DA L'OPINIONE
Edizione 155 del 25-07-2008
Berlusconi e Scajola
Il governo: presto gli impiantidi Elisa TabanelliSul nucleare il governo non molla. Ieri, mentre ancora tenevano banco le polemiche sull’ennesimo incidente avvenuto nelle centrali francesi, il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola e lo stesso premier Silvio Berlusconi sono tornati sul tema e hanno ribadito la necessità che l’Italia si doti di impianti atomici, come unico modo per superare la crisi economica. “Su questi episodi - ha detto Scajola riferendosi a quanto accaduto in Francia - mi pare ci sia stata un’enfatizzazione eccessiva”, visto che “sono restati tutti sotto il livello minimo di pericolo”. “Inoltre - ha aggiunto - la storia delle 340 centrali nucleari nel mondo evidenzia come si tratti del sistema di produzione di energia meno pericoloso di tutti”. “La questione energetica - ha concluso Scajola - ormai ha assunto i contorni di una vera e propria emergenza. Di fronte a un simile scenario, sarebbe folle rimanere inerti”. Parole riprese e rinforzate da Silvio Berlusconi, secondo cui “se il prezzo del petrolio non scende, l’Occidente dovrà immettersi in una massiccia realizzazione di centrali nucleari”.
Anticipando le perplessità che la costruzioni di nuovi impianti potrebbe suscitare in Italia, il premier ha quindi aggiunto di aver avuto contatti “con paesi disponibili ad accogliere centrali nucleari con finanziamenti italiani”. Condivide la linea del governo anche il presidente dell’Enel Piero Gnudi: “Credo siano incidenti assolutamente irrilevanti, piccoli guasti sono sempre successi, solo che siccome noi abbiamo lasciato il nucleare, non hanno avuto evidenza sulla stampa”. “Comunque - ha concluso Gnudi - se e quando faremo impianti nucleari in Italia saranno molto moderni e ancora più sicuri. Gli incidenti anche se sono su impianti vecchi non sono significativi”. Teme invece qualche complotto e scarsa trasparenza sulla sicurezza il ministro ombra dell’Ambiente Ermete Realacci: “mi auguro - ha detto - che gli effetti dell’incidente alla centrale di Tricastin siano davvero di lieve entità, ma questo non vuol dire che non si debba sempre e comunque pretendere la massima trasparenza dalle autorità quando accadono incidenti agli impianti nucleari”. Per l’esponente del Pd “il nodo della sicurezza è ben lungi dall’essere superato e nonostante il nucleare oggi ci venga presentato come una fonte di energia sicura, pulita, illimitata e di basso prezzo, sappiamo bene che non è così”.
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Da nuclearista convinto, posto questo articolo per leggere un vostro commento sulla "svolta nuclearista", per me positiva, che il Governo intende realizzare in Italia.