ROMA (15 marzo) - Il partito del premier Vladimir Putin, Russia Unita, ha vinto come da pronostico le elezioni tenute in otto regioni della Federazione ma in sei di esse, secondo i primi risultati, è stato fortemente ridimensionato.
Nella regione di Sverdlosk, negli Urali, Russia Unita veniva data in testa con il 39,46 per cento dei voti, secondo i dati dell'agenzia Ria, con un calo del 24% rispetto alle politiche del 2007.
Lo schieramento del premier resta il primo partito, ma rispetto a tre anni fa ha subito una vera e propria emorragia nella regione di Kurgansk (-21%), in quella di Kaluga (-19%) e il quella di Altai (-15%).
«Russia Unita sembra ben lontana dagli obbiettivi prefissati», ha commentato Nikolai Levichev, leader del partito di opposizione Russia Giusta. Sempre in base ai risultati preliminari, il candidato comunista sarebbe stato eletto sindaco della città siberiana di Irkutsk, prendendo il doppio dei voti del suo rivale putiniano.
Russia Unita sembra invece avere fatto meglio nelle elezioni di Ryazan: secondo i dati parziali, ha ottenuto il 29 per cento dei suffragi, con un aumento di quattro punti rispetto al voto del 2007.
L'opposizione ha nuovamente denunciato una serie di brogli, affermando che la situazione è ancora peggiore rispetto al passato. La consultazione di ieri era vista come una sorta di test di metà mandato per il presidente Dmitri Medvedev. Circa 32 dei 110 milioni di russi erano chiamati al voto per rinnovare le assemblee regionali di otto dei suoi 83 soggetti federali e i consigli comunali e i sindaci di 12 capoluoghi regionali. Ai nastri di partenza c'erano i soli quattro partiti presenti in parlamento: Russia Unita, Russia Giusta, i comunisti e i liberal democratici dell'ultranazionalista Vladimir Zhirinovski.
Regionali in Russia, Putin vince ma perde tra il 15 e il 24% dei voti - Il Messaggero