Originariamente Scritto da
Venom
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IL MANIFESTO DEL MOVIMENTO ANARCO MONARCHICO
(di Kiaptanui-Guzman 1917)
I FONDAMENTI
L'uomo è per sua indole dominatore e vittima al tempo stesso, ovvero dominatore nei confronti dei suoi simili e vittima di fronte alla natura. Occorre perciò che egli si adatti a schemi ben precisi che però non si affidino ad una logica. La forma di organizzazione che più gli si addice è dunque una rigida istituzione che consenta ad esso la più totale libertà. L'assetto dello Stato (i cui confini sono decisi di volta in volta) vede perciò un Re che con la sua autorità imponga l'anarchia.
L'UOMO NUOVO
Il cittadino quando è anarco-suddito è libero e garantito al tempo stesso. L'operaio si troverà a poter vendere la fabbrica ove lavora e il padrone a intervenire nel processo produttivo anche con la forza delle proprie braccia. La condizione della donna non si pone nemmeno, in quanto le donne non verranno considerate come tali ma come anarco-suddite.
L'ASSETTO ISTITUZIONALE
Il potere esecutivo è posto nelle mani di chiunque si senta di poterlo esercitare, mentre il potere legislativo è ritenuto fuorviante e inutile e pertanto va abolito. Il mantenimento di tutto questo è garantito da un potere giudiziario sommario esercitato da chi si sente in grado e ha le competenze per farlo. Ad esempio le forze dell'ordine non esistono come istituzione ma saranno di natura spontanea e si formeranno di volta in volta laddove ne occorra la presenza.
Le inevitabilmente diverse politiche si organizzeranno in un multipartitismo libero, dove tutti i partiti sono organizzati all'interno di un partito solo. Si ottiene così il multimonopartitismo, che garantisce pluralità e governabilità.
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