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  1. #1
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    Predefinito Il capitalismo in crisi riesce a galleggiare solo per QE e svalutazioni competitive.

    Spesso vere e proprie guerre di svalutazione competitiva e/o QE. Prima lo hanno fatto gli Usa, poi GB e Giappone; adesso probabilmente anche l'Europa. Ma non può andare avanti a lungo in questo modo. Quello che serve è aumentare la domanda aggregata. Se tutti si basano solo su svalutazioni competitive e Q.E.(magari a turno) per aumentare l'offerta, finisce solo che si crea sviluppo non sostenibile grazie ad aumento dei debiti pubblici e/o privati. Creando in questo modo enormi bolle finanziarie (neanche in grado di far aumentare la crescita più di tanto) che prima o poi sono destinate a scoppiare.



    Non credo convenga a nessuno una guerra di svalutazioni competitive. Semmai servono svalutazioni mirate e concordate tra le diverse potenze a seconda del ciclo economico che può divergere nei vari paesi.

    La deflazione/stagnazione si può battere solo aumentando la domanda aggregata grazie a redistribuzione di redditi e ricchezze a vantaggio delle imprese che investono e dei redditi medi e bassi, tutelando con il welfare chi proprio non ce la fa.
    La deflazione/stagnazione si batte soprattutto con grandi investimenti infrastrutturali (con capitali pubblici e privati) per un nuovo New Deal (senza aumentare a dismisura debiti pubblici/privati).

    La domanda va aumentata soprattutto nei paesi che hanno basso debito pubblico e grande avanzo commerciale. Anzi i paesi a basso debito pubblico ed alto avanzo commerciale possono benissimo aumentare anche i salari lordi e netti nonchè la spesa pubblica infrastrutturale in modo ampio.
    Naturalmente la BCE in Europa deve fare la sua parte per dare la spinta iniziale aumentando la liquidità in maniera ampia.


    Nei paesi Ocse (o ricchi in genere) visti nella loro globalità notiamo che ormai si riesce ad aumentare la domanda interna solo aumentando in maniera consistente il debito privato o quello pubblico ( o addirittura entrambi insieme), preferibilmente facendo Q.E. a valanga.
    Infatti non si può vivere solo di esportazioni: all'interno della cerchia ci deve essere qualcuno che consumi ed importi dagli altri.

    Come hanno fatto finora, a partire dagli Usa degli anno 90 e 2000? E per finire con francia, spagna, G.B. Grecia, Italia?

    Si è aumentata la domanda interna facendo esplodere il debito privato alcuni, il debito pubblico altri, debito pubblico e privato altri ancora.

    Perché tutto questo?

    Perché se si vuole aumentare la domanda interna senza fare aumentare i 2 debiti (pubblico o privato o entrambi) sarebbe necessario aumentare la propensione al consumo e quindi redistribuire i redditi. Ma nessun paese vuole redistribuire redditi e ricchezze per quanto necessario, a vantaggio dei redditi medi e medio bassi, ed a vantaggio delle imprese.

    Come si può redistribuire? In primo luogo aggredendo le grandi evasioni ed elusioni fiscali delle grandi multinazionali che preferiscono mantenere le ricchezze accumulate nei vari paradisi fiscali. Poi anche le altre redistribuzioni sono gradite se servono a portare risorse a chi lavora, produce, investe in economia reale.

    Vediamo cosa è accaduto negli ultimi anni:
    Nei 15 paesi Ocse la quota dei salari sul pil è diminuita di 10 punti, mentre quella delle rendite e dei profitti è aumentata di 25 punti.

