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Ciccioli: “Soluzione ideale”. Ma i comitati di Villanova e Fiumesino sono contrari
Un Cpt all’ex Saracini, Brandoni dice sì
FALCONARA - Il Governo cerca caserme dismesse per i dieci nuovi Centri di identificazione ed espulsione (Cei) che prenderanno il posto degli attuali Cpt e l’ex Saracini balza subito agli onori della cronaca. Anche se, fa notare il sindaco Brandoni, che ieri ha discusso della questione con la sua giunta, “a noi non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale”. “Ho anche parlato con il prefetto - prosegue il sindaco – ma neanche lui ha notizie in merito e abbiamo convenuto di riparlarne giorno per giorno”. Sui Cpt (futuri Cei) l’esecutivo guidato dal forzista Goffredo Brandoni dice “perché no”, poiché, afferma il primo cittadino, “noi di centro-destra non abbiamo idee preconcette, non siamo come quelli di sinistra che sono contrari a priori”. E’ il disegno di legge approvato nello scorso Consiglio dei ministri a rendere necessaria l'apertura di nuovi centri in cui trattenere gli immigrati irregolari in attesa dell'espulsione. Il provvedimento stabilisce che il tempo di permanenza in queste strutture si allunghi dagli attuali 60 giorni a 18 mesi. Ciò - insieme all'introduzione del reato di immigrazione clandestina prevista dallo stesso ddl - comporta l'esigenza di nuovi centri. A quanto pare l’obiettivo del Governo è averne uno per regione pronto nel giro di due mesi, quando il ddl del pacchetto sicurezza sarà probabilmente approvato dal Parlamento. Per i nuovi, ormai è certo, si pescherà tra le caserme dismesse della Difesa, che potrebbero essere allestite rapidamente, secondo quanto assicurato ieri dal ministro Ignazio La Russa al collega Roberto Maroni. E sarà il gruppo misto Interno-Difesa istituito ieri a visitare le strutture e valutare quali sono idonee ad ospitare i centri di identificazione e espulsione. Della ex caserma falconarese adesso si parla con sempre maggiore insistenza, anche perché sul territorio della regione Marche è una delle ultime rimaste ancora di proprietà dello Stato e, per di più, da tempo abbandonata. “Credo che sia la soluzione ideale - dice il deputato del Pdl Carlo Ciccioli - e anche la collocazione mi sembra idonea vista la vicinanza con il porto di Ancona dove molto spesso arrivano clandestini da rimpatriare”.
La presenza di una struttura del genere determinerebbe un aumento di sicurezza per tutto il territorio grazie alle forze dell’ordine chiamate a vigilare sul Cpt, mentre, a parere di Ciccioli, “è difficile pensare a vantaggi economici per il Comune”. Contro l’ipotesi di trasformazione della caserma in un centro per l’accoglienza temporanea per gli immigrati si sono espressi subito i comitati cittadini di Villanova e Fiumesino, il centro sociale autogestito Kontatto, l’Ambasciata dei Diritti e anche l’associazione e lista civica Puntoeacapo. “Non è più accettabile subire decisioni prese al di fuori del contesto comunale - dichiara Loris Calcina già presidente del comitato di Villanova -. Falconara necessita di scelte che non compromettano il già delicato equilibrio sociale e il Cpt accentuerebbe quel senso di insicurezza che già oggi molti cittadini avvertono”.
L’elenco delle ex caserme prescelte dovrebbe essere reso noto entro un paio di giorni. Il gruppo di lavoro istituito tra i ministeri di Interno e Difesa si è già messo all’opera per individuare i siti più idonei.
ci provassero soltanto ad aprire un lager qui da noi.