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I sinistri
Ci hanno trascinato nella disfatta con l’arcobaleno ma si godranno in solitudine il fallimento della sinistra sbiadita che stanno inventando per restare saldamente ancorati al carrozzone della poltrona istituzionale.
di Mariano Massaro
L’ennesima vittoria delle destre, questa volta in abruzzo, dimostra l’inconsistenza della sinistra riformista che dai tempi della bolognina tenta di dismettere gli abiti della lotta di classe per entrare a far parte definitivamente dei commensali al tavolo del potere.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti, ogni volta che i sinistroidi hanno voluto annacquare i comunismo, hanno registrato sonore lezioni da militanti ed elettori fino a far scomparire la bandiera rossa dal parlamento.
Certi giochi di prestigio da Veltroni te li aspetti, ma vieni colto di sorpresa quando i compagni di rifondazione che fino a ieri sputavano fango sulla sindacatura Genovese (PD ndr), oggi leggono il PD come unico interlocutore possibile, lo sesso PD che ha cacciato Rifondazione dal parlamento e inneggia al bipolarismo…
Oggi Fava e Vendola intenderebbero rifondare la sinistra ripercorrendo pari pari la strada che ha condotto al fallimento dell’arcobaleno, un’accozzaglia di “sinistri” con obiettivi, storie e culture diametralmente opposte e in antitesi con l’ABC del comunismo, l’antico sogno bertinottiano di cancellare ogni residuo di comunismo è ancora vivo in molti fedeli della mozione vendoliana, fortunatamente a gestire i fautori del Rosso Sbiadito c’è gente che non riesce a comprendere il mandato della base, la volontà della classe operaia.
Ci hanno trascinato nella disfatta con l’arcobaleno ma si godranno in solitudine il fallimento della sinistra sbiadita che stanno inventando per restare saldamente ancorati al carrozzone della poltrona istituzionale (Gennaro Migliore deve pur lavorare, non percepisce salario da quando è caduto il governo prodi).
Gli effetti della moderazione sono in stato avanzato, fino a poco tempo fa nelle vertenze dei lavoratori messinesi c’era sempre una bandiera rossa, oggi le vertenze e i disagi dei lavoratori sono aumentati a dismisura ma i compagni di lotta che si fregiavano di guidare il conflitto non si trovano manco a “chi l’ha visto?”
Intanto Sansonetti spreca i soldi degli iscritti per beatificare, attraverso Liberazione, le peripezie isolane di Vladimir Luxuria che, con tutto il rispetto per la donna di spettacolo, non è la massima espressione del conflitto capitale/lavoro che ogni militante di sinistra dovrebbe avere come obiettivo primario.
http://www.comunisti-italiani-messin...inistri-2.html