…Una magia!



Una Crisi per domarli, una crisi per trovarli, una crisi per ghernirli e nel buio incatenarli. Nella terra delle Banche, dove l’oscurità scende e… il mutuo sale.



Questa non è una crisi economica e neppure una crisi finanziaria, ma è semplicemente una crisi esistenziale, una crisi della Quarta Era (contemporanea), dove l’occhio regna e gli eredi di Aragon sono “Briganti”.



Per risolvere “la crisi” non ci vuole un economista, ma il ritorno di Gandalf. Non solo perché tutta la nostra classe politica, non è capace di spiegarcela ma, soprattutto, perché quelli che chiamiamo soldi, si sappia, non esistono. Sarà lei , la nostra classe politica loro a trasformarla in crisi reale, mediante qualche legge o decreto che farà pagare, a noi “r-esistenti”, quello che in realtà non esiste. In pratica faranno una “stregoneria”.



Un mondo basato sull’economia che va in crisi proprio sull’economia e senza fattori esterni di pressione è sostenere che il Medio Evo sia terminato per crisi delle vocazioni o che L’era Antica, basata sull’etica guerriera e sulla sacralità della vita, sia finita per un’improvvisa esplosione di obiezioni di coscienza. Mordor non crolla per troppa cattiveria.



Ci hanno detto: “c’è troppa moneta virtuale in giro”, la quale non corrisponde alla ricchezza reale. Ma allora dov’è la crisi se, in quest’era, è sempre stato così?!? Una “crisi”, interrompe momentaneamente uno stato di “normalità”. Ma se normalmente si deposita in banca un euro, frutto del proprio lavoro, quindi legato ad una ricchezza reale, e le banche per quel deposito di un euro, ne prestano otto, che sono totalmente virtuali e questo lo fanno “normalmente” da sempre, dov’è la crisi? Voi direte: “Hanno esagerato”. Bene, pensateci: come si fa ad esagerare su una cosa che non esiste? Magia!



In piena coerenza (sic!) liberista, i soldi non sono legati a nulla di reale, ma alla capacità di produrre beni. Essendo, secondo i loro calcoli da “pazzi illuminati”, la capacità di produrre illimitata, la quantità di soldi è illimitata: io produco una bottiglia e le banche di emissioni mettono in circolazione l’equivalente in moneta di quella bottiglia; io sviluppo una ricerca sulla bottiglia e loro mettono in circolazione l’equivalente in moneta di quella ricerca; io dirò che farò questa o quell’altra cosa e loro emettono azioni. Ma se si rompe la bottiglia e le mie ricerche falliscono, loro quei soldi li tolgono dalla circolazione? No e, quindi, quei soldi normalmente non esistono. E gli esempi possono continuare…



L’Economia è la gestione di quello che ho. Per avere qualcosa, quella cosa deve esistere. A questo punto, la prima domanda da farsi e come fa lo stato a gestire l’economia se non è possessore più di nulla? Da tempo non possiede la moneta e da una ventina di anni, con le privatizzazioni, neanche la propria “ricchezza”. Ma non è finita qui. Gli orchetti vari ed i “padroni del vapore” hanno inventato la “Finanza” che è l’epicentro della gestione economica. Cioè la gestione e l’economizzazione di quello che in realtà non ho e che per altro, in parte forse esisterà ed in parte sicuramente non esisterà mai. Una stregoneria! Degna dei “nove anelli” (Banck of America, Marrill Lynch, Bank of New York Mellon, Citigroup, Goldman Sachs, Jp Morgan Chase, Morgan Stanley, State Street, Wells Fargo, “Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende”). Hanno economizzato il tempo, il futuro, le capacità future, il latte delle mucche che ancora non sono nate, i raccolti del grano sino al 2035, il debito dei debitori, il credito dei debitori-creditori, il debito del debito… e per vendere a quattro beduini del deserto, missili da un milione di dollari l’uno, hanno stampato dollari “falsi” che qualcuno un giorno pagherà, registrando il tutto in archivi che, per magia, sono spariti sotto le “Due Torri”.



Addirittura, hanno economizzato la natura. Per legge puoi emettere tot emissioni nocive nell’ambiente, se ne emetti di meno, puoi venderti quelle quote, a qualcuno che vuole inquinare di più, favorendo l’emissione “normale” di soldi. Mi domando: ma cosa possano mai corrispondere in termini reali quei soldi.? Alla nostra morte, è ovvio. Hanno monetizzato anche quella. Mordor allo stato puro…



Si chiederà qualcuno: “Ma come funziona la magia”? Ricapitoliamo. Da quando il mondo è mondo, il fallimento del debitore danneggia il creditore non il fallito. Quindi, se il “debitore nazqûl” trasforma “magicamente” il “debitore Stato” in acquirente del debito del “debitore banca”, il fino ad ieri “fallito Stato”, diviene creditore del suo debito, arrivando alla parità del bilancio. Esattamente quello he sta avvenendo nel mondo reale. Ma la magia è proprio questa: rendere un debito irreale (quello bancario…) un debito reale e farlo pagare allo stato, cioè al: “cittadino reale” che lavora: cioè, a noi… Vi sembra complicato? No, è una magia!



E, come avviene in magia, c’è pure l’incantesimo: come mai nessuno si domanda: “Chi cazzo è l’UNICO creditore di tutto?”.



