Originariamente Scritto da
mustang
Quindi ora, se la nuova America lo vuole, il Pd vota per più soldati a Kabul?
Al netto dalle esibizioni (forse inevitabili e comunque bipartisan) di
provincialismo, l’elezione di Barack Obama pare destinata ad avere un effetto
rilevante anche sulle vicende della politica italiana.
L’adesione incondizionata di Walter Veltroni alle scelte, per ora imperscrutabili, del nuovo presidente americano, sommate all’ovvia fedeltà del centrodestra all’alleanza occidentale, prefigurano uno schema nel quale l’adesione dell’Italia alle scelte della Casa Bianca non saranno più un campo di battaglia.
Questo significa che quando, com’è probabile, l’America chiederà ai partner europei un maggior impegno in Afghanistan, anche grazie al sostanziale successo della battaglia d’Iraq, sarà più difficile per il Partito democratico opporsi.
L’invocata logica “multipolare” ha i suoi prezzi e Obama è nelle migliori
condizioni per esigerli.
Una piena convinzione della centralità dell’alleanza con l’America, condivisa
dalle principali forze politiche, è d’altra parte una delle condizioni necessarie
perché il bipolarismo italiano assuma i connotati tipici di tutte le grandi democrazie occidentali.
Uno degli effetti secondari è la conferma della separazione strategica tra la sinistra democratica e quella antagonista che, Obama o non Obama, resterà ancorata al suo pregiudizio “antimperialista”, cioè antiamericano.
Walter Veltroni, che si sta impegnando in una paradossale competizione con il centrodestra su chi è più amico dell’America, sembra aver capito prima degli altri quale sarà il futuro scenario, e si prepara a costruire l’inedita immagine di
una sinistra filoamericana.
Se questa mutazione avrà successo, se cioè sarà possibile trasferirla dal terreno della propaganda e dell’ideologia a quello della politica, l’Italia uscirà dalla sua peculiare condizione di ultimo erede della Guerra fredda.
Tutte le esasperazioni propagandistiche dell’obamismo veltroniano saranno giustificate a posteriori se porteranno a quell’esito, saranno invece un formidabile boomerang in caso contrario.
G.F.
www.ilfoglio.it 07 11 08
saluti
modesta osservazione: credo che Silvio sia già arrivato a questa considerazione e stia alacremente preparandosi per i prossimi incontri.
Uomo "del fare", già organizza le cosette.