Concordo con tutta la prima parte del tuo post.... ed è per questo che trovo assurdo il tuo punto n2. La storia non ha dimostrato quello, per nulla. La produttività non ha assolutamente nulla a che fare con i redditi da lavoro dipendente, sono due questioni separate. Come tu steso hai detto, il lavoro in quanto fattore produttivo è regolato da domanda e offerta: se il datore di lavoro non ha altri fattori da considerare e l'offerta è ampia, può offrire come prezzo per la sua "domanda" un salario limitato solo dalla sussistenza del lavoratore; che c'entra poi quanto sia produttivo il lavoratore stesso? I fattori che hanno influito sulla crescita dei redditi furono i sindacati (cioè la restrizione artificiale dell'offerta) e/o la legge. Anche oggi, nel 3o millennio, abbiamo numerosi esempi di come i datori di lavoro siano più che felici di ridurre al minimo le spese per il personale ogni qual volta sia possibile. Dal lavoro in nero, ai caporalati nei campi con gli immigrati, fino al co.co.pro. per il resto di noi.
Viceversa, ritengo i punti 1 e 3 corretti; però nel punto 1 ti invito a leggere i miei motivi nell'altro post sul perchè ritengo il capitalismo puro inaccettabile, al di la delle "colpe" delle parti coinvolte.