User Tag List

Pagina 1 di 5 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 41
  1. #1
    tony67
    Ospite

    Predefinito Intervista al Card. Martini

    GERUSALEMME - "Credo che la chiesa italiana debba dire cose che la gente capisce, non tanto come un comando ricevuto dall'alto, al quale bisogna obbedire perché si è comandati. Ma cose che si capiscono perché hanno una ragione, un senso. Prego molto per questo". Raramente, il cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo emerito di Milano, 80 anni compiuti da poco, ha fatto un accenno così diretto, così esplicito, durante un'omelia pronunciata in chiesa, a temi che agitano anche il dibattito politico nazionale. Ma non lasciavano molti dubbi di interpretazione, le frasi pronunciate ieri sera, durante la messa celebrata nella basilica della Natività di Betlemme, davanti a 1300 pellegrini arrivati al seguito del suo successore, l'arcivescovo Dionigi Tettamanzi. Il cardinal Martini, parlando a braccio, fra gli applausi dei fedeli, ha sollecitato la chiesa italiana a credere nel dialogo "fra chi è religioso e chi è non religioso, fra credenti e non credenti" aggiungendo di pregare "perché si raggiunga quel livello di verità delle parole per cui tutti si sentano coinvolti".

    Eminenza, a cosa si riferiva quando parlava della necessità di usare un linguaggio che la gente possa intendere non come un comando ma come una verità quotidiana?
    "Credo che la chiesa debba farsi comprendere, innanzitutto ascoltando la gente, le sue sofferenze, le sue necessità, i problemi, lasciando che le parole rimbalzino nel cuore, lasciando che queste sofferenze della gente risuonino nelle nostre parole. In questo modo le nostre parole non sembreranno cadute dall'alto, o da una teoria, ma saranno prese per quel quello che la gente vive. E porteranno la luce del Vangelo, che non porta parole strane, incomprensibili, ma parla in modo che tutti possono intendere. Anche chi non pratica la religione, o chi ha un'altra religione".

    Lei ha sempre auspicato la nascita di una pubblica opinione nella chiesa, con la possibilità di discutere, anche di non essere d'accordo.
    "Venendo a vivere qui a Gerusalemme io mi sono posto come se fossi in pensione, fuori dai doveri pubblici. Mi sono posto l'impegno di osservare rigorosamente il precetto del vangelo di Matteo, quello che dice non giudicare e non sarai giudicato. Quindi io non giudico, perché con quella misura sarei giudicato. Ma il mio auspicio va in quella direzione".

    Molti pensano che la Chiesa sia in difficoltà di fronte ai cambiamenti imposti dalla modernità.
    "La modernità non è una cosa astratta. In verità ci siamo dentro, ciascuno di noi è moderno se vive autenticamente ciò che vive. Non è questione di tempi. Il problema è essere realmente presenti alle situazioni in cui si vive, essere in ascolto, lasciare risuonare le parole degli altri dentro di sé e valutarle alla luce del Vangelo".

    Lei ha parlato recentemente della necessità di promuovere la famiglia, un compito che ha definito "più urgente" rispetto alla difesa della famiglia. Con quali azioni si può raggiungere lo scopo?
    "Promuovere la famiglia significa sottolineare che si tratta di un'istituzione che ha una forza intrinseca, che non è data dall'esterno, o da chissà dove. La famiglia ha una sua forza e bisogna che questa forza sia messa in rilievo, che quindi appaia la bellezza, la nobiltà, l'utilità, la ricchezza, la pienezza di soddisfazioni di una vera vita di famiglia. Bisognerà che la gente la desideri, la gusti, la ami e faccia sacrifici per essa".

    Invece, in questa fase del dibattito politico, della famiglia attuale vengono più facilmente lamentati i modi in cui essa si discosta rispetto al modello ideale.
    "Durante l'omelia ho parlato delle comunità che troppo spesso rimangono prigioniere della lamentosità. Il Signore vuole che noi guardiamo alla vita con gratitudine, riconoscenza, fiducia, vedendo le vie che si aprono davanti a noi. Quando andavo nelle parrocchie a Milano, trovavo sempre chi si lamentava delle mancanze, del fatto che non ci sono giovani. E io dicevo di cui ringraziare Dio per i beni che ci ha concesso, non per quelli che mancano. Dicevo che la fede, in una situazione così secolarizzata, è già un miracolo. Bisogna partire dalle cose belle che abbiamo e ampliarle. L'elenco delle cose che mancano è senza fine. E i piani pastorali che partono dall'elenco delle lacune sono destinati a dare frustrazioni e non speranze".

