ESTERI
Battaglia contro i ribelli filorussi, l'escalation continua
Mosca interviene con esercito e jet. E Tbilisi denuncia
Georgia bombarda Ossezia del Sud
"Le vittime sono ormai più di mille"
La Russia: "Uccisi 10 nostri soldati". Saakashvili: "Siamo attaccati, intervengano gli Usa"
Il Pentagono chiede alle parti di cessare il fuoco e impegnarsi per evitare un conflitto
L'artiglieria georgiana fa fuoco contro i separatisti dell'Ossezia del Sud
MOSCA - E' altissima la tensione fra Georgia e Russia, con l'escalation della crisi che coinvolge la repubblica secessionista dell'Ossezia del Sud filo-russa. Secondo i separatisti sarebbero più di mille le vittime. Alcuni jet di Mosca hanno bombardato la base aerea di Vaziani a 25 chilometri dalla capitale georgiana, causando la morte di tre militari georgiani secondo Tbilisi. Nel pomeriggio le forze del 58mo reggimento, lo riferisce il servizio stampa sudosseto, sono entrate nei quartieri sud della capitale. Subito dopo il raid aereo Kakha Lamaia, funzionario dei servizi di sicurezza georgiani ha commentato con questa azione la Russia "ci ha dichiarato guerra". Gli Stati Uniti, il cui intervento è stato invocato dal presidente georgiano Saakashvili, hanno di cessare immediatamente il fuoco e di evitare un conflitto. Condoleeza Rice ha preso contatti telefonici con le parti coinvolte e Washington sta per inviare un mediatore nella regione.
L'escalation di violenza. Dopo una feroce battaglia ieri tra truppe di terra georgiane e milizie separatiste, la Georgia ha lanciato questa mattina bombardamenti aerei contro la provincia autonoma ribelle osseta. Caccia-bombardieri georgiani hanno colpito in due ondate successive postazioni dei ribelli sud-ossetini nei dintorni del villaggio di Tkverneti. Il presidente georgiano Mikhail Saakashvili ha ordinato la mobilitazione generale, prima di proclamare un cessate il fuoco di tre ore per consentire l'apertura di un corridoio umanitario che permetta l'evacuazione dei civili e dei feriti, come era stato chiesto dalla Croce Rossa.
L'intervento russo. La reazione di Mosca non si è fatta attendere. La reazione di Mosca non si è fatta attendere: una colonna di blindati russi è entrata in Ossezia del Sud e ha raggiunto nel pomeriggio la capitale Tskhinvali. Il presidente russo Dmitry Medvedev si è impegnato a "proteggere la vita e la dignità" dei cittadini russi in Ossezia del Sud e ha avvertito che i responsabili delle morti dei suoi connazionali "riceveranno la meritata punizione". Gli fa eco il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, che accusa Tbilisi di fare pulizia etnica nei villaggi dell'Ossezia del Sud. Sarebbero ormai più di mille le vittime secondo Teimuraz Kasaev, ministro della repubblica separatista georgiana. Tbilisi dice di aver abbattuto almeno cinque aerei russi, tra cui quelli che avevano bombardato i villaggi georgiani di Kareli e Gori, poco a sud della repubblica separatista. Mosca nega però di aver perso velivoli. Ma afferma che oltre dieci soldati russi delle forte di interposizione sono stati uccisi.
La Georgia chiede aiuto agli Usa. Tbilisi accusa Mosca di aver attaccato il suo territorio: secondo Shota Utiashvili, portavoce del ministero dell'Interno della Georgia, due jet hanno sganciato altrettante bombe su un commissariato di polizia a Kareli, mentre il terzo ha fatto lo stesso a Gori, dove le truppe regolari della Georgia si erano radunate per sferrare poi l'offensiva di terra contro i ribelli sud-ossetini, che godono dell'appoggio di Mosca. In un'intervista alla Cnn il presidente georgiano Saakashvili ha chiesto l'aiuto diretto degli Stati Uniti: "Non è più solo una questione georgiana. Si tratta dell'America e dei suoi valori. Noi siamo una nazione amante della libertà che ora si trova sotto attacco". E il Pentagono ha fatto sapere di stare seguendo la situazione con grande attenzione.
La comunità internazionale. E' attesa per questa sera, alle 21 ora italiana, una nuova riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza, dopo quella di ieri, in cui non si era riusciti ad arrivare ad una dichiarazione congiunta sul cessate il fuoco. Da Ue, Osce e Nato sono giunti forti appelli per sospendere gli attacchi e avviare colloqui diretti. Ma Mosca ha inviato una nota ai Paesi Nato chiedendo che non si dia più sostegno al presidente georgiano, che ha scatenato "un'aperta aggressione accompagnata da una guerra massiccia e propagandistica". La Farnesina, in collaborazione con l'ambasciata italiana a Tbilisi, ha avviato i contatti con i connazionali presenti in Ossezia, 120.
(8 agosto 2008)
http://www.repubblica.it/2008/08/sez...ardamenti.html