La crisi vera e quando non si ha il grano e si muore, ma oggi che per ogni essere umano si producono 400Kg di grano a testa e NORMALMENTE si continua a morire di fame, come possiamo chiamarla? La crisi vera è quando non esiste ricchezza reale da economizzare, o quando si ha ricchezza ma non la si può scambiare, ma quando di ricchezza e di moneta se ne hanno a iosa, “essere in crisi” è davvero una magia!



Per puro divertimento ci domandiamo anche: se questo è il sistema migliore possibile, ma soprattutto il più bravo in economia, perché nessuno dice quant’era il debito pubblico dell’Italia e della Germania, ante guerra? E quello di noi meridionali prima del risorgimento? Il debito, cioè, di chi quei soldi “falsi”, non solo non li faceva circolare ma, soprattutto, non li emetteva? Meglio non dirlo: se il “revisionismo” non è storia ma un crimine, gli storici ufficiali non sono intellettuali ma sbirri, che non ci mettono nulla a schiaffarti in galera. Sarò pure scemo, ma soffro di reumatismi.



E’ dalla fine della seconda Guerra civile europea che lo Stato ha il debito pubblico. Fermo restando che nessuno ci dice con chi abbiamo questo debito, si è arrivati al punto che è impossibile pagarlo. Infatti, lo Stato, con i nostri soldi, non paga il debito, ma gli interessi sugli interessi di quel debito.



Altra domanda magica, “magicamente” senza risposta. Presupponendo, invece, che quella che fin qui abbiamo definito “magia” in verità non lo sia affatto e che tutto sia reale, se si accetta di socializzare le perdite, perchè non si chiede di socializzare i guadagni?



Qualcuno dirà: “Ma tutti i politici vogliono uscire dalla crisi!” Bene, risponderò: e allora, chiediamoci perché ci siamo entrati? Risposte vaghe? Nessuna risposta? Ennesima magia… Ennesimo incantesimo…



Ma io sono “troppo” scemo, uno scemo all’antica, e siccome non riesco, per natura, a vivere con i debiti, sono ancora più scemo. Ci sono troppi soldi in giro che non corrispondono a beni reali? Bene, io avrei una soluzione ed è questa: che la smettessero di stampare ancora più soldi. Infatti, mi sono messo a risparmiare per pagare il debito pubblico e calcolando calcolando, sono arrivato alla soluzione: se tutti gli italiani continuassero a lavorare 8 ore al giorno e si limitassero semplicemente a spendere i propri soldi per il cibo, riusciremmo a saldare il debito “iniziale” , dopo appena 658 anni. In un’altra Era. Ma a quel punto i nostri bis-bis-bisbis-nipoti avranno consegnato tutti i nostri soldi ai banchieri e gli rimarrebbe da pagare l’interesse e l’anatocismo che, comunque, non riusciranno mai pagare. Non perché sia enorme il debito composito, ma semplicemente perchè non ci sarebbero materialmente-realmente più soldi in circolazione. Quindi - ripeto - abbiamo una crisi che non esiste, che ovviamente ha una soluzione che non esiste. Magicoooo!



Da quanto precede, è deducibile le Banche centrali sono costrette (?) per NORMALITÀ a stampare altri soldi, i quali, sempre NORMALMENTE, non potranno corrispondere a nessun bene reale. Quindi, normalmente, I SOLDI NON ESISTONO E LA CRISI E’ LA NORMALITÀ. Ora, è noto che spacciare una cosa per quello che non è, si commette una truffa. Ve lo ricordate l’effetto della voce di Saruman? L’ennesima perdurante TRUFFA liberista: inevitabile, normale, foriera di libertà e di progresso. Dove il giusto sembra sbagliato, il normale sembra scemo, Vermiliguo esce in televisione e “lo scemo del villaggio globale” non esiste… E questo articolo? Non è mai stato scritto.



A proposito di Saruman, gli ho domandato: se nessuno ha liquidità, come fanno a salire di 8 punti le Borse? Sapete cosa mi ha risposto? “Ho sempre detto che il sistema pensionistico va rivisto!”.



Scusa, presidente del Bianco Consiglio - ho replicato - ma se è la finanza che crea questi danni, perché non aboliamo la finanza? E se il dollaro non vale nulla, perché non usiamo un’altra moneta? “Stai zitto scemo!”, è stata la sua risposta.



Non esiste crisi reale, ma reali - statene certi - saranno gli uomini di Saruman che, come fecero dopo la “crisi” politica di Mani Pulite, piazzando Dini e Prodi a guardia dello stato e dei furti-privatizzanti, faranno gli assessori all’economia in ogni comune, in ogni ente pubblico, in ogni fabbrichetta… E se un giorno qualche Urukay in giacca e cravatta busserà alla vostra porta per controllare la vostra spesa, voi non direte: “è la dittatura”, ma che è solo colpa della “crisi”. Addirittura, qualcuno accuserà Frodo, di non lavorare per il “bene comune”..



Attenzione, però: anche la troppa sicurezza di poterci prendere tutti per scemi potrà fargli sfuggire la “crisi” dalle mani. Altre volte siamo risaliti dal fondo di un Gran Burrone, ed altre volte l’anello è stato perso… E ritrovato…



Nando Dicè
Lo Scemo del Villaggio Globale
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