    (16 marzo 2007) - Repubblica.it

  2. #2
    desiderium
    Data Registrazione
    23 Dec 2006
    Messaggi
    1,879
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    vedo con piacere che qualcuno mi ha preceduto nell'apertura di un nuovo thread. mi permetto di aggiungere quanto riportato sul sito del corriere. buona lettura!



    «Bisogna ascoltare la gente e dire quello che la gente capisce»

    Martini e lo strappo sui Dico: la Chiesa non comandi dall’alto
    L’ex arcivescovo di Milano: dietro le parole ci sia una ragione. Dialogo con chi non crede


    BETLEMME — Avanza piano col bastone nella Chiesa di Santa Caterina, accanto alla Basilica della Natività. Per festeggiarne gli ottant’anni, l’arcivescovo Dionigi Tettamanzi ha guidato il pellegrinaggio di 1.300 pellegrini milanesi che scandiscono «Carlo Maria» battendo le mani. E lui, il cardinale Martini, a dispetto delle sopracciglia imbiancate come i tetti di Betlemme («mai successo, una messa di Natale a marzo e addirittura nevica!»), ha nello sguardo la solita luce d’ironia mentre ringrazia i fedeli e invita la Chiesa ad «ascoltare la gente»: «È un grande compito che dobbiamo portare avanti, per il quale io prego nella mia intercessione quotidiana: che ci sia dato, anche come Chiesa italiana, di dire quello che la gente capisce: non un comando dall’alto che bisogna accettare perché è lì, viene ordinato, ma come qualcosa che ha una ragione, un senso, che dice qualcosa a qualcuno... ».
    Due giorni prima, a Nazareth, il cardinale Tettamanzi aveva parlato di famiglia e della necessità di «avvicinare» i non credenti e le coppie di fatto adottando («E se non ci pensa la Chiesa, ci penserà il Signore») lo stile evangelico. Ora il biblista Martini commenta accanto al successore la lettera di San Paolo a Tito, l’invito a «vivere con sobrietà, giustizia e pietà», e sillaba: «Sono parole laiche, questo mi colpisce». Ecco il punto, spiega più tardi: «Bisogna farsi comprendere ascoltando anzitutto la gente, le loro necessità, problemi, sofferenze, lasciando che rimbalzino nel cuore e poi risuonino in ciò che diciamo, così che le nostre parole non cadano come dall’alto, da una teoria, ma siano prese da quello che la gente sente e vive, la verità dell’esperienza, e portino la luce del Vangelo».
    Niente discorsi «strani o incomprensibili», ma «parole che tutti possono intendere: anche chi non pratica una religione o chi ne ha un’altra, perché sono il primo passo». Martini dice di «non credere molto nel dialogo interreligioso », perché «ciascuna religione è un po’ incasellata nel suo schema, e gli schemi si ripetono », però c’è «un livello di verità delle parole che vale per tutti, credenti e non, e in cui tutti si sentono coinvolti e parte di una responsabilità comune». Il cardinale parla dell’età, «sono giunto nella lista d’attesa, di chiamata», e lo fa «senza rimpianti, sereno», San Paolo dice che «non c’è proporzione tra le sofferenze del presente e la gloria che ci attende».
    Così invita la Chiesa alla fiducia. Clima ostile? «Le nostre comunità troppo spesso si lamentano, con buoni motivi, ma senza accorgersene rimangono un po’ imprigionate in questa lamentosità: e questo è il gioco del demonio». Ai parroci scontenti, racconta, «io dicevo: ma non avete dei beni di cui ringraziare Dio? Ecco, cominciate a fare l’elenco delle cose belle perché la vostra fede in una situazione così secolarizzata è già un miracolo, un dono di Dio. Bisogna partire dalle cose belle, magari poche, e ampliare. Invece l’elenco delle cose che mancano è senza fine. E tutti i piani pastorali che partono dalla lista delle lacune sono destinati a dare frustrazione anziché speranza».
    Rapporti difficili tra Chiesa e modernità? «La modernità non è una cosa astratta, ci siamo dentro, e ciascuno di noi èmoderno se vive autenticamente: non è questione di tempi ma di essere realmente presenti, in ascolto». Come sulla famiglia: «Ricordo che avevo fatto un discorso di Sant’Ambrogio, sarebbe da riprendere oggi». Vi metteva in guardia dal «panico d’accerchiamento » e dal «tentativo di imporre come d’autorità una nostra concezione della famiglia ». Bisogna promuoverla, ripete: «È una istituzione che ha una forza intrinseca, la forza non è data dall’esterno e da chissà dove. Bisogna che questa forza sia messa in rilievo, che la gente la desideri, la ami, e faccia sacrifici per essa».
    Farà discutere. Ma fu Martini a parlare della «necessità» di discutere liberamente. Ora sorride e conferma: «Non era neanche un auspicio mio, ad esempio l’aveva già fatto Karl Rahner: la necessità di una pubblica opinione nella Chiesa. Se poi sia aumentata o diminuita non saprei dirlo perché venendo a Gerusalemme, fuori dei doveri pubblici, mi sono posto l’impegno a osservare rigorosamente Matteo 7,1: non giudicate e non sarete giudicati. Quindi non giudico perché con la misura con cui giudico sarò giudicato anch’io. Ma l’auspicio è questo».



