Al Parlamento italiano
Si può continuare a tacere? O bisogna interrogarsi se non si è andati oltre? Oltre lo stato laico e il rispetto della pluralità delle idee Oltre l'idea di uguaglianza e il principio di non discriminazione Uno stato è laico se religioni e ideologie non hanno influenza sul governo della società, ma hanno valore solo per le persone. Lo stato deve garantire un comune spazio di libertà e, non può imporre una dottrina morale. Per questo è necessario che chi siede in Parlamento per volontà di elettori e elettrici serva il principio dell'autonomia e del pluralismo, rappresentando e disegnando una comunità libera e responsabile, contrastando le diseguaglianze in un contesto di diritti e doveri e sancendo la libertà di organizzarsi la vita e le relazioni senza che le scelte di alcuni diventino obbligo per tutte e tutti, pena la perdita dell'autonomia personale e la conseguente violazione della dignità della persona.
Vediamo crescere ogni giorno un ossessivo richiamo da parte della chiesa cattolica ai valori e ai modelli unici: in questo apostolato scorgiamo, con preoccupazione, vene di integralismo e di contrapposizione a altri integralismi, ma, proprio perché laici, difendiamo la libertà della Chiesa e della sua missione.
Ciò che ci pare vada oltre è vedere le istituzioni, a partire dal nostro Parlamento, incapaci di esprimere autorevolmente il proprio giudizio. Arretrare per evitare la chiarezza, per paura di un sano conflitto di idee non aiuta la convivenza, anzi descrive una società triste, che guarda indietro e non sa scrutare il futuro. I diritti civili segnano l'epoca, parlano dell'accoglienza e delle società multietniche, del bisogno essenziale di diritti, doveri, responsabilità, di rispetto, di libertà e quindi di laicità.
Per adesioni: scamusso@tin.it

S. Camusso, sindacalista; F. Capelli, dir. Casa della cultura di Milano; S. Coyaud, giornalista; C. Fasoli, musicista; G. Gaslini, musicista; G. Giorello, filosofo; S. Lo Giudice, pres. naz. Arcigay; A. Mancuso, segr. naz. Arcigay; R. Marcotulli, musicista; A. Martini, pres. on. fed. ciclistica it.; P. G. Odifreddi, matematico; M. Ovadia, regista; O. Piccolo, attrice; L. Ravasi, psicanalista; M. Rebotti, giornalista; P. Soldini, giornalista.