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Ortodossia
"Noi ebrei, stanchi e arrabbiati
pronti a un'altra via Domodossola"
Angelo Sermoneta, detto "Baffone", rievoca gli scontri del '92 e avverte: "Basta con gli attacchi". L'anima dura del Ghetto racconta la rabbia dei giovani pronti a battersi. "Sono passati sessant'anni e la storia non cambia. Non abbiamo paura"
di
GABRIELE ISMAN
La sede di Movimento Politico Occidentale assaltata nel '92
"C'è rabbia nel Ghetto. Una ventina di giorni fa io e Riccardo Pacifici abbiamo dovuto fermare un gruppo di
ragazzi che voleva attaccare di nuovo le loro sedi, farne una nuova via Domossola". A parlare è Angelo Sermoneta, detto Baffone, 62 anni, anima del Circolo I ragazzi del '48, nei dintorni del Portico d'Ottavia, e anima dura della comunità ebraica romana, presieduta da Pacifici.
In via Domossola, il 5 novembre 1992 un centinaio di
ragazzi della comunità,
in risposta a precedenti provocazioni dei
neofascisti, assalì la sede del Movimento politico occidentale - guidato da Maurizio Boccacci fino allo scioglimento nel 1993, dopo l'entrata in vigore della legge Mancino - causando due feriti e diversi danni alle strutture.
Per la città fu un pomeriggio di tensione e di panico.
"La violenza è sbagliata - dice ancora Sermoneta - ma io capisco che faccia male trovarsi insultati e minacciati dai neofascisti. Siamo stanchi di vedere le svastiche, le scritte offensive, la nostra memoria offesa dagli stessi personaggi senza cervello che riescono ad attirare ragazzini esaltati in nome di ideali perdenti. Sessant'anni dopo è sempre la stessa storia". Pacifici l'aveva detto: "
Chi immagina l'ebreo impaurito, sbaglia di grosso". Sermoneta conferma: "Mai avuto paura, loro non sono niente". E davanti agli ultimi annunci di Militia - "noi non ci fermiamo" - la risposta di Sermoneta è durissima: "Stiano in campana.
Non vogliamo sostituirci a polizia e carabinieri, la giustizia faccia il suo corso, ma se disgraziatamente non dovessero pensarci loro, noi sappiamo chi sono e dove abitano. Gli ebrei sono stanchi, e anche arrabbiati. Abbiamo tempo e modo per rispondere a ogni provocazione".