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Risultati da 1 a 8 di 8

Discussione: Evoluzionismo

  1. #1
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    Predefinito Evoluzionismo

    L’evoluzionismo è un inganno utile a restare nell’ignoranza

    Articolo pubblicato dal quotidiano Il Tempodilunedì 10 gennaio 2000 pag.12
    In realtà all’Evoluzionismo manca una cosa per essere oggetto scientifico: una formulazione. Le definizioni di Evoluzione, che si trovano nei vocabolari letterari, sono esattamente quello di cui gli scienziati non vogliono sentir parlare.

    di Giuseppe Sermonti




    Sono anni che mi batto contro l’Evoluzionismo, e per necessità dialettica ho fatto quasi finta di credere che si trattasse di una Teoria Scientifica. In realtà all’Evoluzionismo manca una cosa per essere oggetto scientifico: una formulazione. Le definizioni di Evoluzione, che si trovano nei vocabolari letterari, sono esattamente quello di cui gli scienziati non vogliono sentir parlare. Il Devoto-Oli ha: "…passaggio lento e graduale degli organismi viventi da forme inferiori e rudimentali a forme sempre più complesse". Sbagliato, dichiarano gli scienziati di Harvard; l’evoluzione organica è una forma di adattamento locale che non implica alcuna forma di progresso. Poi ci ripensano e concludono che "adattamento" non significa nulla. Vuol dire "sopravvivenza", così che la migliore definizione dell’Evoluzione è la "sopravvivenza dei sopravvissuti". Se cercate nei glossari dei testi scientifici una definizione di Evoluzione potete trovarvi di fronte qualcosa del genere: "cambiamento di frequenze geniche in una popolazione, a buon diritto vi sentirete presi in giro, convinti come siete che l’evoluzione è qualcosa che dovrebbe consentire di passare da un batterio a una tigre, e non un’operazione statistica.
    Ma allora che cos’è l’Evoluzionismo? E’ l’ovvietà secondo cui, se le cose ci sono, e un tempo non c’erano, in qualche modo e a un certo punto devono pur essersi formate, e il modo più banale e inoffensivo è quello di essersi formate un po’ per volta, gradatamente, passando dall’una all’altra. Questo vale per le nebulose, per gli organismi, per le lingue, per le culture, per gli strumenti musicali, per la tecnica, per tutto. Tale convinzione contiene l’ottimismo dell’ignorante, secondo cui all’inizio c’era l’amorfo e l’approssimato e poi è venuta l’opera raffinata; cioè l’idea che l’uomo sia nato dalla scimmia, un po’ per volta, per adattamenti, per tentativi. Fatto di cui non esiste l’ombra d’una prova, e non esiste la facoltà di dubitare.
    Ma veniamo alla inveterata abitudine verbale dell’evoluzionista ad usare locuzioni come "ancora non c’era", o "già c’era", o "in via di sviluppo", che presuppongono un fatale e progressivo svolgersi dell’essere verso il meglio, ancorché la teoria non lo preveda. Trasferendo alla nostra cultura la sua fede, l’evoluzionista si scandalizza che nel duemila "siamo ancora a questo punto".
    Di fronte ad ogni problema, è sempre stato un buon precetto quello di non adottare la prima soluzione, quella a portata di mano, la più felice. Ebbene, proprio l’adozione dell’ovvio "è" la ricetta dell’evoluzionista. Non richiede alcuna conoscenza, cultura, acume, può essere sostenuta da un analfabeta che di Darwin sappia solo che aveva la barba… Egli è autorizzato a sorridere con sufficienza se uno scienziato dubita che l’uomo discenda dalla scimmia. E da dove sennò? L’idea del progresso automatico esime dal problema di come improvvisa e solitaria emerge la grandezza. Giorgio De Santiliana (Il Mulino di Amleto) accusò questo "soporifero" gradualismo di essere la tenda sotto la quale nascondiamo la nostra ignoranza della storia.
    Forse la più grave responsabilità culturale dell’evoluzionismo è proprio la generale opacità che esso ha disteso sulla realtà. Esso ha adottato il malvezzo, che Darwin ha inaugurato e i suoi seguaci sviluppato, di introdurre le affermazioni con dubitativi. "Forse", "potrebbe anche essere", "non si può escludere", "si può suggerire", "sarebbe ance possibile", e così via. Questo fraseggiare esonera dal portare prove, dal presentare argomenti. In questo modo la nostra povera immaginazione oscura tutto il meraviglioso, tutta l’imprevedibilità, tutta l’inaudita sfrontatezza con cui la natura compie le sue opere. Il mondo è andato come è andato, ma avrebbe potuto andare in qualunque altro modo, naturalmente anche senza di noi, senza la Terra e senza il mondo. Per questo, poco ci sorprende e poco ci interessa di come sia realmente andato. Il mondo degli evoluzionisti è un mondo in cui tutto cambia, senza che succeda mai nulla. In cui i problemi non si risolvono perché non ci sono, e questa è la soluzione di tutto. Un mondo virtuale.
    Il duemila si apre con l’Ingegneria Genetica, che è una distruggitrice di misteri e di incanti molto superiore ai "potrebbe essere" dell’Evoluzione. Il Faust che costruisce l’uomo in provetta se la ride di come Iddio o la Natura si siano industriati a costruire Adamo. Un’autorevole rivista inglese (New Scientist) ha intestato il suo fascicolo "Evolution is dead" (l’Evoluzione è morta). E argomenta così: che cosa può importarci più della decrepita Evoluzione quando le specie cambiano sotto le nostre mani in pochi giorni? Non abbiamo più bisogno di Dio, ma neppure della Natura, cioè di quella dea baschereccia, che abbiamo tenuto in carica in attesa di prendere il potere direttamente in pugno? Ma l’Ingegneria Genetica funzionerà? Personalmente, ne dubito. I biologi stanno imparando ad usare i computer, e si prepara il trionfo di un altro tipo di ingegneria: la realtà Virtuale. L’evoluzione degli organismi virtuali è la biologia del futuro. Senza Dio, senza natura, senza Realtà.

