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  1. #1
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    Predefinito Aborto: problema sociale, problema culturale.

    Probabilmente ne avrete già parlato: mi interessa sapere che posizione avete sul problema dell'aborto e della sua legalizzazione o meno.
    Io sono persuaso della bontà di una legge ( come quella esistente in Italia al momento ) che consente l'aborto, perchè considero la risoluzione del dramma degli aborti clandestini una priorità assoluta. L'atto sessuale, che può portare ad avere un figlio non desiderato o che mette una famiglia in uno stato precarissimo di esistenza, è un gesto in sè talmente effimero e semplice che il passo tra esso e la vita è troppo breve per essere sempre compreso da una coppia che commette l'errore di concepire un figlio senza volontà.
    Tuttavia ritengo altresi' fondamentale la presenza di una cultura forte, non imposta dall'alto, ma trasmessa comunitariamente come insieme di valori certi e condivisi, che veda l'aborto come un rimedio estremo, che, senza mai condannare la donna, ma responsabilizzando uomo e donna insieme, diffonda una deteriminata visione della vita come qualcosa di sacro, e del sesso come di un gesto bello e amorevole legato però strettamente alla vita.
    Su questi presupposti culturali si può lottare il problema dell'aborto sul piano della prevenzione delle gravidanze indesiderate tramite una cultura apporpriata del sesso e del rapporto uomo donna.
    Confesso che al riguardo trovo la posizione della chiesa alquanto ambigua e poco proficua verso una maggiore sensibilizzazione sul tema.
    E aggiungo che, come sempre, si può parlare molto meglio e più facilmente di aborto e delle sue coneguenze in un contesto in cui la società, la comunità è realmente solidale con ogni coppia che si trova di fronte al terribile dubbio se far nascere o no il proprio figlio. Di fronte ad una società solidale ( sia materialmente che spiritualemtre ) la scelta della donna spesso non potrebbe che essere diversa.

  2. #2
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    Sono in sostanziale accordo. Direi che la possibilità di abortire dovrebbe essere mantenuta, ma che lo Stato dovrebbe creare ottimi centri di accoglienza ed assistenza per le ragazze-madri che non vorrebbero portare avanti la gravidanza solo per motivi economici. Non sia mai che si preclude la possibilità di nascere ad un bambino per soli motivi economici!

    In questo sistema capitalista è "normale" che l'aborto sia un "diritto della donna". Io penso che in una società comunista comunitarista questa diventerebbe una possibilità, ma che sarebbe relegata ai soli motivi etici e morali della coppia genitoriale o, in assenza del padre, della donna-madre. Non so, per esempio per casi di stupro o crimini efferati di questo genere, non potrei non ammettere l'aborto per la donna vittima. Sta sempre alla sua volontà scegliere cosa fare.

  3. #3
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    Il ricorso massiccio all'aborto è un altra delle facce della tragica de-responsabilizzazione collettiva ed individuale in atto nella tragica involuzione della societa' moderna....Codificare diritti anche i piu' aberranti non risolve il problema di lasciare sola la donna ma anche tanti uomini e padri che come unica alternativa scelgono di ammazzare una vita.E' tragico e il diritto ad abortire deve essere limitato a casi estremamente gravi come dice Outis ed affidato alla scelta di entrambe i genitori:ma la causa prima ripeto è la mercificazione consumista ed egoistica che ormai accompagna le personne dalla culla alla tomba.

  4. #4
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    bene mi fa molto piacere leggere posizioni cosi' meditate e caute su un tema tanto difficile che viene sempre lasciato alla mercè di due ideologie opposte ed entrambe nocive: l'una l'ideologia del diritto su tutto, per cui l'aborto sarebbe un semplice diritto da utilizzare a piacimento.
    L'altra l'idea secondo cui abortire equivale ad un omicidio puro e per questo la donna che adotta tale pratica viene considerata un'assassina e stigmatizzata dalla comunità.
    Ebbene nè l'una nè l'altra visione vedono la realtà: innanzitutto concordo pienamente con la distinzione tra diritto di aborto in una società capitalistica ( sempre che sia supportato da una forte cultura della vita a livello sociale ) e aborto come estremo ricorso in una società comunistica.
    In un contesto comunistico di solidarietà economica e di fratellanza comunitaria, difficilmente donna e uomo ricorrerebbero ad una scelta cosi' estrema. D'altronde non riesco a vedere facilmente una limitazione di diritto dei casi cui permettere la pratica abortiva . In base a quali canoni ? Istintivamente sono anch'io dell'idea che solo la violenza subita da una donna o l'età giovanissima ( per cui la gravidanza potrebbe rappresentare un trauma considerevole a tutti i livelli) possano giustificare un gesto cosi' estremo ( in una società comunistica ), ma come fare a scindere caso per caso ?

