A mio parere, se l'Ucraina tentasse di riconquistare le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk, la Russia probabilmente interverrebbe direttamente, giustificandosi con motivazioni umanitarie e di protezione della popolazione con passaporto russo. E, nel caso che l'Ucraina "offra" una simile opportunità alla Russia, è anche possibile che quest'ultima espanda l'intervento a qualche altra area limitrofa dello stato ucraino. Nel complesso, la situazione di Kyiv è difficile. Forse, a mio parere, l'occasione migliore, nel medio termine, per uscire dallo stallo in cui si trova, è se Mosca facesse l'errore (a mio parere già commesso in Crimea), di annettersi direttamente le due repubbliche secessioniste del Donbass, senza che nascano, nel contempo, altre repubbliche separatiste nel territorio ucraino. Questo porrebbe Kyiv nella "necessità", prima o poi, di riconoscere il fatto compiuto (a meno di eventi eccezionali in Russia, per ora non probabili). Ciò renderebbe i confini ucraini coincidenti con il territorio effettivamente controllato da Kyiv, offrendo la possibilità di un ingresso dell'Ucraina nella NATO, scenario disastroso per Mosca. In pratica, ci si potrebbe chiedere quanto è disposta a perdere l'Ucraina, per far sì che la Russia subisca una disfatta.
Saluti.
Midìl
https://www.bbc.com/news/world-europe-56678665
https://www.reuters.com/article/us-u...-idUSKBN1YD1T5
Ma al di là degli aspetti legali, anche Mosca è in una situazione difficile. Se le forze armate ucraine riconquistassero le repubbliche secessioniste del Donbass, e Mosca non intervenisse a difenderle, credo che la Russia ne uscirebbe ridimensionata, sul piano internazionale. E l'Ucraina, se riprendesse il controllo dei suoi confini "ufficiali" nel Donbass, si avvicinerebbe all'adesione alla NATO, in quanto rimarrebbe "solo" la questione della Crimea, da risolvere. Ed essendo stata, questa penisola, annessa dalla Russia, in pratica, salvo eventi eccezionali, l'unica soluzione, per Kyiv, sarebbe riconoscere, prima o poi, il fatto compiuto. Il risultato sarebbe, anche in questo caso, la NATO ad Odessa e Kharkiv (e la Bielorussia "circondata" su, circa, tre dei quattro lati dall'Alleanza Atlantica).
Saluti.
Midìl
Il problema è un altro, l'annessione della Crimea è avvenuta senza che ci fosse stata alcuna violenza, la Russia ha approfittato del momento di caos e di paralisi dello stato ucraino nei momenti successivi agli eventi di Maidan per invadere la Crimea senza dover sparare un colpo, gli Ucraini non hanno risposto militarmente perché si sono trovati nella situazione di dover adottare una postura offensiva, in parole povere avrebbero subito troppe perdite e si sarebbero ritrovati nella posizione dell'aggressore.
Nel Donbass le posizioni sono totalmente diverse, io credo che inizialmente il piano russo contava sul fatto che anche altre regioni dell'Ucraina si sarebbero ribellate dando così il pretesto a una divisione dell'Ucraina in due entità differenti cosa che in realtà non è avvenuta, le istituzioni centrali dello stato ucraino hanno retto e la parte della popolazione Ucraina potenzialmente filorussa si è dimostrata in realtà apatica o peggio ancora ostile a una eventuale frammentazione della loro nazione.
