"Sento che la Chiesa mi circonda: o Santa Chiesa, una e cattolica ed apostolica, ricevi col mio benedicente saluto il mio supremo atto d'amore": sono le parole del Testamento Spirituale del Servo di Dio Paolo VI, di cui il 6 agosto, festa della Trasfigurazione del Signore, ricorre il XXIX anniversario della morte, avvenuta a Castel Gandolfo. In queste parole c'è la testimonianza più alta del suo tenero e filiale amore alla Chiesa, la "Sposa" alla quale egli ha offerto la sua vita e il suo instancabile ministero apostolico. "Fino all'ultimo respiro - ha ricordato in proposito Benedetto XVI ricevendo in udienza, il 3 marzo scorso, nella Sala dei Papi, i membri del Comitato Scientifico e del Comitato Esecutivo dell'Istituto Paolo VI di Brescia - il suo pensiero, le sue energie, la sua azione furono per Cristo e per la Chiesa". "Non si lasciò condizionare da incomprensioni e critiche - ha sottolineato il Papa nel suo discorso - anche se dovette sopportare sofferenze e attacchi talora violenti, ma restò in ogni circostanza fermo e prudente timoniere della barca di Pietro".
(©L'Osservatore Romano - 5 Agosto 2007)