    Nelle aziende il divario tra gli stipendi percepiti da manager e i dipendenti è passato a 1 su 163. Nel privato come nel pubblico il rapporto ha raggiunto valori spropositati.
    Così si distrugge la classe media e si aumenta la povertà

    Ed i top manager Italiani sono i più pagati d'Europa. Nel pubblico addirittura i manager prendono 3 volte tanto rispetto ai colleghi europei. Ma anche i top manager privati, secondo uno studio di frontis governance, sono i più pagati d'Europa a prescindere dai risultati.
    Ultima modifica di Dav. c. G.; 16-01-15 alle 11:58

  2. #2
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    Predefinito Re: Il capitalismo in crisi riesce a galleggiare solo per QE e svalutazioni competiti

    C'è un errore nel titolo. Bisognerebbe scrivere: "Lo statalismo in crisi riesce a galleggiare solo con il QE".

    Il QE (Quantitative easing) ovvero alleggerimento quantitativo non ha nessuna ricaduta positiva sull'economia reale.

    Serve solo a spostare ricchezza dai cittadini risparmiatori verso banche e stato. È il rimborso postumo delle spese delinquenziali di un'orda di ladri quando il prelievo fiscale, avendo raggiunto il massimo delle curva di Laffer, non da più gettito.

    L'alternativa al QE sarebbe l'esproprio diretto dei risparmi dei cittadini ma la cosa ha ricadute politiche disastrose e nessuno avrebbe il coraggio di metterle in atto.

    Il cicaleccio mediatico sul QE che occupa i media da qualche mese è servito a dare la possibilità ai mercati di scontare in anticipo gli effetti negativi del provvedimento (infatti l'euro si è già perso il 30% del valore) e tastare le reazioni dell'opinione pubblica nei confronti della manovra.

    Ovviamente nessuno è sceso nelle piazze con i forconi contro il QE ne in Italia ne in Germania pertanto la BCE con Draghi si ritiene pronta ad aggredire quei 3.500 miliardi di depositi bancari degli italiani per alleggerire il debito pubblico italiano senza che se ne accorgano.

    Del resto lo aveva già anticipato il mostro di Firenze nel discorso di chiusura del semestre di presidenza italiano a Bruxelles.

    L'italia ha il terzo debito pubblico al mondo ma il primo risparmio privato.

    Quindi avanti ragazzi infilate l'ago e iniziate la trasfusione.

  3. #3
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    Predefinito Re: Il capitalismo in crisi riesce a galleggiare solo per QE e svalutazioni competiti

    Citazione Originariamente Scritto da Mister Libertarian Visualizza Messaggio
    C'è un errore nel titolo. Bisognerebbe scrivere: "Lo statalismo in crisi riesce a galleggiare solo con il QE".

    Il QE (Quantitative easing) ovvero alleggerimento quantitativo non ha nessuna ricaduta positiva sull'economia reale.

    Serve solo a spostare ricchezza dai cittadini risparmiatori verso banche e stato. È il rimborso postumo delle spese delinquenziali di un'orda di ladri quando il prelievo fiscale, avendo raggiunto il massimo delle curva di Laffer, non da più gettito.

    L'alternativa al QE sarebbe l'esproprio diretto dei risparmi dei cittadini ma la cosa ha ricadute politiche disastrose e nessuno avrebbe il coraggio di metterle in atto.

    Il cicaleccio mediatico sul QE che occupa i media da qualche mese è servito a dare la possibilità ai mercati di scontare in anticipo gli effetti negativi del provvedimento (infatti l'euro si è già perso il 30% del valore) e tastare le reazioni dell'opinione pubblica nei confronti della manovra.

    Ovviamente nessuno è sceso nelle piazze con i forconi contro il QE ne in Italia ne in Germania pertanto la BCE con Draghi si ritiene pronta ad aggredire quei 3.500 miliardi di depositi bancari degli italiani per alleggerire il debito pubblico italiano senza che se ne accorgano.

    Del resto lo aveva già anticipato il mostro di Firenze nel discorso di chiusura del semestre di presidenza italiano a Bruxelles.

    L'italia ha il terzo debito pubblico al mondo ma il primo risparmio privato.

    Quindi avanti ragazzi infilate l'ago e iniziate la trasfusione.
    D'accordo solo sul fatto che il QE non è risolutivo per la crescita.