    Ho meditato spesso sull'importanza di una sana cultursa della sessualità che sappia spiegare ai ragazzi che il sesso è anzitutto un veicolo per la vita. Che poi sia un'esprienza bella, che sia un piacere fisico e psichico allo stesso tempo, ciò è una cosa aggiunta,ma l'importante è ricordare che sesso e vita vanno di pari passo.
    Tuttavia perchè l'educazione sessuale sia completa credo sia necessario ( vista l'impossibilità oggettiva di creare una società di casti ) anche diffondere l'uso dei metodi anticoncezionali : non a mo di giochetto o di spasso, ma come rimedio importante per la prevenzione nei casi in cui l'istinto sessuale prevalga sul resto:
    per questo dico che la posizione della Chiesa sulla prevenzione mi lascia estremamente perplesso e la ritengo dannosa ( anche se in termini pratici in occidente pochi seguono alla lettera il precetto ecclesiastico in tema di relazioni sessuali ).
    La Chiesa, senza nulla perdere della peculiari visione della sessualità che ha ( che peraltro in una certa parte condivido anche) , potrebbe meglio spiegare che, fermo restando che il sesso è finalizzato alla vita e alla procreazione, tuttavia, l'uso ( e non l'abuso ) dei metodi anticoncezionali ( laddove inevitabile) è benvenuto per evitare gravidanze indesiderate, in casi spesso abbastanza tragici. E aggiungo che la posizione ufficiale della Chiesa a tutto ciò affianca una sostanziale giustificazione e appoggio al sistema economico in cui viviamo ( che è una delle cause oltre a quella culturale del proliferare degli aborti ).


  5. #5
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    In sintesi la mia posizione è la seguente: personalmente contrario, ma favorevole che questa possibilità sia mantenuta aperta per gli altri.

    Avere dei figli è una grossa responsabilità, chi non se la sente (per chi non può per ragioni economiche o familiarideve intervenire l'autorità pubblica) non si prenda certe responsabilità, anche perché l'aborto è un trauma psicologico e fisico non da poco.
    Ritengo anche che con un po' più di informazione sui contraccettivi e meno ipocrisia molti aborti aborti sarebbero evitati. Dico questo perché conosco gente che non vuole che si usino contraccettivi perché cattolica, ma poi quando succede scopre di essere favorevole all'aborto e porta la figlia minorenne ad abortire.
    Che ipocrisia!

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Sandokan80 Visualizza Messaggio
    In sintesi la mia posizione è la seguente: personalmente contrario, ma favorevole che questa possibilità sia mantenuta aperta per gli altri.

    Avere dei figli è una grossa responsabilità, chi non se la sente (per chi non può per ragioni economiche o familiarideve intervenire l'autorità pubblica) non si prenda certe responsabilità, anche perché l'aborto è un trauma psicologico e fisico non da poco.
    Ritengo anche che con un po' più di informazione sui contraccettivi e meno ipocrisia molti aborti aborti sarebbero evitati. Dico questo perché conosco gente che non vuole che si usino contraccettivi perché cattolica, ma poi quando succede scopre di essere favorevole all'aborto e porta la figlia minorenne ad abortire.
    Che ipocrisia!

    Concordo con le tue parole sandokan.
    ribadisco inoltre l'importanza dell'aspetto culturale a difesa della vita. Ciò implica il riconoscimento che l'aborto è un dramma e sopratutto l'implementazione di un'educazione sessuale seria e di una visione del rapporto sessuale antiedonistica in senso materialistico. Allora si che tantissime gravidanze indesiderate sarebbero evitate. Allo stesso tempo,come dicevo, vista l'impossibilità ed anche la non giustizia di voler creare una società di casti o di procreatori di venti figli a famiglia, è giusto diffondere i metodi ( quelli più sani come il preservativo ) di prevenzione, pur sapendo che la visione della sessualità deve restare legata culturalmente alla vita e all'amore.



  7. #7
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    Il sesso senza visione edonista?
    In pratica "non lo fo per piacer mio, ma per dare un figlio a dio".
    Qui si vuole tornare a negare il piacere sessuale della donna. E non mi si venga a dire che non è un discorso sessista perchè solo la donna può rimanere incinta.
    Come si può affermare che la visione della sessualità deve rimanere legata all'amore e alla vita e poi parlare di anticoncezionali. Solo perchè è impossibile avere famiglie con venti figli? Ah be' grazie tante, ma se una donna semplicemente non vuole figli, né venti né uno? Non è che stiamo ancora a dire che una donna in quanto tale DEVE volere dei figli?
    No mi sbaglio io, infatti gli anticoncezionali "sani", come il preservativo, non limitano la scelta all'uomo, è che sono "sani". La pillola anticoncezionale ho idea che in questa visione non è molto "sana", sarà perchè ha impresso una spinta enorme alle rivendicazioni femminili o forse perchè è poco controllabile da parte di volontà esterne e coercitive.
    In questa discussione non si parla in realtà di una scelta estrema e dolorosa come l'aborto, una scelta che implica percorsi esclusivamente personali.
    Altro che risposte meditate.