  2. #2
    Alvise
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    Cade parecchio fuori dal mio campo di conoscenze.

  3. #3
    comprendere l'incomprensibile
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    Predefinito

    (ricominciamo giustamente qui perchè altrove si era ben off topic)

    Oddio, Sermonti. Sapevo che qualcuno l'avrebbe fatto uscire dal cappello. Questo articolo poi mi sembra veramente uno dei peggiori (ok, questa non è un'argomentazione, lo riconosco).

    Domani parto, quindi vi lascio accumulare materiale nel weekend , in ogni caso giusto due cose:

    così che la migliore definizione dell’Evoluzione è la "sopravvivenza dei sopravvissuti". Se cercate nei glossari dei testi scientifici una definizione di Evoluzione potete trovarvi di fronte qualcosa del genere: "cambiamento di frequenze geniche in una popolazione, a buon diritto vi sentirete presi in giro, convinti come siete che l’evoluzione è qualcosa che dovrebbe consentire di passare da un batterio a una tigre, e non un’operazione statistica.
    Entrambe queste definizioni sono abbastanza esatte. L'evoluzione non è che il cambiamento nella quantità e qualità di informazione dei genomi* di una popolazione. Tale cambiamento normalmente (non necessariamente!) è determinato dalla selezione, ovvero dal fatto che alcuni genomi riescono meglio di altri a sopravvivere e a riprodursi (cosa altrettanto importante, questa, della sopravvivenza).

    *a volte possono esservi fenomeni più complessi, come la relazione simbiotica che ha portato alla nascita degli Eucarioti, ma a tutti i fini pratici la definizione è corretta.

    Ma allora che cos’è l’Evoluzionismo? E’ l’ovvietà secondo cui, se le cose ci sono, e un tempo non c’erano, in qualche modo e a un certo punto devono pur essersi formate, e il modo più banale e inoffensivo è quello di essersi formate un po’ per volta, gradatamente, passando dall’una all’altra.
    Beh, no. E' un metodo che spiega come tale "ovvietà" funzioni.

    Tale convinzione contiene l’ottimismo dell’ignorante, secondo cui all’inizio c’era l’amorfo e l’approssimato e poi è venuta l’opera raffinata
    Ma anche no. Al contrario, ogni buon evoluzionista vi dirà che:
    - evoluzione in senso biologico non significa progresso. Alcuni degli esempi migliori di evoluzione sono delle regressioni.
    - In biologia non esiste "l'amorfo" e "l'approssimato". Ogni organismo, se è vivo, è qualcosa che funziona ottimamente nel suo ambiente. Questa visione biblica per cui dall'argilla amorfa si è fatto Adamo potrà appartenere alla visione di Sermonti, ma non a quella della biologia.

    Non richiede alcuna conoscenza, cultura, acume, può essere sostenuta da un analfabeta che di Darwin sappia solo che aveva la barba…
    LOL. Semmai è esattamente il contrario. Perchè questa "ovvietà" ricevesse un fondamento scientifico definitivo, ci è voluta la genomica moderna.

    In questo modo la nostra povera immaginazione oscura tutto il meraviglioso, tutta l’imprevedibilità, tutta l’inaudita sfrontatezza con cui la natura compie le sue opere.
    Semmai l'opposto. Non si ha un'idea di quali soluzioni geniali possa trovare l'unione di "caso e necessità", per dirla con Monod, rispetto alle povere trovate dell'ingegno umano. Le vie del processo evolutivo sono drammaticamente sorprendenti.

