ROMA - Dopo Palazzo Chigi, dopo il ministero della Funzione pubblica adesso Renato Brunetta ha un altro obiettivo per rendere più efficiente e trasparente il mondo della P.a.: i tornelli anche per i magistrati. La proposta-provocazione arriva dai microfoni di Radio Rtl 102.5 che ha stamani ospitato un intervento del ministro, che ha parlato anche di contratti, di rottamazione e della manifestazione di ieri al Circo Massimo. Rispondendo alla critiche di quanti pensano che il governo, dopo aver 'aiutato' l'Alitalia, possa mettere mano agli aiuti per la Fiat e le banche Brunetta taglia corto: "I soldi alla Fiat sono stati dati l'ultima volta 3 anni fa e io in quell'occasione mi opposi. Questo - assicura - sarà il mio atteggiamento anche adesso. Di aiuti alla Fiat non se ne parla". Quanto ad Alitalia, "é vero - riconosce il ministro che abbiamo fatto un prestito ponte da 300 mln, ma Alitalia era, é un caso nazionale e abbiamo dovuto fare questo sforzo. Speriamo di recuperarlo ma non ci credo". Quanto alle banche "vorrei ricordare che, allo stato, non abbiamo dato un euro. Abbiamo solo messo in piedi un sistema di garanzie in caso di emergenza che spero non si attivi mai perché abbiamo un sistema bancario solido". "I veri investimenti - puntualizza Brunetta - sono semmai necessari per il welfare, la scuola, l'università, ma prima bisogna fare un po' di pulizia nei conti. Pesate che noi paghiamo più di 100 miliardi l'anno solo per la sanità e di questi tutti concordano nel ritenere che almeno il 20% è frutto di inefficienze e sprechi. Ma non c'é solo la sanità - incalza Brunetta - ci sono i baroni universitari, i corsi universitari per appena 10 studenti e così via. Riguarda anche i magistrati, molte magistrati che lavorano solo 2-3 giorni a settimane, 2-3 pomeriggi a settimana e poi stanno a casa. Ecco - propone provocatoriamente Brunetta - vorrei mettere i tornelli anche per i magistrati. Io l'ho già fatto a Palazzo Chigi, nel mio ministero e vorrei farlo per tutta la pubblica amministrazione, quindi magistratura compresa. Mi diranno di tutto ma io vado avanti. Aspetto solo che D'Alema mi dia di nuovo dell'energumeno tascabile". L'esponente del Pd, fa sapere Brunetta, "mi ha mandato un biglietto di scuse, ma io non ho fatto pace. Io non sono un buonista, non offendo nessuno e pretendo solo di non essere offeso da nessuno".
PD IN PIAZZA: BRUNETTA, IMPOSSIBILE PARLARE RIFORME CON LORO
"No, non è possibile fare un tavolo di riforme in comune con questa opposizione. Questa opposizione non esiste, non è capace, e ha una credibilità ridotta ai minimi termini". L'indomani della manifestazione del Pd al Circo Massimo, il ministro della pubblica amministrazione, renato Brunetta, non vede spazi di 'dialogo''. "Basta vedere come hanno dato i numeri della partecipazione - esordisce ai microfoni di Radio Rtl 102.5 che stamani ha ospitato un intervento del ministro - Hanno parlato di 2,5 milioni di partecipanti, la questura di 250mila: questa è la credibilità dell'opposizione. Io credo alla questura che è abituata a misurare la partecipazione. non si può ingannare la gente". Così facendo, prosegue Brunetta, "come si fa allora a credere alle loro critiche quando parlano di scuola, servizi pubblici, tasse? Sarebbe da paese normale avere un'opposizione di fronte e discutere insieme ma in questo Paese non è possibile. Abbiamo tentato di farlo con la Bicamerale per la riforma istituzionale, sto tentando di farlo con la riforma della P.a., eppure sono sicuro e sono pronto a scommettere che quando sarà, voteranno contro. D'altronde - prosegue Brunetta - cosa è venuto fuori finora dal governo ombra? Mi dicano solo 3, dico 3 cose credibili proposte dal governo ombra". "Noi - insiste il ministro - avevamo proposto di detassare le 13me. Lo avevamo detto e proposto nel nostro programma elettorale. Allora siamo stati criticati ferocemente perché la sinistra una detassazione generalizzata. Ora invece chiedono sono loro a chiedere la detassazione delle tredicesime. Mi chiedo, è serio tutto questo?".
CONTRATTI: BRUNETTA, 6 MLD SARANNO POCHI,MALEDETTI MA CI SONO
"Sei mld di euro per rinnovare i contratti degli statali non sono tantissimi ma non sono nemmeno pochi. Cisl, Uil e Ugl hanno detto sì, la Cgil come sempre ha detto no". "Nel passato - ricorda il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ospite stamani di Radio Rtl 102.5 - questo significava da una parte non dare nulla e dall' altra proclamare scioperi finché Pantalone non mollava. Ma dati i chiari di luna di oggi questo non sarà possibile. Perché la Cgil continua a dire di no? E' questo il modo di fare sindacato? Ha detto di no forse in attesa della manifestazione di ieri", aggiunge Brunetta, secondo il quale, quello della Cgil "non è un atteggiamento serio, considerata la congiuntura economica. Lo sa la Cgil che siamo a crescita zero e si rischia una totale recessione dell'economia? 6 mld di euro per il rinnovo dei contratti non saranno forse sufficienti ma sono meglio di niente e sicuramente possono aumentare il potere di acquisto". Nonostante il no del sindacato guidato da Guglielmo Epifani, Brunetta assicura: "Io comunque vado avanti. C'é una clausola che mi consente di pagare a partire da gennaio 2009 i 6 mld e anche se la Cgil dice no io pago lo stesso. Per i dipendenti pubblici sono 70 euro, saranno pochi, maledetti ma arrivano subito. La Cgil - ricorda Brunetta - dice che non sono sufficienti, vorrebbe 1-1,5 mld in più. Ma con questi chiari di luna ha senso proclamare nuovi scioperi, considerando che il potere di acquisto dei lavoratori pubblici salirà dal 6,8% al 7% nel 2009, a fronte di un'inflazione più bassa?".
P.A: BRUNETTA, ASSENTEISMO SCUOLA -44%, RISPARMI 70 MLN
"A settembre nel solo comparto della scuola si è registrato una riduzione del tasso di assenteismo del 44,7%, con un risparmio di 70 mln di euro per mancate supplenze". Lo ha ricordato il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ospite stamani di radio Rtl 102.5. "E si tratta di dati parziali, considerando che la scuola non inizia il 1 settembre", ha aggiunto il ministro ricordando che "fra 20 giorni usciranno i dati di ottobre. Per questa mia crociata mi hanno deriso, insultato, ma io vado avanti - ha concluso - Io lavoro per la povera gente, per quelli che fanno la fila, che hanno bisogno degli ospedali e scuole che funzionano e sapendo che loro stanno dalla mia parte mi da forza".
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