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  1. #11
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    Predefinito 20 LUGLIO: SAN GIROLAMO EMILIANI, CONFESSORE

    Nel Cinquecento molti santi ebbero il merito di avvertire l'importanza dell'insegnamento scolastico per una più forte educazione morali delle classi povere: Gaetano da Thiene, Antonio Maria Zaccaria, Angela Merici, Girolamo Emiliani, Filippo Neri, Giuseppe Calasanzio ecc.
    Dei primi anni di vita di S. Girolamo Emiliani (o Miano o Miani) sappiamo poco. Nacque a Venezia nel 1486 e come tutti i patrizi della Serenissima venne avviato alla carriera militare. Fatto prigioniero nel 1511 a Castelnuovo mentre combatteva contro la Lega di Cambrai, rinchiuso in una segreta del castello ebbe modo di meditare sulla vulnerabilità della milizia mondana, una riflessione analoga a quella che avrebbe fatto dieci anni più tardi anche S. Ignazio di Loyola. Liberato in maniera insperata dopo un mese, sentì viva la vocazione all'impegno missionario a servizio dei poveri, degli infermi, dei giovani abbandonati e delle donne "pentite". Un campo assai vasto d'impegno. Dopo un breve "noviziato" come penitente con Giampietro Carafa, il futuro grandissimo Paolo IV, Girolamo si consacrò a Dio e al bene soprannaturale, abbracciando una più nobile milizia, quella ecclesiastica, nel 1518.
    Dieci anni più tardi, poiché una terribile carestia travagliava l'intera penisola, subito seguita dalla peste, vendette tutto ciò che possedeva, compresi i mobili di casa, e si dedicò all'assistenza agli appestati. Bisognava dare sepoltura ai morti, e lo fece ogni notte. Ma bisognava pensare anche ai sopravvissuti, soprattutto ai bambini che avevano perso i genitori e alle donne che la miseria aveva spinto all'infame prostituzione del proprio corpo. Verona, Brescia, Como e Bergamo furono il campo della sua intensa azione benefica. Fu allora che in un paesino del bergamasco, a Somasca, ebbe inizio la Società dei Chierici Regolari, che avrebbero preso il nome di Padri Somaschi. Furono loro ad attuare un grande progetto del fondatore: l'istituzione di scuole gratuite aperte a tutti e in cui veniva adottato un innovativo "metodo dialogato".
    S. Girolamo Emiliani morì sulla breccia: mentre assisteva i malati di peste a Somasca, colpito dallo stesso terribile morbo, si congedò definitivamente su questa terra dai suoi figli prediletti: i poveri e gli ammalati, a cui aveva dedicato tutte le sue laboriose giornate per pochi ma intensi anni. Era l'8 febbraio 1537. Canonizzato infallibilmente nel 1767, Pio XI nel 1928 lo nominò patrono degli orfani e della gioventù abbandonata.
    La sua festa non cade in febbraio, come stabilì il miserabile MOntini che non aveva l'autorità pontificia ma, come sempre, oggi, il 20 luglio.

    Sancte Girolame, ora pro nobis



  2. #12
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    Predefinito 22 LUGLIO: SANTA MARIA MADDALENA, PENITENTE

