo_ecpirotico
Che cosa c’era prima del big bang - Corriere della Sera
SCONTRI FRA UNIVERSI - Per anni tutti gli sforzi di superare lo scoglio della singolarità del Big Bang appaiono destinati a naufragare, finché nel 2001 Neil Turok, dell’Università di Cambridge, e Paul Steinhardt, dell’Università di Princeton, stupiscono tutti con un’idea straordinaria che «potrebbe essere sufficientemente folle per essere corretta», secondo il cosmologo Michael Turner dell’Università di Chicago. I calcoli di Turok e Steinhardt, infatti, dimostrano che l’universo visibile potrebbe essere solo una minuscola parte della realtà. Possiamo tentare di rappresentarcelo come un sottile foglio a quattro dimensioni (tre spaziali più il tempo), chiamato «membrana» o «brana», che fluttua in un iperspazio a 5 o più dimensioni, per noi nascoste. L’esistenza di una quinta dimensione, inaccessibile a ogni forma di materia ed energia tranne che alla forza di gravità, è una delle predizioni chiave della teoria delle stringhe. Non solo: l’iperspazio è considerato un luogo pieno di attività e «là fuori» potrebbero esserci molte brane simili alla nostra. Avremmo allora degli universi paralleli fluttuanti nell’iperspazio, forse solo a pochi milliardesimi di millimetro di distanza da noi, ma separati dalla quinta dimensione spaziale per noi invalicabile. Solo la forza di gravità può trasmettersi attraverso l’iperspazio, creando così un’attrazione fra una brana e l’altra che le spinge ad avvicinarsi sempre di più. Prima o poi, lo scontro è inevitabile. «Il Big Bang non sarebbe altro che la conseguenza dello scontro fra due universi paralleli», spiega Neil Turok. L’enorme energia liberata dall’impatto fra due brane darebbe luogo a ciò che noi chiamiamo il Big Bang. «Ma l’esistenza delle brane prima della singolarità significa che il tempo esisteva anche prima del Big Bang», prosegue Turok. «Il tempo può così essere ricostruito anche al di là della grande esplosione». Turok e Steinhardt hanno battezzato la loro teoria «universo ekpirotico», prendendo a prestito un antico termine della filosofia degli Stoici che significa «nato dal fuoco». Se davvero il nostro universo prese inizio dallo spettacolare scontro fra due brane, il Big Bang non sarebbe affatto l’inizio del tempo, ma solo l’azzeramento dell’orologio cosmico della nostra brana. Forse, in questo stesso istante un’altra brana si sta avvicinando pericolosamente alla nostra lungo la quinta dimensione. L’immane scontro fra universi paralleli potrebbe ripetersi nel futuro, annullando così il nostro universo in un nuovo Big Bang.
Punto debole: è stato ipotizzato da qualche anno e non ha ancora evidenze sperimentali (ma nemmeno altri modelli, però, hanno certezze inoppugnabili), come tutta la teoria delle stringhe.
I pregi del modello sono: non nega affatto inflazione, bolle quantistiche ed energia oscura (come fanno altri modelli ciclici; risolve il problema della singolarità iniziale e di "cosa c'era prima"; risolve il problema della materia oscura (Turok dice che è il risultato della gravità del mondo-brana parallelo).
Faccio una domanda: l'energia oscura potrebbe essere una forma di gravità che appare repulsiva poiché esercitata anch'essa dal di fuori (cioè dall'universo parallelo più vicino)? Significa che stiamo andando a scontrarci con un altro universo nuovamente (proprio come la Via Lattea sta andando a scontrarsi fra qualche miliardo di anni, con Andromeda)? è per questo che sta accelerando?
Non possiamo vedere un universo parallelo, nemmeno il nostro possiamo osservarlo tutto. Ma se così fosse, sarebbe il modello più convincente, più dei vari Big Crunch, Big Freeze et similia. Ma la teoria del tutto è di là da venire...