Credo che Mosca abbia completamente esaurito le cartucce delle armi economiche e politiche e ora si ritrova solamente con lo strumento militare fra le mani ma credo che questo scenario sia peggiore di una eventuale adesione futura dell'Ucraina nella NATO.
forse non sei al corrente visto che i giornali italiani non ne parlano, ma da quasi due mesi nella piazza centrale di kiev ci sono le proteste dell estrema destra contro il presidente con tanto di lanci di razzi artificiali contro il palazzo (e conseguenti arresti) , è ovvio quindi che per deviare l attenzione e calmare i neonazisti in piazza stanno facendo questa carnevalata al confine col donbass con i droni turchi
Credo che l'Ucraina, di fronte agli eventi in Crimea, non abbia reagito militarmente conscia della propria debolezza e per evitare, quindi, di fornire pretesti alla Russia. E' stata la cosa probabilmente più saggia da fare, in quel frangente. Poi, per quanto mi riguarda, sono rimasto sorpreso dalla rapidità con cui la Russia si è annessa direttamente la Crimea. Ed è stato, secondo me, un errore, se l'intenzione è quella di ricostituire, ovviamente su basi diverse, un organismo geopolitico net territorio corrispondente, grosso modo, a quello dell'ex Unione Sovietica.
(Se Mosca non si fosse annessa la Crimea, limitandosi magari a riconoscerne l'indipendenza, avrebbe potuto cercare di accreditarsi come mediatrice nel conflitto tra Kyiv e la regione secessionista, cosa che, dopo l'annessione della Crimea, è difficile fare nel Donbass)
Personalmente, mi aspettavo un maggiore "attivismo" da parte di elementi filo-russi nelle regioni di Odessa e Kharkiv. Comunque, anche "recuperare" mezza Ucraina, sarebbe stato un, almeno parziale, insuccesso, per Mosca, il cui obiettivo doveva essere "riguadagnare" (ma non occupare o annettere) l'intero territorio ucraino, esclusa, al limite la parte più occidentale, attorno a Lviv. E senza Kyiv, è difficile pensare che si possa ricostituire qualcosa di analogo all'ex Unione Sovietica. Tra l'altro, mentre fino a qualche anno fa, mi sembra che tale progetto di ricostituzione fosse abbastanza evidente, ora, non si capisce bene, secondo me, quali siano gli obiettivi di Mosca, se stia cioè puntando ancora ad una nuova "Unione Sovietica", o se, invece, stia perseguendo un'idea di una "Grande Russia". In parte i due scenari si sovrappongono, ma ci sono anche grandi differenze. Tra l'altro una "Grande Russia" sarebbe poco più grande dell'attuale Russia, e molto più piccola di una nuova "Unione Sovietica", per cui non costituirebbe un significativo incremento del peso geopolitico di Mosca.Nel Donbass le posizioni sono totalmente diverse, io credo che inizialmente il piano russo contava sul fatto che anche altre regioni dell'Ucraina si sarebbero ribellate dando così il pretesto a una divisione dell'Ucraina in due entità differenti cosa che in realtà non è avvenuta, le istituzioni centrali dello stato ucraino hanno retto e la parte della popolazione Ucraina potenzialmente filorussa si è dimostrata in realtà apatica o peggio ancora ostile a una eventuale frammentazione della loro nazione.
Penso che a Mosca considerino poche cose peggiori di un'adesione dell'Ucraina alla NATO, In particolare se questa adesione avvenisse dopo una riconquista militare del Donbass, senza un conseguente intervento russo. Perché la Russia passerebbe per uno stato che magari "minaccia", ma poi non agisce. E questo può avere ripercussioni anche su una possibile futura adesione alla NATO della Finlandia (cosa che porterebbe la NATO a controllare anche la sponda nord del golfo di Finlandia, oltre a rendere più esposte la Carelia e la penisola di Kola).
Credo che Mosca abbia completamente esaurito le cartucce delle armi economiche e politiche e ora si ritrova solamente con lo strumento militare fra le mani ma credo che questo scenario sia peggiore di una eventuale adesione futura dell'Ucraina nella NATO.
(https://en.wikipedia.org/wiki/Enlarg...f_NATO#Finland)
Insomma, se l'Ucraina realmente pensasse di riprendersi il Donbass con un'operazione militare, credo che Mosca, al punto in cui siamo, e dal suo punto di vista, sarebbe quasi costretta ad opporsi militarmente. A meno che non accetti di abbandonare ogni residua speranza di tornare ad essere una grande potenza (cosa che ora già non è più).
Saluti.
Midìl