    Maria di Magdala, risanata dal Signore Gesù, seguendolo lo serviva con grande affetto (Lc. 8,3). Alla fine, quando i discepoli erano fuggiti, Maria Maddalena era là in piedi presso la croce del Signore con Maria, Giovanni ed alcune donne (Gv. 19,25). Il giorno di Pasqua Gesù apparve a lei e la mandò ad annunciare la sua risurrezione ai discepoli (Mc. 16,9; Gv 20,11-18).
    La Chiesa cattolica è solita accomunare nella liturgia le tre distinte donne di cui parla il Vangelo: Maria di Betania, sorella di Lazzaro e di Marta, l'innominata peccatrice "cui molto è stato perdonato perché molto ha amato", e Maria Maddalena o di Magdala, l'ossessa miracolata da Gesù, che ella seguì e assistette con le altre donne fino alla crocifissione ed ebbe il privilegio di vedere risorto. L'identificazione delle tre donne è stata facilitata dal nome Maria comune almeno a due e dalla sentenza di S. Gregorio Magno che vide indicata in tutti i passi evangelici una sola e medesima donna.
    Al capitolo settimo S. Luca, dopo aver descritto l'unzione della peccatrice che irrompe improvvisamente nella sala del banchetto e versa sui piedi di Gesù profumati unguenti che poi asciuga coi propri capelli, prosegue così il suo racconto: "In seguito Gesù passava di città in città, di villaggio in villaggio... e con lui andavano i dodici, ed anche alcune donne, le quali erano state guarite da spiriti maligni e da infermità: Maria, detta Maddalena, da cui erano stati cacciati sette demoni, Giovanna... e molte altre donne, le quali somministravano ad essi i loro averi".
    L'ignota peccatrice, che per la contrizione perfetta ha meritato il perdono dei peccati, è distinta dalla Maddalena, ben conosciuta, che segue costantemente il Maestro dalla Galilea alla Giudea, fino ai piedi della croce e il cui ardente amore Gesù premia nel giorno della Risurrezione. Ella è inconfondibilmente "presso la croce di Gesù", poi in veglia amorosa "seduta di fronte al sepolcro", infine, all'alba del nuovo giorno è la prima a recarsi di nuovo al sepolcro, dove ella rivede e riconosce il Cristo risorto da morte. Alla Maddalena, in lacrime per aver scorto il sepolcro vuoto e la grossa pietra ribaltata, Gesù si rivolge chiamandola semplicemente per nome: "Maria!" e a lei affida l'annuncio del grande mistero: "Va' a dire ai miei fratelli: io salgo al Padre mio e Padre vostro, al mio Dio e vostro Dio". E’ questa la Maddalena che la Chiesa oggi commemora e che, secondo un'antica tradizione greca, sarebbe andata a vivere a Efeso, dove sarebbe morta. In questa città avevano preso dimora anche Giovanni, l'apostolo prediletto, e Maria, Madre di Gesù.
    L’Ordine dei Predicatori l’annoverò nel numero dei suoi Patroni. Frati e Suore la onorarono in ogni tempo col titolo di “Apostola degli Apostoli”, come viene celebrata nella Liturgia Bizantina, e paragonarono la missione della Maddalena, di annunciare la risurrezione, col loro ufficio apostolico.














    Antolinez "La Maddalena portata in cielo dagli angeli"

  3. #13
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    Predefinito SANCTA MARIA MAGDALENA, ORA PRO NOBIS



    TIZIANO "SANTA MARIA MADDALENA PENITENTE"

  4. #14
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    Predefinito 25 Luglio: San Giacomo Apostolo

    E’ detto “Maggiore” per distinguerlo dall’apostolo omonimo, Giacomo di Alfeo. Lui e suo fratello Giovanni sono figli di Zebedeo, pescatore in Betsaida, sul lago di Tiberiade. Chiamati da Gesù (che ha già con sé i fratelli Simone e Andrea) anch’essi lo seguono (Matteo cap. 4). Viene poi associato al collegio apostolico: "(Gesù) ne costituì Dodici che stessero con lui: (...) Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanerghes, cioè figli del tuono" (Marco cap. 3). Con Pietro saranno testimoni della Trasfigurazione, della risurrezione della figlia di Giairo e della notte al Getsemani. Giacomo berrà l'amaro calice promesso dal Divin Maestro: è il primo apostolo martire, nella primavera dell’anno 42. "Il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa e fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni" (Atti cap. 12). Questo Erode è Agrippa I, a cui suo nonno Erode il Grande ha fatto uccidere il padre (e anche la nonna). A Roma è poi compagno di baldorie del giovane Caligola, che nel 37 sale al trono e lo manda in Palestina come re. Un re detestato, perché straniero e corrotto, che cerca popolarità colpendo i cristiani. L’ultima notizia del Nuovo Testamento su Giacomo il Maggiore è appunto questa: il suo martirio.
    Egli avrebbe anche predicato il Vangelo in Spagna. Quando poi quel Paese cade in mano araba (sec. IX), il suo corpo fu prodigiosamente portato nel nord-ovest spagnolo e seppellito nel luogo poi notissimo come Santiago de Compostela. Nell’angoscia dell’occupazione, gli si tributa un culto fiducioso e appassionato, facendo di lui il sostegno degli oppressi e addirittura un combattente invincibile. La fede nella sua protezione è uno stimolo enorme in quelle prove e battaglie durissime contro i barbari infedeli. E tutto questo ha un riverbero sull’Europa cristiana, che già nel X secolo inizia i pellegrinaggi a Compostela. Ciò che attrae non sono solo le antiche tradizioni sul santo in Spagna, ma anche l’appassionata realtà di quella fede e di quella crociata contro la belva islamica di cui il luogo resta da allora affascinante simbolo.