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da posso pensare? Visualizza Messaggio
    Il sesso senza visione edonista?
    In pratica "non lo fo per piacer mio, ma per dare un figlio a dio".
    Qui si vuole tornare a negare il piacere sessuale della donna. E non mi si venga a dire che non è un discorso sessista perchè solo la donna può rimanere incinta.
    Come si può affermare che la visione della sessualità deve rimanere legata all'amore e alla vita e poi parlare di anticoncezionali. Solo perchè è impossibile avere famiglie con venti figli? Ah be' grazie tante, ma se una donna semplicemente non vuole figli, né venti né uno? Non è che stiamo ancora a dire che una donna in quanto tale DEVE volere dei figli?
    No mi sbaglio io, infatti gli anticoncezionali "sani", come il preservativo, non limitano la scelta all'uomo, è che sono "sani". La pillola anticoncezionale ho idea che in questa visione non è molto "sana", sarà perchè ha impresso una spinta enorme alle rivendicazioni femminili o forse perchè è poco controllabile da parte di volontà esterne e coercitive.
    In questa discussione non si parla in realtà di una scelta estrema e dolorosa come l'aborto, una scelta che implica percorsi esclusivamente personali.
    Altro che risposte meditate.

    Aspetta un secondo. Sei partito in quarta. Intanto beneventuo nel forum dei comunisti delle comunità ( se ne hai voglia puoi anche mandare una tua breve o lunga presentzione politica..)
    Il tuo intervento è opportuno e serio, e fai molto bene a mettere determinati accenti.
    Tutavia credo che tu abbia completamente travisato le mie parole. Ma non preoccuparti mi succede spesso.

    1-non faccio alcuna distinzione tra uomo e donna e quando parlo di edonismo mi riferisco ad entrambi.
    2- se parlo di metodi anticoncezionali sani è perchè conosco storie molto gravi associati al rishio della pillola per le donne. Rischi che si conoscono molto bene, ma dei quali chi ha interessi preferisce che non si parli
    3- quando parlo di edonismo non mi riferisco al piacere, ma al piacere estrapolato dalla vita e dal rapporto umano.
    Pratico sesso senza vergogna con la persona che amo e do un'enorme importanza alla fisicità. Con la persona che amo sarei disposto ad avere un figlio, ma ora le contingenze della mia vita non me lo permettono.
    Il piacere non lo condanno, perchè non sono un bigotto. Semplicemente ti dico che il piacere senza amore lo trovo una forma decadente dell'esplicazione del proprio io. Tutti cadiamo in qusta forma, io per primo, ma resto convinto dell'importanza di una cultura che leghi ogni atto di piacere alla fiducia, alla stima e all'amore che si sente per un'altra persona.
    Altrimenti tale atto fa soltanto male allo spirito. Ma questo è un mio parere.
    4- Non riservo alcuna condanna etica a gente che pratica il sesso senza amore, ma mi permetto di affermare che trovo tale pratica qualcosa di profondamento estraneo alla mia cultura e alla mia sensibilità
    5- Non ho mai detto che una donna deve volere dei figli. Se non li vuole, non li abbia. I figli sono un'enorme responsabilità. Un uomo e una donna che non vogliono figli se vogliono avere rapporti sessuali facciano uso dei contraccettivi ( possibilmente senza danneggiare la salute della donna). Questo ho detto e nulla di più.
    6- Sono convinto che per arginare la diffusione della pratica abortiva sarebbe bello se, oltre all'eliminazione della causa economica, e oltre ad una giusta diffusione dei metodi anticoncezionali, si diffondesse una cultura del sesso legata all'amore. E questo lo dico perchè so che se una donna resta incinta attraverso un rapporto con un uomo che non ama ( per un errore nella contraccezione o per una superficialità non volta ) non potrà mai desiderare davvero il figlio nascituro come un frutto di unione e di amore tra esseri.

    Nessun sessismo, nessun bigottismo, nessuna fcile condanna
    anzi...profonda comprensione per tutte le donne che si trovano nella tragicità di una scelta difficile, spessissimo per colpa di violenza o della stupidità di ragazzi che insistono per fare sesso senza precauzione.
    E sopratutto, l'ho già detto, difendo l'esistenza di una legge che permnetta l'aborto: ciò che soltanto ho aggiunto è la necessità di una cultura che si opponga al consumismo usa e getta di tutto ciò che ci appartiene.

