Poche battute dell'incommensurabile Ferdinando Russo, anzni no, di Giggino sintetizzano benissimo il sentimento dei VERI Napoletani su Ferdinando II e quel tizio di Nice!
«Luigi! Luigi! Vieni qua, Luigi!... Dacci una dozzina di ostriche!... E parlaci un po' diFerdinando II...»
Al nome del suo Re, il luciano, commosso, prestamente si sberrettava. «Coppola nterra!», egli diceva, fissando col suo occhio grifagno le comitive burlevoli. - «Coppola e denocchie!... Chillo era 'o Rre!...»
Un coro di scherno l'interrompeva: baldi? Come? Sta zitto!- che dici!- E Garibaldi?... Dove lo metti, Garibaldi?
A quest’altro nome, la faccia di Luigi l'ostricaro pigliava a un tratto una espressione terribile, fra l'odio, il disprezzo, il dolore, il desiderio ferino. Se aveva ancora il berretto in mano, lo rimetteva in testa rapidamente, con rabbia, e lo calcava fin su le orecchie. Poi, voltava le spalle e andava borbottando dal tavolo dei motteggiatori, e non c'era più verso di indurlo ad aprire per essi le ostriche.
Ferdinando Russo, 'O Luciano d'O Rre, scaricabile da nazionenapulitana.org