I suoni e il sacro

(da "Mente & Cervello" gennaio 2007)

Un gruppo dì cardiologi italiani, diretti da Luciano Sernardi del Dipartimento di medicina interna dell’Università di Pavia, ha scoperto gli effetti benefici del rosario sull’attività cardiovascolare. Recitare il rosario. infatti, consente di abbassare il ritmo respiratorio a sei atti (inspirazione ed espirazione) al minuto, una frequenza perfetta per favorire la buona attività cardiaca, la migliore ossigenazione del sangue e un abbassamento della pressione arteriosa.

Lo studio, pubblicato sulle pagine del «British Medical Journal», è stato effettuato analizzando un gruppo di volontari che recitava la versione latina della preghiera (in italiano il ritmo è diverso e meno efficace).

Ma la curiosità dei ricercatori non si è fermata qui: hanno infatti scoperto che anche il mantra tipico delle pratiche yoga (om-mani-padme-om) provoca lo stesso effetto.

Un caso? Non proprio, rosario è stato introdotto in Europa dai Crociati, che hanno imitato l’uso islamico della collana da preghiera, che a sua volta è arrivata agli arabi dai monaci tibetani e dai maestri yoga con cui erano venuti a contatto