(Euronews) 28 maggio.
Venezuela, fine delle trasmissioni per la RCTV al quale il presidente Chavez non ha rinnovato la licenza
In Venezuela continuano le proteste per la decisione di ritirare la licenza di diffusione alla televisione privata Canale 2 RCTV. Le trasmissioni devono cessare alla mezzanotte locale secondo quanto stabilito dal Tribinale supremo di giustizia.
L'emittente è accusata di aver collaborato al golpe che voleva destituire il presidente Chavez.
"È un crimine contro l'umanità. Nessuno dovrebbe avere il diritto di spegnere qualcosa solo perche ha delle opinioni diverse dagli altri", dice un manifestante.
"Questa è la voce del popolo che si leva contro una decisione arbitraria che non possiamo accettare. Canale 2 è un'eredità di tutti i venezuelani e la salveremo per i venezuelani", afferma un'altra manifestante.
Le trasmissioni della RCTV sono cominciate 53 anni fa. Per tutta la giornata sono stati mandati in onda i momenti salienti della sua storia.
A difesa della liberta di espressione si sono espresse in questi giorni istituzioni europee ed americane contro le quali si è scagliato il presidente Chavez.
"Cosa c'entra con noi il Parlamento europeo? Si dovrebbe occupare degli affari europei - ha detto il presidente -. Cosa c'entra il Parlamento statunitense con il Venezuela. Che si occupi dei propri affari, degli affari degli Stati Uniti".
Al posto della RCTV trasmetterà già da questo lunedì un nuova televisione definita di "servizio publlico", la TVes.
Chavez mina la libertà di espressione.