Il partito italiota d'azione per confermare la sua chiara vocazione indipendentista ha "dato la tessera" al patriota Maninchedda, il nuovo che avanza!!
Ben vengano personaggi liberi e "autonomi" dice l'On. Atzeri!
complimenti!!![]()
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Il partito italiota d'azione per confermare la sua chiara vocazione indipendentista ha "dato la tessera" al patriota Maninchedda, il nuovo che avanza!!
Ben vengano personaggi liberi e "autonomi" dice l'On. Atzeri!
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kustu naraiat Giacomo Sanna karki mese faghet:
Sanna non cede a Maninchedda
«Il Psd'Az è indipendentista»
Al congresso di Cagliari
il leader dei Quattro
Mori declina l'invito
dell'ex esponente di PS
Sentire Paolo Maninchedda
che dal congresso della Federazione
cagliaritana del
Psd'Az lanciava un appello per
la creazione, nell'Isola, di un
grande polo autonomista che
rappresenti «un'offerta elettorale
diversa, credibile e forte»,
lo ha contrariato. E non soltanto
per una questione di galateo
politico («Ai congressi si
invitano i partiti e non i singoli
»). Ascoltare l'ex esponente
di Progetto Sardegna appellarsi
alla democrazia e al riequilibrio
dei poteri fra Giunta e
Consiglio ha mandato letteralmente
su tutte le furie Giacomo
Sanna. «Quella battaglia io l'ho
combattuta sin dall’inizio - ha
commentato a caldo il leader
del Psd'Az - e non posso certo
santificare Maninchedda: chi è
diventato schiavo dell’imprenditore
di turno non merita tappeti
rossi». Poi, sbollita la rabbia,
ha declinato con cortesia
l'invito, ribadito da Italia dei
Valori e Comunisti italiani, a
un ingresso dei sardisti nel
neonato gruppo federalista autonomista
sardo (Fas).
OnorevoleSanna, èpossibileoggi
un terzo polo autonomista?
No, i valori autonomistici sono
superati e il Psd'Az ha scelto già
dall'81 di essere un partito indipendentista
rivolto verso più
ampie conquiste di sovranità.
Ma è pur vero che dialoghiamo
più facilmente con chi almeno
si dice autonomista. Abbiamo
la nostra storia e un futuro
delineato con il progetto Sardegna
Libera, un progetto che
può essere condiviso con altri.
Che rimprovera a Maninchedda?
L'incoerenza di chi il 18 luglio
ha sposato la nostra causa e poi
l'ha abbandonata. Oggi ha il
coraggio di lamentarsi, ma deve
assumersi le sue responsabilità.
Le cose di cui si lamenta
adesso si conoscevano anche
un anno e mezzo fa. Il presidente
Soru aveva dichiarato
che avrebbe scelto lui stesso gli
assessori e li avrebbe cacciati se
non seguivano le sue direttive.
Pensache peri giovani l'identità
sarda sia ancora un valore?
Si, ma spetta a noi trovare il
modo di parlare alla gente delle
cose più importanti e delicate.
Ad esempio, la Giunta aveva
messo ai primi posti del programma
il terzo settore, ma ora
cerca solo di far quadrare i
conti: chi soffre è destinato a
soffrire sempre più, mentre chi
sta bene se ne guarda dall'interessarsi
delle cose terrene.
Comeviponete per leprimarie
dell'Unione?
Non ci riguardano. Un sardista
non si candida per governare
l'Italia ma per governare la Sardegna.
Il giorno che i sardi ci
daranno il loro consenso forse
riusciremo a operare quel cambiamento
che non è riuscito a
chi non ha questa cultura.
La Segreteria Nazionale del Partito Sardo d’Azione,
nell’esprimere la più grande riconoscenza ai Consiglieri Regionali del PSd'AZ, di Sardegna e
Libertà, dell'UDEUR, dello SDI, dell’Udc, di Fortza Paris e dell’Uds, che hanno permesso
l’indizione del Referendum sulla Legge Statutaria della Regione Autonoma della Sardegna,
CHIEDE
A tutti i Sardi liberi di aderire alla campagna di liberazione dal giogo di una legge retrograda,
vessatoria verso cittadini e gli Enti Locali, che imbriglia e imbroglia il Popolo Sardo riducendolo a
vassallo di un Monarca Assoluto con potere di veto su qualunque iniziativa da chiunque messa in
atto.
RITIENE
Indispensabile una lotta democratica e civile finalizzata all’abrogazione di questa legge per
ristabilire il diritto del Popolo Sardo ad una democrazia equilibrata ed efficiente
RIFIUTA
La concezione delle istituzioni come strumenti di un potere assoluto, espressione della volontà di un
solo individuo, collocato, per fraintendimento del mandato elettorale, al di sopra della legge e
dotato della facoltà di decidere su qualsiasi aspetto della vita dei Sardi, di catalogare le persone e le
istituzioni in base al proprio piacere
ESALTA
la concezione del potere come attività regolata dalle leggi, come servizio libero e disinteressato reso
alla propria comunità e al proprio Popolo
ESPRIME
solidarietà alla Corte dei Conti, ingiustamente aggredita per la sua indipendenza.
DICHIARA
Che il PSd’Az è pronto ad accogliere i democratici della Sardegna, senza chiedere abiure
ideologiche di alcun tipo, ma solo impegno per la libertà e lo sviluppo del Popolo Sardo, in modo
da costruire la casa dei democratici e dei sardisti, dove i liberi abbiano sempre diritto di cittadinanza
e di parola;
CONSEGNA
All'Onorevole Paolo Maninchedda la tessera del partito Sardo d'Azione, a completamento del
percorso avviato con lui e tutti gli amici di Sardegna e Libertà, col solo impegno da parte sua a
proseguire come finora ha fatto affermando la sua autonomia e la sua libertà.
INVITA
Tutti i Sardi Liberi ad unirsi al Partito Sardo d’Azione che condurrà la battaglia referendaria in
nome del Popolo Sardo per riaffermarne le profonde radici di libertà e autonomia che da sempre lo
hanno contraddistinto e gli hanno permesso di non sottomettersi mai a nessuno nella sua storia.
Per costruire insieme un'alternativa di autentica democrazia a un modello autoritario sbagliato che
tanto danno ha prodotto e produce ogni giorno nella nostra Sardegna.
Perché il Partito Sardo d'Azione è il soggetto politico ove democratici, europeisti, uomini liberi e
indipendenti, possono partecipare per esprimere insieme una nuova guida della Sardegna che sappia
apprezzare e applicare i valori della collegialità, del rispetto dei Cittadini, delle Istituzioni, delle
Persone, dei Lavoratori, delle Forze Sociali.