    Il mondo è andato come è andato, ma avrebbe potuto andare in qualunque altro modo, naturalmente anche senza di noi, senza la Terra e senza il mondo.
    Cosa c'è di strano in questo? E poi che c'entra questo con la scienza?

    Per questo, poco ci sorprende e poco ci interessa di come sia realmente andato. Il mondo degli evoluzionisti è un mondo in cui tutto cambia, senza che succeda mai nulla. In cui i problemi non si risolvono perché non ci sono, e questa è la soluzione di tutto.
    Beata ignoranza. Di problemi da risolvere è piena la biologia, ed è pieno l'evoluzionismo. Sappiamo le grandi linee del discorso; c'è da lavorare su moltissimi dettagli. Che l'evoluzionismo declini una "morte della scienza", come pare presagire Sermonti, è un'assoluto falso. E di come sia realmente andato, ci interessa tantissimo, non foss'altro che perchè è l'unica cosa che possiamo realmente studiare e che ci dice anche come avrebbe potuto essere.

    Ma l’Ingegneria Genetica funzionerà? Personalmente, ne dubito. I biologi stanno imparando ad usare i computer, e si prepara il trionfo di un altro tipo di ingegneria: la realtà Virtuale. L’evoluzione degli organismi virtuali è la biologia del futuro. Senza Dio, senza natura, senza Realtà.
    Puro delirio... Non so come argomentare per il banale motivo che non ho idea di cosa stia parlando. Benché io faccia il biologo.

  4. #4
    Crocutale
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    Citazione Originariamente Scritto da voynich Visualizza Messaggio
    Puro delirio... Non so come argomentare per il banale motivo che non ho idea di cosa stia parlando. Benché io faccia il biologo.
    Ecco. proprio un biologo mi serviva. Mi interesso della questione, ma non sono un addetto ai lavori e ci sono domande a cui non riesco a trovare risposta sulle enciclopedie. Hai mica tempo per qualche chiarimento, al tuo ritorno?

  5. #5
    WHY SO SERIOUS?
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    Non esiste la teoria dell'evoluzionismo. Esiste solo una serie di specie a cui Chuck Norris permette di vivere!!!
    Noi siamo i padroni.
    Noi siamo gli schiavi.
    Siamo ovunque
    e da nessuna parte.
    Regniamo sui fiumi di porpora.

  6. #6
    Hic Sunt Leones
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    Citazione Originariamente Scritto da Bastiacciu vivu Visualizza Messaggio
    L’evoluzionismo è un inganno utile a restare nell’ignoranza

    Articolo pubblicato dal quotidiano Il Tempodilunedì 10 gennaio 2000 pag.12
    In realtà all’Evoluzionismo manca una cosa per essere oggetto scientifico: una formulazione. Le definizioni di Evoluzione, che si trovano nei vocabolari letterari, sono esattamente quello di cui gli scienziati non vogliono sentir parlare.

    di Giuseppe Sermonti





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    All'Evoluzionismo manca una formulazione scientifica??
    E al Creazionismo allora??

    Chissà se Giuseppe Sermonti ha la formulazione scientifica di Dio che soffia sul fango e di Eva che nasce dalla costola di Adamo

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da Canaglia Visualizza Messaggio
    All'Evoluzionismo manca una formulazione scientifica??
    E al Creazionismo allora??

    Chissà se Giuseppe Sermonti ha la formulazione scientifica di Dio che soffia sul fango e di Eva che nasce dalla costola di Adamo
    personalmente ho letto alcuni saggi a riguardo dell'evoluzionismo (o per meglio dire darwinismo) e posso dirti che, data la scarsita' di prove a favore della teoria, tanto vale credere al racconto di adamo ed eva...infatti quella dell'evoluzione -come tutte le teorie scientifiche- e' basata su semplici supposizioni (lo dice il termine stesso , teoria: idea nata in base ad una qualche ipotesi, congettura, speculazione o supposizione, anche astratte rispetto alla realtà)...due esempi: teoria degli universi paralleli e teoria dell'antimateria , sono fantasticherie assolutamente non provate ma possibili, il che non presuppone che siano reali, ma appunto delle teorie confutabili da dati empirici...in parole povere non ci resta che attendere l'esito dato dall'esperienza , di certo pretendere che tali teorie vengano credute in base alle attuali prove mi pare un tantino presuntuoso...

  8. #8
    Crocutale
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    E' pretestuoso indubbiamente, solo che troppo spesso anche le voci contro danno la stessa impressione, è una cosa che andrebbe trattata molto più razionalmente.

 

 

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