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Discussione: L'albero del sapone

  1. #1
    Hanno assassinato Calipari
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    Predefinito L'albero del sapone

    http://www.terre.it/giornale/articoli/84.html


    Territori 121 gennaio 2005
    L’igiene sotto il guscio
    Arrivano da India e Nepal le noci lavanti, alternativa sostenibile ai detersivi che usiamo, di cui la normativa solitamente non indica con chiarezza il grado di nocività. Un chilo di noci, 100 lavaggi. Provare per credere
    - Francesca Sala

    Il detersivo per bucato si raccoglie direttamente dall'albero. Sono arrivate in Italia le "noci lavanti", nome scientifico "sapundus mukorossi", frutti con proprietà detergenti raccolti dagli alberi della saponaria indiani e nepalesi, diffusi in Asia e, in particolare, nell'India del Sud e nel Nepal: una fonte inesauribile di detersivo "naturale". Il segreto sta nel guscio delle sue noci che contengono la "saponina", sostanza che, a contatto con l'acqua, produce effetti detergenti, lavando a fondo (pur senza produrre le classiche bolle a cui associamo erroneamente l'idea di sapone e pulizia). In Occidente, è risaputo, queste noci vengono già utilizzate per produrre saponi; ma la consueta lavorazione che prevede l'aggiunta di additivi chimici non ne aumenta in modo significativo le proprietà lavanti. Ecco allora una nuova proposta: acquistare le noci al loro stato naturale e utilizzarle direttamente in lavatrice.
    I vantaggi? Per cominciare si ottengono buoni risultati con un prodotto naturale e biodegradabile e naturale al 100 per cento, particolarmente adatto a persone con allergie e dermatiti o con la pelle sensibile. Risparmiando: con un chilo di noci si spendono circa 20 euro -questo il prezzo di mercato- e si lava il bucato per più mesi (fino a circa 100 lavaggi). Usarle è semplice. Si infilano 8 noci -sistemate nell'apposito sacchettino riutilizzabile- nel tamburo della lavatrice, oppure, in alternativa, si infilano 4 mezze noci -sempre all'interno del sacchettino- direttamente nel cestello della lavatrice, lavando da 30 a 90 gradi, comprese lana e seta. Le noci possono essere riutilizzate per due o tre lavaggi. È possibile profumare la biancheria con qualche goccia di olio eterico sul sacchettino. Il decotto di noci si può utilizzare come shampoo delicato o come sapone liquido o per la pulizia di cucina e bagno.
    Le noci che troviamo in Italia arrivano dalla Germania, dove due aziende del biologico le importano da India e Nepal. Sono "Lavano" (www.lavano.it) e "Govinda" (www.govinda-versand.de). Per le loro noci esistono certificazioni ecologiche, ma non di fair trade. La "Lavano" dichiara di avere cominciato a intraprendere il cammino verso una certificazione di prodotto equo solidale.

    SCHEDA
    Nome
    Noce del sapone o "sapundus mukorossi"
    Da dove arriva
    L'albero del sapone cresce in Asia, in particolare India e Nepal
    Proprietà
    Detergente naturale, grazie alla saponina contenuta nel guscio
    Uso
    Lavaggi in lavatrice, shampoo, sapone liquido, detergente per la casa. In lavatrice: 8 noci nel tamburo, 4 mezze noci nel cestello. Per il decotto: in una pentola da cucina piccola bollire per cinque minuti alcune noci-detersivo (o solo i gusci) e lasciare raffreddare prima dell'uso.
    Prezzo
    1 chilo di noci costa intorno ai 20 euro e basta per circa 100 lavaggi
    Dove trovarle/ordinarle in italia
    Embio/Willy Market snc
    Via Gilbert Wurzer 12
    39030 Perca, Bolzano, Italia
    "Bioline" srl
    Via Alviano 8/2 - 34170 Gorizia (Go)
    cell 348-65.08.673 - fax 02-70.05.51.226
    bioline@adriacom.it

    Detersivi: chi sporca, chi no

    I detersivi
    Biodegradabilità e impatto ambientale: due facce distinte di una stessa medaglia. Sono questi i fattori chiave che determinano l'"inquinamento da detersivo", ma vanno tenuti ben distinti. Prendiamo la candeggina: contiene clorocianurati, sostanze biodegradabili ma altamente tossiche per l'ambiente e per l'uomo. I detersivi che compriamo al super contengono sostanze di cui sappiamo poco o niente. Non solo la cosiddetta "sal", la sostanza attiva lavante (i più usati sono i tensioattivi), ma anche tutta una serie di additivi o coadiuvanti del lavaggio, compresi conservanti e coloranti. I fosfati, ad esempio, possono essere ancora utilizzati come coadiuvante: sono loro i responsabili dell'invasione di alghe nell'Adriatico degli anni Ottanta.
    La legge italiana non ci aiuta a capire. Non fa una distinzione tra detersivo ecologico e non ecologico. Impone che un detersivo sia biodegradabile almeno al 90 per cento, ma non impone alle aziende etichette chiare e trasparenti. A un'azienda che produce detersivi basta indicare sull'etichetta "colorante" o "conservante", senza specificarne il nome e la quantità. Inoltre, non esiste l'obbligo di segnalare tutti i coadiuvanti del lavaggio, nè di segnalare la filiera produttiva dei tensioattivi. Spesso, infatti, i tensioattivi vengono raffinati con sostanze derivate dal petrolio, altamente inquinanti.