    Ma il QE ad oggi non è stato ancora mai fatto dall'europa ed usato in maniera anche eccessiva finora dai paesi anglosassoni che, come tutti sanno, sono "statalisti" da sempre.


    Non mi sembra che finora i risparmi degli americani e degli inglesi abbiano molto risentito del QE.


    Semmai potranno risentirne se un giorno dovesse scoppiare la bolla creata con la stampa di moneta.

    Le critiche sono altre semmai.
    Ad esempio la Fed ha movimentato 3600 miliardi di maggiore liquidità dal 2008 per fare una crescita di 2400 miliardi in più.
    Quindi per lo più carta e ricchezza finanziaria prodotta.

    Se vuoi fare economia reale vera e crescita vera non resta che ridimensionare la carta ed incentivare le imprese ed i consumatori che fanno economia vera.

    I paradisi fiscali sono pieni di questa carta. E le multinazionali fanno migliaia di miliardi di elusione fiscale che non sono più tollerabili per una economia sana sul pianeta.
    Ultima modifica di Dav. c. G.; 16-01-15 alle 21:13

  4. #4
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    Predefinito Re: Il capitalismo in crisi riesce a galleggiare solo per QE e svalutazioni competiti

    secondo me c' avete ragione tutti eddue!!

    però mi chiedo, perchè adesso il QE non è più un tabù? perchè solo adesso, nel momento cioè, in cui perfino l' industria tedesca inizia a ad essere in difficoltà?

    allora prima il problema era che noi del sud siamo brutti e scarsi perchè spreconi e non abbiamo fatto le riforme(il che è pure vero!), e i tedeschi che son fighi invece esportavano comunuque alla grande! adesso che iniziano a risentirne pure loro, la storia delle riforme non la tira fuori nessuno e tutti daccordo col QE...

    vabbè... si fa quel che conviene ai tedeschi, basta saperlo... quando conviene a loro la moneta forte, allora noi siamo spreconi, quando invece iniziano a faticare, allora va bene svalutare e acquistare titoli di stato(e nessuno è più sprecone!)... coerenza!!!
    Ultima modifica di Indra88; 17-01-15 alle 01:08

  5. #5
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    Predefinito Re: Il capitalismo in crisi riesce a galleggiare solo per QE e svalutazioni competiti

    solo l'eurocitrullismo è in crisi.
    Il capitalismo funziona tanto bene
    NO ALL'INVIO DI ARMI IN UCRAINA!!!

  6. #6
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    Predefinito Re: Il capitalismo in crisi riesce a galleggiare solo per QE e svalutazioni competiti

    Citazione Originariamente Scritto da Indra88 Visualizza Messaggio
    secondo me c' avete ragione tutti eddue!!

    però mi chiedo, perchè adesso il QE non è più un tabù? perchè solo adesso, nel momento cioè, in cui perfino l' industria tedesca inizia a ad essere in difficoltà?

    allora prima il problema era che noi del sud siamo brutti e scarsi perchè spreconi e non abbiamo fatto le riforme(il che è pure vero!), e i tedeschi che son fighi invece esportavano comunuque alla grande! adesso che iniziano a risentirne pure loro, la storia delle riforme non la tira fuori nessuno e tutti daccordo col QE...

    vabbè... si fa quel che conviene ai tedeschi, basta saperlo... quando conviene a loro la moneta forte, allora noi siamo spreconi, quando invece iniziano a faticare, allora va bene svalutare e acquistare titoli di stato(e nessuno è più sprecone!)... coerenza!!!
    Hai colto il punto.

    Finalmente il QE si può fare in Europa in quanto i tedeschi ottusi, con anni di ritardo, si sono resi conto che la deflazione spinta e duratura in Europa farebbe fallire anche la Germania.

