Omaggio a Sarah Palin, donna di un altro mondo
Di questa noiosa e perdente (per i Repubblicani) campagna elettorale sarà un solo nome a salvarsi: quello di Sarah Palin. Sarah Palin è una donna giovane, di bell'aspetto e di idee conservatrici. Non è una RINO (Republicans In Name Only), una Repubblicana di nome ma non di fatto, come Elizabeth Dole o Christine Todd Whitman. No, la Palin è un concentrato delle tipiche posizioni del conservatorismo USA: liberista, "bigotta", e persino cacciatrice! Da quando è diventata vice di McCain, personaggio troppo liberal per dispiacere ai media, questa donna ha catturato su di sè l'odio viscerale delle genti di sinistra. Soprattutto di quei settori della medio-alta borghesia che un tempo si sarebbero detti "radical chic", per i quali professarsi pubblicamente cristiani e vivere in conformità delle proprie scelte morali, è qualcosa di abietto.
Sarah Palin ha osato non abortire il figlio down. Questo è il vero motivo della sua messa all'indice e del disprezzo rivoltole dal mondo che conta, quello che va in copertina, che scrive sui giornali, che occupa le accademie. E' il mondo, in Italia, che abitualmente legge Repubblica e il Corsera. Quest'ultimo soprattutto, che da quando è diventato la bandiera del laicismo anticristiano rivaleggia nello sbeffeggiare la comunità dei credenti con accenti di radicalismo anni settanta. Il blog di Maria Laura Rodotà ne è un esempio dei migliori.
Dunque, Sarah Palin è il nemico da battere. E' lei che cattura le folle e procaccia i voti. Lei che infonde la speranza reaganiana per un "new beginning". E per questo è lei, e non McCain, il bersaglio, comodo, per la scienza, sempre pronta a gridare all'Inquisizione papista, e per quelle donne che, al pari di Lilli Gruber, con orgoglio ricordano ancora di essere state delle "streghe".
Sarah Palin è, come George W. Bush, l'immagine di un mondo pre-moderno, ritenuto sconfitto ma sempre risorgente, e dunque meritevole di raccogliere su di sè l'attacco concentrico delle forze progressiste. Un tempo le "forze oscure della reazione" erano considerati i fascisti. Oggi sono invece i "cattolici bambini", i Ratzingeriani, i "cristiani rinati", che che vivono in un mondo che non è il loro e ne sopportano quotidianamente il prezzo.
Florian