    Il detersivo ecologico
    I consumatori più responsabili fanno uso di detersivi ecologici. In realtà, non sempre questi sono dotati di etichette chiare e comprensibili e spesso ci si basa sulla fiducia.
    Esistono certificazioni, ad esempio quella introdotta recentemente da Aiab. Oppure l'"Ecolabel", marchio europeo riconosciuto dall'Unione europea. Si tratta di certificazioni private e a pagamento.
    Sono parecchi i marchi in circolazione.
    Tra quelli più in voga tra i Gruppi di acquisto solidale italiani segnaliamo Almacabio, prodotto da una ditta di Bolzano, Hedera Natur. E Hierba Buena, ecodetersivo prodotto da una piccola azienda di Veduggio (Mi).
    I prezzi dei detersivi ecologici sono leggermente superiori a quelli dei detersivi tradizionali, anche per via di processi di produzione più artigianali e meno vantaggiosi.

    A scuola di detersivi
    Creme e saponi per l'autoconsumo domestico: come autoprodurli? Per i gli amanti del fai da te la risposta è alla Cascina Santa Brera di San Giuliano Milanese dove, circa ogni sei mesi, l'azienda agricola Terra e acqua organizza dei corsi per imparare a realizzare, con ingredienti sani, saponi e cosmetici naturali. I corsi, della durata di due giorni, sono aperti a tutti e costano intorno ai 60 euro. Con la possibilità di pernottare presso l'agriturismo (25 euro). Informazioni:
    tel. 02-98.38.752, e-mail: info@terraeacqua.it

  2. #2
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    (molto interessante )

  3. #3
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    La lavatrice ecologica che usa le noci
    Al posto dei detersivi in polvere inquinanti utilizza il guscio dei semi dell’albero Sapindus mukorossi


    La E-wash di Levente Szabo (da Electolux.com)

    PARIGI - Una lavatrice che lava senza detersivi chimici e usando solo del normale sapone. Un sogno ecologico che potrebbe tradursi in realtà entro pochi anni, ovvero non appena verrà messa in commercio la E-wash, vincitrice della quinta edizione dell’Electrolux Design Lab 07, che come ogni anno premiava la miglior invenzione eco-compatibile ed eco-sostenibile per la casa svedese. Creata dall’ungherese Levente Szabo, che ha incassato anche i 5 mila euro del premio, questa nuova lavatrice «verde» ha una capacità di carico uguale a quelle tradizionali e pari giri di centrifuga, malgrado sia più piccola e compatta, ma anziché le classiche polveri inquinanti che si trovano al supermercato utilizza le «noci lavanti» dell’albero Sapindus mukorossi, il cui potere detergente è noto da millenni in India e Nepal. La loro azione è semplice: il guscio contiene, infatti, una sostanza chiamata saponina che, a contatto con l’acqua, si scioglie e sviluppa un elevato potere detergente, disinfettante e antibatterico. La saponina è contenuta anche nei detersivi industriali, dove però viene mischiata con sostanze chimiche, nocive tanto per l’uomo quanto per l’ambiente. In questo caso, invece, viene usata pura e le noci di sapone vengono inserite in un sacchetto di stoffa posizionato direttamente nel cestello della lavatrice.


    Le noci di Sapindus mukorossi (da Flora-toskana.de)

    NOCI DI SAPONE - Per la verità, le »lavanoci» sono in vendita da tempo anche in Italia e sul web sono numerosi i siti che ne reclamizzano le eccezionali virtù lavanti (un chilo costa circa 20 euro), ma la vera novità sta nel fatto che la E-wash le aggiunge al lavaggio al momento giusto e che ogni pezzo di sapone viene lavato via prima che il ciclo abbia fine. «La E-wash è un brillante mix di antiche credenze e tecnologia», ha sottolineato Henrik Otton di Electrolux, «ed è opera di una persona dalla mente aperta, capace di adattare le soluzioni di una cultura alle conoscenze di un’altra». Come lui stesso ha raccontato, l’inventore della lavatrice verde stava pensando a un modo per tagliare i costi di confezionamento, produzione e trasporto delle tradizionali polveri, quando è stato folgorato dall’idea delle lavanoci. «Un chilo di queste noci di sapone basta per un anno», ha spiegato Levente Szabo, «e poi sono assolutamente innocue e, quindi, ideali per chi è affetto da allergie o problemi alla pelle». Non solo. Le lavanoci eliminano anche l’uso dell’ammorbidente, perché garantiscono panni morbidi e profumati, con un risparmio del 50% rispetto ai tradizionali sistemi di lavaggio usati finora. In attesa che la E-wash arrivi sul mercato, si possono sperimentare le lavanoci con le solite lavatrici: chi lo ha fatto, ne dice meraviglie. Provare per credere.

    Simona Marchetti
    05 dicembre 2007
    http://www.corriere.it/scienze_e_tec...ba99c53b.shtml


    Per saperne di più sulle noci lavanti: http://www.omenzym.com/noci.htm

 

 

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