  5. #15
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    Predefinito 26 LUGLIO: SANT'ANNA. MADRE DELLA BEATA VERGINE MARIA

    LE UNICHE NOTIZIE CHE ABBIAMO DI SANT'ANNA LE ABBIAMO DALL'APOCRIFO “PROTOVANGELO DI SAN GIACOMO” CHE TESTIMONIA COME, ANCHE IN AMBIENTE ERETICALE, LA FIGURA DELLA MADRE DI MARIA SANTISSIMA FOSSE NOTA. (D’ALTRONDE ANCHE IN “VANGELI UMANI” CI POSSONO ESSERE NOTIZIE PARZIALMENTE ESATTE).
    LA VERA TESTIMONIANZA SU SANT’ANNA LA FORNISCE COMUNQUE IL CULTO, ININTERROTTO, CHE A LEI è STATO TRIBUTATO DALLE CHIESE DI ORIENTE E D’OCCIDENTE, NOTO Già DAL QUARTO O QUINTO SECOLO.
    LA BOLLA “SPLENDOR” DI PAPA URBANO VI PRIGNANO E L’UNIVERSALIZZAZIONE DELLA FESTA AD OPERA DI PAPA GREGORIO XIII BOMCOMPAGNI HANNO POSTO IL SIGILLO DELL'INFALLIBILITà PONTIFICIA SU QUESTO DIFFUSISSIMO CULTO POPOLARE. LA FESTA DEL MARITO DI SANT'ANNA E PADRE DELLA BEATA VERGINE, SAN GIOACCHINO, CADE INVECE IL 16 AGOSTO.

    SANCTA ANNA, ORA PRO NOBIS




















  6. #16
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    Predefinito 29 LUGLIO: SANTA MARTA, VERGINE

    Marta è la sorella di Maria e di Lazzaro di Betania, un villaggio a circa tre chilometri da Gerusalemme. Nella loro casa ospitale Gesù amava sostare durante la predicazione in Giudea. In occasione di una di queste visite compare per la prima volta Marta. Il Vangelo ce la presenta come la donna di casa, sollecita e indaffarata per accogliere degnamente il gradito e regale ospite, mentre la sorella Maria preferisce starsene quieta in ascolto delle parole del Maestro. Non ci stupisce quindi il rimprovero che Marta muove a Maria: "Signore, non t'importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti".
    L'amabile risposta di Gesù può suonare come rimprovero alla fattiva massaia: "Marta, Marta, tu t'inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta". Ma rimprovero non è, commenta S. Agostino: "Marta, tu non hai scelto il male; Maria ha però scelto meglio di te".
    In questo atto magisteriale Nostro Signore proclamò la superiorità della vita contemplativa sulla vita attiva, pur nobilissima ed importante.
    Non a caso Santa Marta si santificò anche compiendo questi doveri di stato nel proprio ruolo di donna di casa.
    Un pensiero e una preghiera anche per noi: la vita attiva, l'azione a volte frenetica quotidiana sembra travolgerci, il dovere dell'agire quasi non ci fa fermare mai. Preghiamo per fermarci a contemplare la divina Maestà di Nostro Signore in croce, per piangere le nostre mancanze, per offrire quello che facciamo al Divin Cuore di Gesù.

    SANCTA MARTHA, ORA PRO NOBIS

  7. #17
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    Predefinito 31 LUGLIO: SANT'IGNAZIO DI LOYOLA, CONFESSORE



    Sant'Ignazio nacque a Loyola, nei Paesi Baschi, da una famiglia nobile. Prima giovane seminarista a 14 anni ma poco portato alla milizia clericale, frequentò la corte e partecipò a varie campagne militari durante le guerre franco-ispaniche. Nel 1521, costretto a stare a letto per una ferita ad un gamba riportata per un colpo di cannone nella difesa di Pamplona, trascorse il tempo leggendo una vita di Cristo e le vite dei santi. Queste letture lo animarono e emerse il desiderio di servire e combattere per un Re più potente e più nobile di tutti i re della terra, Nostro Signore Gesù Cristo.
    "Dove si combatte, dove si muore per Gesù Cristo?" soleva ripetere dal suo letto di tormenti.
    Guarito dalla ferita che lo lasciò comunque parzialmente caludicante, iniziò un lungo periodo di pellegrinaggio e fece dono della sua spada alla Santa Vergine. L'itinerario del "pellegrino" - così si definisce Ignazio stesso nel raccontare la sua vita - ebbe come prima tappa il paese di Manresa, vicino Barcellona. Qui ha vissuto un'intensa esperienza spirituale che si è prolungata lungo tutto l'arco della sua vita. Il libro degli Esercizi Spirituali, uno dei capolavori della letteratura spirituale cattolica, è il condensato di questa esperienza del santo.
    Il cammino lo portò a Gerusalemme, dove gli fu proibito di stabilirsi, come avrebbe voluto, per cui dovette tornare in Europa.
    Arrivato a Barcellona, si dedicò agli studi per poter aiutare meglio gli altri.
    A Parigi, dove si era recato per approfondire e concludere la formazione filosofico - teologica, si costituì attorno a lui un gruppetto di una decina di studenti, che Ignazio stesso ha denominato "amici nel Signore". Questi "amici" (tra cui incontriamo San Francesco Saverio, futuro santo e patrono delle Missioni) erano di diverse nazionalità e erano animati dallo stesso ideale cattolico romano.
    Ignazio fu ordinato sacerdote a Venezia nel 1537 e nello stesso anno si recò a Roma.

