Articolo di Sansonetti sul Garantista.
Dato che ho parlato spesso di questo tema introduco questo post, dato che thread come questi possono essere "equivoci".
Io non sono assolutamente a favore della mafia, che anzi ritengo un problema grosso da vari punti di vista. Semplicemente ritengo che il modo in cui oggi si sta combattendo sia controproducente, non dia adeguata protezione alle vittime (vedasi il thread di ieri sull'imprenditore che minacciato dalla mafia si è rivolto allo Stato, che non è riuscito a proteggerlo, e dopo pochi anni ha dovuto fallire), generi "psicosi" colpendo anche personaggi innocenti ed appesantisca eccessivamente il codice penale, usando metodi di repressione non-democratici che hanno l'effetto opposto a quello desiderato.
Detto questo, ecco l'articolo
Giustizia: caro giornalista... ti metto in prigione perché non parli male della mafia | Le Notizie di Ristretti
Cosa ha fatto questo signore?
Di icono che abbia difeso nella sua trasmissione in una Tv privata emiliana ("Poke balle") il comportamento di alcune persone che i magistrati ritengono affiliati alla 'ndrangheta. Ha dato loro la parola, li ha intervistati, gli ha permesso di difendersi e cose simili. Cioè ha violato il sacro principio secondo il quale in Italia esiste una "Associazione Antimafia" che è al di sopra di tutto e stabilisce chi sono i buoni e i cattivi e riconosce libertà di parola i primi e la nega agli altri e non ha neppure bisogno di condanne di un tribunale (è sufficiente un avviso di garanzia) per eseguire una sentenza. Il tentativo - per qualunque ragione - persino di mettere in dubbio la validità delle accuse della "Associazione Antimafia", o anche semplicemente delle teorie di un pubblico ministero, equivale ad un riconoscimento della propria partecipazione all'associazione mafiosa. A me sembra che l'arresto di questo giornalista sia una cosa gravissima non solo in se, ma soprattutto per le reazioni che ha provocato.
Cioè nessuna.
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Possibile che la notizia dell'arresto di un collega accusato di avere fatto informazione in modo non consono alle aspettative del regime, non susciti una protesta massiccia e indignata? Abbiamo fatto sciopero per molto meno. Mi ricordo, qualche anno fa, una oceanica adunata a piazza del Popolo dovuta all'indignazione per il fatto che la Rai non si decideva a firmare il contratto con Marco Travaglio, collaboratore di Santoro ad Anno Zero.
Davvero il mancato contratto di Travaglio è cosa più grave dell'imprigionamento di un collega al quale viene imputata la "perniciosità" delle sue opinioni e l'eccesso delle sue libertà?