No, per dire...
Lo stadio Zini è più sicuro e a norma
foto e testo di Umberto Onofri
Lo " Zini " dopo un importante restauro che lo ha reso più bello, è diventato anche più sicuro e a norma. Lo abbiamo appreso nella conferenza stampa organizzata dall U.S. Cremonese nella sede grigiorossa. Con il DG Sandro Turotti e l'addetto stampa Cristina Coppola a fare gli onori di casa, erano presenti il vicesindaco Luigi Baldani e il titolare della Disaitalia srl Enrico Baldocchi.
Il DG Turotti ha ringraziato, rivolgendosi a Baldani, il Comune di Cremona per la collaborazione ricevuta per evitare che allo " Zini " dopo il Decreto Amato si dovesse giocare a porte chiuse. Parole di elogio anche per la Disaitalia in anticipo di una settimana nella consegna dei lavori.
Turotti ha evidenziato l'importanza di acquistare i biglietti negli appositi punti vendita che verranno diffusi non solo a Cremona.
Baldani, ricambiando i ringraziamenti di Turotti, ha evidenziato che, dal giugno 2007, è stato avviato il processo per la messa a norma dello stadio che, ora e secondo l'Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, è uno dei più sicuri in Italia. " tra il Comune e la U.S. Cremonese " ha affermato il vicesindaco," c'è stata una collaborazione straordinaria". Abbiamo finanziato gli interventi a beneficio della loro minor durata".
Baldani ha anche sottolineato che la sicurezza è totale dentro e fuori dallo stadio che ora può contenere 20.034 spettatori. " Oltre ai lavori allo " Zini " ha proseguito Baldani " abbiamo finanziato quelli per la Palestra Spettacolo, del Cambonino divenuta il terzo Palazzetto cittadino e il campo di calcio di Cavatigozzi".
Ha preso poi la parola Enrico Baldocchi titolare della Disaitalia ditta di Cremona che, dal 1978, si occupa di sicurezza in ambito edile, commerciale e abitativo. La Disaitalia ha installato allo " Zini " 22 tornelli e 18 telecamere ad alta defnizione. Le telecamere che hanno un campo d'azione di 360 gradi e riprendono, anche nei minimi particolari, fino a 250 metri.
La regìa, situata nel palco sopra gli spettatori della tribuna centrale, invia le immagini alla postazione di polizia costruita recentemente di fianco all'entrata di Via Persico. Qui gli addetti, su due schermi da 44 pollici, possono controllare , in contatto costante con la Questura gli eventuali facinorosi.
In caso di disordini i teppisti vengono rinchiusi in due celle, riservate a uomini e donne, ricavate nella biglietteria a sinistra della curva Nord. Segue l'eventuale trasferimento in Questura e, se necessario, in carcere.
Inoltre sono state raddoppiate le barriere fra curve e distinti per rendere impossibile scontri fisici fra gli occupanti. Noi che abbiamo visto il calcio dagli anni sessanta consideriamo queste misure di sicurezza più che necessarie visti i tempi che corrono ma abbiamo avuto, nella visita allo stadio, l'impressione di respirare aria da Alcatraz.
Ecco il calcio del terzo millennio. Allo stadio ci sono anche le celle. Naturalmente con servizi diversi per uomini e donne.
Il titolare di Disaitalia Enrico Baldocchi mostra i monitor per il controllo dello stadio e della vie circostanti
http://www.vascellocr.it/sport/incampo3.htm
Se cliccate sull'indirizzo dal quale ho preso l'articolo, è divertente leggere l'articolo in alto, scritto qualche giorno dopo, in palese contrasto con la tanto annunciata "sicurezza dello Zini".
Che incapaci...