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  1. #1
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    Predefinito Vaticano: Gli Ebrei sono Dio.

    VATICANO: NEGARE SHOAH E' COME NEGARE LA FEDE CRISTIANA
    Padre Lombardi ci spiega con fermezza che dopo la Shoah il cristianesimo vive una nuova Rivelazione -codificata dal CVII- e non può non identificare Cristo con le sofferenze del popolo ebraico.


    CITTA' DEL VATICANO - La negazione della Shoah nega la stessa fede cristiana, ed è "tanto più grave se la negazione viene dalla bocca di un sacerdote o di un vescovo, cioé di un ministro cristiano, sia unito o no con la Chiesa cattolica": lo afferma il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, in un editoriale apparso questa mattina sul sito della Radio Vaticana, a commento delle recenti dichiarazioni di alcuni religiosi lefebvriani.
    http://www.ansa.it/opencms/export/si...875873008.html

  2. #2
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    Predefinito

    Questa è blasfemia.
    Scusate, ma prima di commentare preferirei che mi aiutaste un poco a cercare notizie di prima mano.
    Non è la prima volta che i giornalisti hanno voluto riportare ciò che volevano per compiacere i soliti (vedasi il discorso di Ratisbona)

  3. #3
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    Predefinito

    Pura eresia.

  4. #4
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    Predefinito

    Non c'è niente da fare, il Vaticano non riesce proprio a schierarsi nettamente contro i Visitors...

  5. #5
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    Predefinito Il testo originale.

    “La Shoah induca l’umanità a riflettere sulla imprevedibile potenza del male quando conquista il cuore dell’uomo”. Con queste parole al termine dell’udienza di mercoledì 28 gennaio, il Papa ha ripreso la profonda meditazione del suo discorso nel campo di concentramento di Auschwitz. Non ha solo condannato ogni forma di oblio e di negazione della tragedia dello sterminio di sei milioni di ebrei, ma ha richiamato i drammatici interrogativi che questi eventi pongono alla coscienza di ogni uomo e di ogni credente. Perché è la fede nella stessa esistenza di Dio che viene sfidata da questa spaventosa manifestazione della potenza del male. La più evidente per la coscienza contemporanea, anche se non la sola. Benedetto XVI lo ha riconosciuto lucidamente nel discorso di Auschwitz, facendo sue le domande radicali dei salmisti a un Dio che appare silente ed assente.


    Di fronte a questo duplice mistero – della potenza orribile del male, e dell’apparente assenza di Dio – l’unica risposta ultima della fede cristiana è la passione del Figlio di Dio. Queste sono le questioni più profonde e decisive dell’uomo e del credente di fronte al mondo e alla storia. Non possiamo e non dobbiamo evitarle e tanto meno negarle. Se no, la nostra fede è ingannevole e vuota. Chi nega il fatto della Shoah non sa nulla né del mistero di Dio, né della Croce di Cristo. Tanto più è grave, quindi, se la negazione viene dalla bocca di un sacerdote o di un vescovo, cioè di un ministro cristiano, sia unito o no con la Chiesa cattolica"
    http://www.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=262423

  6. #6
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    Predefinito

    chi ha emesso questo comunicato dovrebbe emettere comunicati anche contro gli ebbri che insultano cristo nel talmud o come diavolo si chiama quel libro satanico.
    sennò , implicitamente, ammettono di non credere in cristo e non possono dare lezioni ai lefreviani.

  7. #7
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    il papa si è già espresso sulla questione. Sta cosa mi pare non poco esagerata, dato che gli ebrei sono stati perseguiti non per ragioni religiose

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da Miles Visualizza Messaggio
    Questa è blasfemia.
    Scusate, ma prima di commentare preferirei che mi aiutaste un poco a cercare notizie di prima mano.
    Non è la prima volta che i giornalisti hanno voluto riportare ciò che volevano per compiacere i soliti (vedasi il discorso di Ratisbona)
    .

  9. #9
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    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da D'HUBERT Visualizza Messaggio
    “La Shoah induca l’umanità a riflettere sulla imprevedibile potenza del male quando conquista il cuore dell’uomo”. Con queste parole al termine dell’udienza di mercoledì 28 gennaio, il Papa ha ripreso la profonda meditazione del suo discorso nel campo di concentramento di Auschwitz. Non ha solo condannato ogni forma di oblio e di negazione della tragedia dello sterminio di sei milioni di ebrei, ma ha richiamato i drammatici interrogativi che questi eventi pongono alla coscienza di ogni uomo e di ogni credente. Perché è la fede nella stessa esistenza di Dio che viene sfidata da questa spaventosa manifestazione della potenza del male. La più evidente per la coscienza contemporanea, anche se non la sola. Benedetto XVI lo ha riconosciuto lucidamente nel discorso di Auschwitz, facendo sue le domande radicali dei salmisti a un Dio che appare silente ed assente.


    Di fronte a questo duplice mistero – della potenza orribile del male, e dell’apparente assenza di Dio – l’unica risposta ultima della fede cristiana è la passione del Figlio di Dio. Queste sono le questioni più profonde e decisive dell’uomo e del credente di fronte al mondo e alla storia. Non possiamo e non dobbiamo evitarle e tanto meno negarle. Se no, la nostra fede è ingannevole e vuota. Chi nega il fatto della Shoah non sa nulla né del mistero di Dio, né della Croce di Cristo. Tanto più è grave, quindi, se la negazione viene dalla bocca di un sacerdote o di un vescovo, cioè di un ministro cristiano, sia unito o no con la Chiesa cattolica"
    http://www.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=262423

    Ad essere sinceri, messo così, nella forma estesa il comunicato assume una forma ben diversa da quanto viceversa trascritto dall'Ansa.
    E molto pure.
    Negare che il male possa manifestarsi sulla terra, o meglio che gli uomini possano peccare pesantemente, effettivamente è negare che l'Uomo possa aver bisogno del Sacrificio del Salvatore, ipso facto negare la Fede Cristiana.
    E questo è un punto.

    Ma che il sedicente olocazzo, debba avere il copyright del male assoluto, esemplificazione del male che gli uomini possano commettere, è viceversa un errore teologico (il Male non può mai essere assoluto, vorrebbe dire riconoscerli attributi tautologici di esistenza indipendenti, cosa che non è).

    Ma, Padre Lombardi è il solito Gesuita postmoderno che delira.
    Cazzo, pensare che una volta i Gesuiti, le eresie le combattevvano.

    Vabbeh, il problema più grosso è che l'Ansa la leggono milioni di persone, i comunicati effettivi e facenti testo della sala stampa vaticana, un po' meno.

  10. #10
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    come dire, il diavolo veste prada e dio indossa la kippah...

 

 
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