Legge n.19 del Senato - Riforma della Sanità
Preambolo
La sanità deve rimanere prevalentemente pubblica proprio pechè è un servizio essenziale a cui hanno diritto tutti i cittadini (del resto ormai persino l'america ha finalmente abbandonato il vergognoso sistema della sanità basatosulle assicurazioni che 40 milioni di cittadini non potevano permetersi di pagare). Nello stesso tempo è anche vero che occorre una riorganizzazione forte e un forte snellimento degli elefantiaci apparati attuali.
Aggiungo anche che è imprtante sottrarre il controllo delle usl del sistema italiano ai partiti che attraverso le regioni utilizzano la nomina senza concorso dei primari e dei direttori delle usl e degli ospedali per fare un deleterio clientelismo politico nel migliore dei casi (promuovendo spesso i medici e i dirigenti piu mediocri ma piu funzionali alle logiche politiche e di lobby) e tavolta per creare un sistema di bustarelle e di tangenti (vedi ad esempio il caso plateale dell'abruzzo della puglia e della calabria come per certo aspetti anche del Lazio ma anche certe degenerazioni della insospettabile lombardia )
Proposta di Legge
Del finanziamento del sistema sanitario
Più di un quarto della spesa sanitaria totale in Italia (il 26.4%) è al momento già a carico delle famiglie (ticket, prestazioni non riconosciute, prestazioni private, assicurazioni facoltative).
La quota pubblica, che era finanziata dalle imposte per i dipendenti e dal contributo sanitario per gli indipendenti, oggi è finanziata per circa il 50% dall'IRAP, imposta regionale che era intesa come una forma di federalismo fiscale.
In pratica l'IRAP è pagata al 100% dalle imprese, fatto unico nell'occidente.
Articolo 1
Il finanziamento della sanità rimane prevalentemente pubblico
Articolo 2
Il finanziamento della spesa sanitaria basato sull'IRAP non puo' superare il 40% del finanziamento pubblico della sanità
Il finanziamento puo essere integrato con ticket, prestazioni non riconosciute, prestazioni private e assicurazioni facoltative ma in misura non supoeriore al 25% del finanziamento complessivo
Selezione dei dirigenti e dei primari delle unità sanitarie
Articolo 3
il ruolo di primario o dirigente e' incompatibile con quello di professore associato o ordinario presso qualsiasi facolta' italiana sia essa pubblica o privata. Ai Primari e' cmq garantita la carica di professore aggiunto, con possibilita' di insegnamento, retribuita in base alle ore di insegnamento effettuate a tassi di mercato.
Articolo 4
I dirigenti e i primari delle unità sanitarie potranno essere selezionati solo tramite un concorso pubblico in cui la selezione è basato sulla loro precedente esperienza e su un esame orale
Articolo 5
la commissione che procede al concorso non puo essere nominata dalla regione ma è composta per metà dai primari attuali dell'unita sanitaria locale a cui il personale da selezionare è destinato e per metà da primari di un'unità sanitaria locale di un'altra provincia non confinante.
Riorganizzazione della Sanità
Articolo 6
In ogni regione ci saranno tante ASL quante sono le provincie italiane attuali
Articolo 7
E' vietato creare un numero di ASL superiore a tale limite
Articolo 8
Ad ogni regione (o al nuovo ente locale che dovesse in futuro prenderne il posto) farà capo una singola Direzione Amministrativa ed Esecutiva di approvigionamento dei medicinali e dei presidi sanitari, sottoposta a controllo annuale come in Germania
Articolo 9
I piccoli ospedali (vengono considerati tali quelli con un'utenza limitata a 20 mila cittadini) dovranno essere chiusi o dovranno fondersi tra loro per crearne uno unico con un'utenza di almeno 50mila persone .
piccoli ospedali destinati alla chiusura potranno però riconvertirsi in cliniche private o case di riposo
Incentivi all'efficienza delle liste di attesa negli ospedali
Articolo 10
il 20% del finanziamento generale viene erogato a ciascun ospedale solo se questo dimostrerà di aver reso piu rapido rispetto all'anno precedente dialmeno il 30% il sistema delle liste di attesa dei propri pazienti
Iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (SSN)
Diritto di Iscrizione
-) l'iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale e' diritto di tutti i cittadini Italiani, cittadini UE residenti in Italia, cittadini extra-UE residenti in Italia in possesso di regolare permesso di soggiorno, sia esso per motivi famigliari, di lavoro, o umanitari.
Modalità d' iscrizione.
-) l'iscrizione al SSN avviene in automatico al momento di registrazione presso l'anagrafe del comune di residenza. Al momento della registrazione viene rilasciata una tessera sanitaria temporanea rilasciata per una durata non superiore ai 60 giorni. Durante i 60 giorni il Comune e l'Asl sono obbligati a effetturare gli opportuni controlli e a rilasciare una tessera sanitaria definitiva. Lo sforamento dei 60 giorni comporta possibili sanzioni amministrative da stabilirsi in sede opportuna. Nel caso in cui dai controlli emergesse qualche irregolarita' circa la posizione del cittadino nel Comune in questione, e' obbligatoria la segnalazione alle autorita' competenti, e inoltre viene sospesa con effetto immediato la tessera sanitaria.
Diritto di Distaccarsi dal Servizio Sanitario Nazionale
-) E' consentito distaccarsi dal SSN da parte di cittadini che ne facciano opportuna richiesta al Comune di residenza. Tale rinuncia deve essere effettuata in forma esplicita tramite la compilazione di apposita modulistica. La rinuncia viene accettata in maniera automatica per cittadini che presentino evidenza di simile copertura sanitaria su strutture private attraverso la sottoscrizione di apposite polizze assicurative. In assenza di copertura alternativa al Cittadino e' consentito rivolgersi, in seconda istanza, ad autorita' amministrative, che sono obbligate a informare il cittadino circa i rischi della propria scelta prima di procedere con l'accettazione della domanda. Con la rinuncia il Cittadino viene espunto dalle liste sanitarie e la sua tessera sanitaria viene ritirata.
Il Presidente promulga
Cabraizinho