  9. #9
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    Va bene, si in effetti sono partita in quarta, ma permettimi di dirti che i tuoi discorsi danno adito a travisamenti.
    Il fatto che la vita sessuale di una coppia o di un singolo sia legata a sentimenti quali amore, fiducia e tutto quello che si vuole, non mette al sicuro da errori, incidenti e di nuovo tutto quello che si vuole, che implichino una gravidanza indesiderata.
    Il fatto che per te e anche per me il valore edonista del sesso sia legato a questi sentimenti non da né a te né a me il diritto di esigere o predicare una cultura di questo genere, e la cosa va oltre la semplice condanna etica. E questo lo dico perchè so che le persone e le donne non sono tutte uguali e molte amano e accettano profondamente figli che siano frutto di unione e di amore tra esseri o meno. Vorrei farti notare che questa tua frase detta così non ha alcun senso, che significa "desiderare davvero il figlio nascituro come frutto di amore e unione tra esseri"?
    Il desiderio di maternità o paternità e l'amore per un figlio a volte non hanno nulla a che vedere con l'unione e l'amore tra due esseri.
    Io non lo so se sarebbe bello che si diffondesse una cultura del sesso legata all'amore, non mi piace sacralizzare niente, e soprattutto non mi piace auspicare conformità dei sentimenti e delle emozioni.
    Prendo atto del fatto che non c'è sessismo in quello che hai scritto nell'ultimo post, forse un pizzico di bigottismo.
    Resta il fatto che l'unico modo per prevenire davvero l'aborto è un'educazione seria all'uso dei contraccettivi, tutto il resto è girare intorno alle cose per mascherare motivi ben meno "nobili" (non mi riferisco a te).

  10. #10
    Lupo Sciolto
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    Probabilmente ne avrete già parlato: mi interessa sapere che posizione avete sul problema dell'aborto e della sua legalizzazione o meno.
    Io sono persuaso della bontà di una legge ( come quella esistente in Italia al momento ) che consente l'aborto, perchè considero la risoluzione del dramma degli aborti clandestini una priorità assoluta. L'atto sessuale, che può portare ad avere un figlio non desiderato o che mette una famiglia in uno stato precarissimo di esistenza, è un gesto in sè talmente effimero e semplice che il passo tra esso e la vita è troppo breve per essere sempre compreso da una coppia che commette l'errore di concepire un figlio senza volontà.
    Tuttavia ritengo altresi' fondamentale la presenza di una cultura forte, non imposta dall'alto, ma trasmessa comunitariamente come insieme di valori certi e condivisi, che veda l'aborto come un rimedio estremo, che, senza mai condannare la donna, ma responsabilizzando uomo e donna insieme, diffonda una deteriminata visione della vita come qualcosa di sacro, e del sesso come di un gesto bello e amorevole legato però strettamente alla vita.
    Su questi presupposti culturali si può lottare il problema dell'aborto sul piano della prevenzione delle gravidanze indesiderate tramite una cultura apporpriata del sesso e del rapporto uomo donna.
    Confesso che al riguardo trovo la posizione della chiesa alquanto ambigua e poco proficua verso una maggiore sensibilizzazione sul tema.
    E aggiungo che, come sempre, si può parlare molto meglio e più facilmente di aborto e delle sue coneguenze in un contesto in cui la società, la comunità è realmente solidale con ogni coppia che si trova di fronte al terribile dubbio se far nascere o no il proprio figlio. Di fronte ad una società solidale ( sia materialmente che spiritualemtre ) la scelta della donna spesso non potrebbe che essere diversa.
    mi trovo assolutamente d'accordo con te.
    La Chiesa, senza nulla perdere della peculiari visione della sessualità che ha ( che peraltro in una certa parte condivido anche) , potrebbe meglio spiegare che, fermo restando che il sesso è finalizzato alla vita e alla procreazione, tuttavia, l'uso ( e non l'abuso ) dei metodi anticoncezionali ( laddove inevitabile) è benvenuto per evitare gravidanze indesiderate, in casi spesso abbastanza tragici.
    ritengo che la Chiesa - intesa come istituzione vaticana - utilizzi solo un minaccioso potere persuasivo rifacendosi troppo spesso a letture di duemila anni fa senza entrare mai nelle tematiche odierne affrontandole discutendo in maniera 'laica'... non trovo giusto che una persona non abortisca perchè impaurita da un'eventuale punizione divina... (e ahimè di gente così ce ne è)... credo molto invece nel potenziale esplicativo del singolo parroco o frate che sia.. come d'altronde credo molto nel valore comunitario delle singole parrocchie,chiese o dei singoli conventi...

 

 
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