Se il tempo non è una costante, ma una variabile relativa al sistema di riferimento, ha senso dire (in termini assoluti) che l'energia utilizzabile è destinata ad esaurirsi?
Se il tempo non è una costante, ma una variabile relativa al sistema di riferimento, ha senso dire (in termini assoluti) che l'energia utilizzabile è destinata ad esaurirsi?
Possiamo perdonare un bambino quando ha paura del buio. La vera tragedia della vita è quando un uomo ha paura della luce.
Suppongo che tu volessi dire "il tempo non è assoluto".
Comunque anche se una trasformazione termodinamica è vista evolversi da due osservatori a velocità diverse, l'entropia aumenterà per entrambi.
Io non mi sento italiano,
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
L'esaurimento di energia non è contro le leggi fisiche, semmai lo è la distruzione della massa, che va contro la legge di Lavoisier. Secondo me chi dice che l'universo è "nato dal nulla" e finirà nel nulla in un big rip con la distruzione della materia, dice una cosa che non è scientifica. L'energia deriva dal movimento della massa, se la massa è inerte e ferma non c'è energia, però c'è massa e non può essere distrutta nel nulla. Non ha "inizio" e non ha "fine".
Volevo dire che se la massa non può essere distrutta nè creata,
da dove viene la massa che vediamo?
Sarebbe curioso che la massa non si possa creare ma ne esiste proprio quella quantià arbitraria da sempre.
L'infinito fisico nel tempo e nello spazio, porta a contraddizioni.
Tutto deve aver avuto un inizio
un processo fisico di crazione per cui la materia scaturisce da qualcosìaltro.
Addio Tomàs
siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i 5 stelle
Massa ed energia sono interscambiabili, secondo Einstein.