Scelte scomode, scelte immediate, scelte socialiste.
Appunti per l’agenda politica di una sinistra moderna ed europea.


Da www.partitosocialista.it , editoriale

di Franco D’Alfonso*



Tenere la barra politica diritta in tempi di crisi come quelli attuali significa non farsi dettare l’agenda dal capocronista e nemmeno , caso frequente in Italia, dal capocomico di turno . Se vogliamo riformulare, chiarire e comunicare una politica di sinistra moderna ed europea dobbiamo concentrarci su alcune questioni , ancora più decisamente ora che il loro grado di opportunità e scomodità politica è aumentato: la voce dei socialisti in Italia oggi può avere un suono percepibile solo se decisamente fuori dal coro , non certo cantando la stessa canzone del tenore sul palco , per di più almeno due toni sotto.
Il livello di pressione fiscale su imprese e redditi da lavoro era troppo elevato quando pure generava i “tesoretti” di prodiana memoria e resta straordinariamente elevato adesso che abbatte i redditi già fiaccati dalla crisi . L’Irap introdotta dal “primo Visco” come scambio alla pari contro una riduzione dei contributi sul lavoro dipendente si rivelò subito una incomprensibile tassa sulle perdite che sui bilanci delle imprese di questo e soprattutto del prossimo anno si materializzerà come un colpo di maglio sui risultati di gestione : va abolita subito e senza indugio, anche a costo di incrementare l’Ires sugli utili effettivi.
Sempre parlando di tasse , argomento che pare di colpo passato di moda dopo dieci anni di tormentone quotidiano, l’aliquota sulle rendite finanziarie ferma al 12,5% rispetto al 20% del resto d’Europa va adeguata subito proprio perché , con le perdite che verranno contabilizzate a fine anno , non avrà un grande impatto contabile sul bilancio dello Stato, delle imprese e delle famiglie , e magari ci sarà anche risparmiato il concerto di lamentele coordinate dell’informazione di proprietà di ex imprenditori divenuti finanzieri o politici.
Come ci si sta tragicamente accorgendo , il tema dei precari è stato risolto in termini numerici dalla crisi : tempo tre mesi e contratti atipici, a termini e simili torneranno ad essere una rarità , con i sindacati concentrati a gestire mille situazioni simil Alitalia, anche se non tutte con Cig a sette anni e mezzo ! Ma proprio per questo , per evitare una nuova esplosione del lavoro nero sottopagato e non garantito , è doveroso che si spinga con decisione se possibile maggiore verso l’introduzione della “flexsecurity” e la revisione dell’art 18 formula Ichino : saranno purtroppo strumenti sostanzialmente inutilizzabili per l’oggi , ma potranno essere un formidabile additivo per lo sviluppo quando il ciclo tornerà in positivo , come abbiamo visto nell’esperienza degli ultimi dieci anni di Spagna o Danimarca.
Il cattivo funzionamento della Pubblica Amministrazione era un freno nel momento della crescita , sarà un virus letale nel momento della crisi . lentezza burocratica, dispersione di risorse, inefficienza sono mali gravissimi in qualsiasi situazione economica : se la lotta ai “fannulloni” non è tutto , è tuttavia già qualcosa , soprattutto se accompagnata da una vera e profonda seriamente federalista, soprattutto con riguardo all’etica delle responsabilità pubblica e privata.
E’ vero che con i diritti civili non si mangia , ma la difesa dei principi di libertà di ricerca, di espressione, di libera scelta della persona , della non discriminazione razziale e sessuale e della laicità dello Stato sono elementi fondamentali per ristabilire quel clima di fiducia che il premier attuale vorrebbe instaurare soprattutto a colpi di spot tv : la differente qualità della vita e l’attrattività della Barcellona che è in cima ai desideri dei giovani di tutta Europa rispetto alla caduta in basso della Milano di Donna Letizia Moratti è anche misurata dal proibizionismo a base di multe vessatorie introdotte dal centrodestra come dal rifiuto perfino del rispetto delle sentenze della Cassazione da parte del Presidente Formigoni e della setta di Comunione e Liberazione che sta letteralmente occupando la sanità lombarda.
E ancora : privatizzazioni-svendite come quelle di Autostrade , di Telecom , dell’Aem di Milano senza aver prima liberalizzato il mercato non andavano bene al tempo nel quale era soprattutto il governo D’Alema a condurle, non vanno bene nemmeno adesso che si sta preparando una nuova, gigantesca operazione di cassa , cedendo la gestione dell’acqua ai “privati”. Ma continua soprattutto a non andare bene, anzi ad essere orribile il mantenimento dei monopoli pubblici degli enti locali sui servizi e sulle utenze, al punto che la battaglia per la liberalizzazione dei mercati resta il punto fondamentale per una politica progressista e moderna.
Potrei continuare ancora ad elencare argomenti per battaglie scomode , “corsare” , che competono ad un Partito che abbia a cuore il rinnovamento della sinistra in Italia.
I socialisti saranno utili alla sinistra ed al Paese se sapranno mantenere ferma la direzione, intenso il lavoro ed alta la voce su questi problemi.
Navigare a vista , bordeggiando tra liste e schieramenti e scambiare la tattica per la strategia , riporterebbe dritti all’ultimo atto di un’opera che merita un finale migliore .

*Direzione Nazionale del Ps