Originariamente Scritto da
gigionaz
Non nego di essere immaginifico alquanto, ma la base semplice semplice è quanto detto dall'amministratore svedese rispondendo alle domande del giornalista italiano.
Problema: rendere efficienti i movimenti 'economici' delle persone
Realtà esistenti:
Italia: 2,5 km da percorrere, tempi=30min, consumi = 1l? 2l?, degenerazione delle connessioni neurali dei singoli = non calcolabile, spese sanitarie non calcolabili ma in aumento. Il tutto è legato in modo esponenziale alla lunghezza del tragitto
Svezia: centro urbano con servizi diffusi capillarmente, ridottissima circolazione automobilistica, più tempo per tampinare le belle svedesi che vedi per strada.
Stato dell'arte: depressione della circolazione automobilistica e sviluppo del trasporto su rotaia in circuito urbano e regionale. Progettazione sul lungo periodo. Attenzione al 'sistema', alla 'rete', e non al punto. Visione olistica di sviluppo e non particellare.
A fronte di ciò, e a fronte delle interviste fatte al 'mercato', da cui deriva che la gente italiana è incazzata anche se rassegnata e gli svedesi invece soddisfatti, il giornalista chiedeva: ma come fate?
E l'amministratore svedese rispondeva.
"Vede, abbiamo comprato (non espropriato, suppongo io) questo territorio quando era agricolo, abbiamo progettato sul lungo periodo, abbiamo costruito con l'obiettivo dello sviluppo del territorio, per quello che ci serviva e per il benessere della gente, per quanto fosse possibile.
La differenza tra noi e il mercato è il tempo della redditività.
Noi possiamo lavorare sul lungo periodo.
Il privato lavora sul breve o brevissimo.
La differenza è la progettualità.
Noi progettiamo sistemi che devono funzionare per lungo tempo.
Il privato progetta per il breve o brevissimo. Anzi, non progetta, costruisce e poi stop."
Contento, diavolo di un Duca?