    Lungo questo ultimo tratto di cammino verso la meta Ignazio ebbe un nuovo incontro forte con il Signore a La Storta, vicino Roma. E proprio a Roma quel gruppetto che si era formato a Parigi ora si mette a disposizione del Papa per essere inviato in missione ovunque: diventa la comunità che fonda la Compagnia di Gesù. Questa venne approvata dal Papa Paolo III nel 1540.
    Ignazio fu eletto primo Generale dei gesuiti. Fino al 1556, anno della sua morte, ha governato i gesuiti componendo le costituzioni dell'Ordine, scrivendo circa 6000 lettere e interessandosi di diverse dimensioni della società: dai governanti alle povere donne di strada, dal difendere e propagare la Fede nello scacchiere nel mondo.
    Ignazio fu in sintonia con il detto: "non farsi costringere dal massimo e tuttavia farsi contenere dal minimo: questo è divino"
    Papa Gregorio XV Ludovisi nel 1622 lo dichiarò infallibilmente santo.

  8. #18
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    Predefinito FRASI IGNAZIANE



    Ad majorem dei gloriam - Per la maggior gloria di Dio
    E' il motto della Compagnia di Gesù. I religiosi della Compagnia devono vivere, agire ed operare come Compagni di Gesù e pertanto ogni loro azione, gesto o parola deve essere volta ad aumentare la "maggior gloria di Dio".



    Con toto el core, con tota l'anima, con tota la volontad
    E' una frase che Ignazio amava molto ripetere, mescolando il suo italiano sempre incerto con il suo caratteristico accento basco. Esprime la dedizione totale verso Dio e verso gesù, nonchè il completo donarsi per il servizio dei fratelli.



    En todo amar y servir
    "In tutto amare e servire". In queste due parole è raccolta l'essenza del programma di S. Ignazio: AMARE e SERVIRE. Ignazio era un uomo d'azione. L'amore, per quanto fondamentale, non doveva essere fine a se stesso, ma deve essere accompagnato dal servizio agli altri.



    L'amore si mostra nelle opere
    Si ribadisce con questa frase come Ignazio fosse uomo portato all'azione e al servizio, che è la più alta espressione dell'amore.

  9. #19
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    Predefinito



    Prendi, Signore,
    e accetta tutta la mia libertà,
    la mia memoria, il mio intelletto,
    e tutta la mia volontà,
    tutto ciò che ho e possiedo;
    tu mi hai dato tutte queste cose,
    a te, Signore, le restituisco;
    sono tutte tue,
    disponine secondo la tua volontà.
    Dammi il tuo amore e la tua grazia,
    queste sole, mi bastano.

    ***

    Anima di Cristo, santificami
    Corpo di Cristo, salvami
    Sangue di Cristo, inebriami
    Acqua del costato di Cristo, lavami
    Passione di Cristo, confortami
    O buon Gesù, esaudiscimi
    Dentro le tue ferite nascondimi
    Non permettere che io mi separi da te
    Dal nemico maligno difendimi
    Nell'ora della mia morte chiamami
    E comandami di venire a te
    Perché con i tuoi santi io ti lodi
    nei secoli dei secoli.
    Amen.

    ***

    O Dio, che a gloria del tuo nome hai suscitato nella tua Chiesa sant'Ignazio di Loyola, concedi anche a noi, con il suo aiuto e il suo esempio, di combattere la buona battaglia del vangelo, per ricevere in cielo la corona dei santi.

    ***

    Accresci, o Signore, coni doni spirituali e umani questa Compagnia, a cui ti sei degnato di dare inizio per mezzo del santo padre Ignazio perché unita a te nella virtù e nell'amore comprenda ciò che piace alla tua maestà e fedelmente lo compia.


    guelfo nero

  10. #20
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    Predefinito

    Buon mese di Luglio 2004, un luglio veramente cattolico, un luglio pieno di desiderio di santificarci.

    Guelfo nero

 

 
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