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La puntata di oggi:
Il tesoro di Craxi
Craxi, lo Statista che fece la Storia
Craxi, i terroristi e Saddam Hussein
L'On. Gerry Scotti e boom del debito pubblico
La latitanza di Craxi
Testo:
"Buongiorno a tutti.
Chi di noi ha avuto la sfortuna di essere sintonizzato su Canale 5 ieri a mezza sera, avrà notato uno spettacolino degno della Korea di Kim Il Sung, una specie di monumento equestre in versione televisiva a Bettino Craxi, nel nono anniversario della sua scomparsa.
Un filmino messo insieme da alcuni suoi ex famigli e ovviamente trasmesso in pompa magna, è il caso di dirlo, da Mediaset.
E' chiara la devozione di Mediaset al suo santo protettore: senza Craxi, Berlusconi non sarebbe dov'è, Mediaset non sarebbe lì visto che è sopravvissuta alle varie violazioni di legge che prima Fininvest e poi Mediaset hanno perpetrato in barba alle normative nazionali, europee, alla Corte Costituzionale, eccetera.
Grazie al padrinaggio di Craxi e poi al padrinaggio dello stesso Berlusconi che poi è andato in politica a sostituirlo.
Si comprende la ragione per cui Mediaset e Fininvest e il mondo Berlusconiano sono così affezionati allo scomparso leader pregiudicato e latitante.
La cosa interessante è che probabilmente nemmeno Mediaset si era mai ridotta così male, si era mai abbassata e umiliata a tal punto, nella sua campagna revisionista e negazionista di quello che è avvenuto nella storia italiana negli ultimi quindici-vent'anni.
Si provava imbarazzo persino per Mediaset, ieri sera, nel vedere scorrere quella specie di vita dei Santi, quella specie di agiografia di Santa Maria Goretti con gli occhiali e il garofano.
Purtroppo, molti di quelli che hanno visto quella cosa, spero pochi grazie alle vacanze, erano persone che hanno dimenticato, altri sono persone che non hanno mai saputo, altri sono persone che non c'erano perché sono giovani e quindi non hanno gli strumenti per verificare.
Forse è il caso di mettere qualche puntino sugli “i” per evitare gli effetti collaterali di queste vere e proprie armi di distruzione di massa intellettuale e cerebrale e della memoria collettiva, onde evitare che poi queste radiazioni si propaghino per anni.