    Naturalmente il QE ha utilità solo nel breve periodo per evitare un disastro europeo e quindi planetario (in eurozona serve come il pane la svalutazione euro e risalire sopra lo zero per l'inflazione).
    Ma se si vuole che ci sia crescita e debiti sostenibili (debiti pubblici e privati) c'è bisogno soprattutto di aumentare la domanda aggregata in modo sano. L'Europa avrà quest'anno oltre 250 miliardi di attivo nella bilancia dei pagamenti. Se non aumenta la domanda l'europa, chi altri dovrebbe farlo?
    La domanda aggregata va aumentata (investimenti e consumi) ma senza aumentare debiti pubblici e privati complessivamente in Europa. La Germania, di conseguenza, è il paese che deve maggiormente dare la spinta ad investimenti e consumi. Ma anche gli altri possono dare una mano in questo senso.

  7. #7
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    Predefinito Re: Il capitalismo in crisi riesce a galleggiare solo per QE e svalutazioni competiti

    Il capitalismo è da un bel po’ in putrefazione. Prima i lavoratori si tolgono le mollette ideologiche che hanno sul naso, meglio è.
    "La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi." Carl von Clausewitz
    "Tanti di loro sono così assuefatti, così dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo." The Matrix
    Cos'è il Socialismo

  8. #8
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    Predefinito Re: Il capitalismo in crisi riesce a galleggiare solo per QE e svalutazioni competiti

    Citazione Originariamente Scritto da Gian_Maria Visualizza Messaggio
    Il capitalismo è da un bel po’ in putrefazione. Prima i lavoratori si tolgono le mollette ideologiche che hanno sul naso, meglio è.
    il capitalismo ha i secoli contati
    "Stupratori della lingua e dell'immaginario collettivo" (Felipe su Calvino, Brecht e Moravia)
    "Scribacchini di regime." (su Nazim Hikmet e Pablo Neruda)
    "Raccapricciante. Comunismo sanguinario allo stato puro." (su "Valore" di Erri De Luca)

  9. #9
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    Predefinito Re: Il capitalismo in crisi riesce a galleggiare solo per QE e svalutazioni competiti

    Citazione Originariamente Scritto da Dav. c. G. Visualizza Messaggio
    Hai colto il punto.

    Finalmente il QE si può fare in Europa in quanto i tedeschi ottusi, con anni di ritardo, si sono resi conto che la deflazione spinta e duratura in Europa farebbe fallire anche la Germania.

    Naturalmente il QE ha utilità solo nel breve periodo per evitare un disastro europeo e quindi planetario (in eurozona serve come il pane la svalutazione euro e risalire sopra lo zero per l'inflazione).
    Ma se si vuole che ci sia crescita e debiti sostenibili (debiti pubblici e privati) c'è bisogno soprattutto di aumentare la domanda aggregata in modo sano. L'Europa avrà quest'anno oltre 250 miliardi di attivo nella bilancia dei pagamenti. Se non aumenta la domanda l'europa, chi altri dovrebbe farlo?
    La domanda aggregata va aumentata (investimenti e consumi) ma senza aumentare debiti pubblici e privati complessivamente in Europa. La Germania, di conseguenza, è il paese che deve maggiormente dare la spinta ad investimenti e consumi. Ma anche gli altri possono dare una mano in questo senso.
    per me hai ragionissima! ma vai tu a dirglielo ai tedeschi che devono aumentare la domanda interna! sono ottusi, non ci ragioni...

    e allora, pure con tutti i problemi connessi, forse, non è poi una bestemmia quella di chi dice 'andiamocene fuori dalle palle'

    cioè, se la soluzione, alla fine è il qe(e tra l' altro sembra che ognuno si comprerà i suoi titoli, perchè i tedeschi non vogliono condividere i rischi!!), mi devono spiegare perchè non lo si è fatto fin da subito! perchè abbiamo dovuto accettare di arrivare fino al punto di perdere un quarto della produzione industriale e di far arrivare la disoccupazione al 13,4? per me siamo fuori di testa...
    Ultima modifica di Indra88; 19-01-15 alle 17:08

  10. #10
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    Predefinito Re: Il capitalismo in crisi riesce a galleggiare solo per QE e svalutazioni competiti

    Hanno avuto ragione i tedeschi a non farlo subito.
    Regressista amante della pucchiacca.

 

 
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