    Gian Guido Vecchi



    16 marzo 2007

  3. #3
    carlo's
    Ospite

    Predefinito

    ieri, ascoltando la radio prima di addormentarmi, ho sentito che un senatore, un tale senatore Pera, avrebbe attaccato Martini per queste sue dichiarazioni.
    Avreste notizie più dettagliate in merito?

  4. #4
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Pavia
    Messaggi
    29,103
     Likes dati
    1,026
     Like avuti
    1,452
    Mentioned
    29 Post(s)
    Tagged
    8 Thread(s)

    Predefinito

    Sono molto d'accordo con il cardinale Martini: è esatamente ciò che si deve fare e che per fortuna l Chiesa sta facendo ora, più o meno ripresa dai media, più o meno in mdo distorto.
    Infatti migliaia di persone partecipano a catechesi, corsi pre-matrimoniali, incontri ecclesiali e allo stesso tempo la Chiesa si proietta all'esterno combattendo battagle per tutti, sulla fecondazione, contro le guerre, contro l'indebolimento della famiglia. Il tutto pensando soprattutto ai non credenti: se pensasse solo ai credenti si accontenterebe di confermare nella fede i già cristiani, che userebbero il sacramento del matrimonio e basta. Invece basandosi sulla ragione e su valori autenticamente umani sostiene incentivi alla stabilità dei rapporti per tutti, anche i non credenti, e il rispetto della loro vita dal concepimento, anche di persone di famiglie non cristiane e che cristiane non lo saranno mai.
    Against all odds

  5. #5
    Mortis et Orationis
    Data Registrazione
    07 Mar 2007
    Messaggi
    160
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    MARTINI...TETTAMANZI...."Quando vedrete l'abominio della desolazione stare là dove non conviene, chi legge capisca..."

  6. #6
    desiderium
    Data Registrazione
    23 Dec 2006
    Messaggi
    1,879
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da MementoMori Visualizza Messaggio
    MARTINI...TETTAMANZI...."Quando vedrete l'abominio della desolazione stare là dove non conviene, chi legge capisca..."
    ma che vuoi?

  7. #7
    desiderium
    Data Registrazione
    23 Dec 2006
    Messaggi
    1,879
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da carlo's Visualizza Messaggio
    ieri, ascoltando la radio prima di addormentarmi, ho sentito che un senatore, un tale senatore Pera, avrebbe attaccato Martini per queste sue dichiarazioni.
    Avreste notizie più dettagliate in merito?
    ecco cosa ho trovato su www.babiloniamagazine.it

    Il Cardinale Martini alla Chiesa: «Ascolti la gente». Marcello Pera: «Anticristiano»
    16 marzo 2007

    L’intervento dell’ex arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini, pronunciato a Betlemme ha scosso dal profondo le fondamenta della Chiesa cattolica, scoprendo le posizioni tutt’altro che granitiche presenti nelle istituzioni religiose sui temi cosidetti “etici”. Il Cardinal Martini ha invitato la Chiesa a ad «ascoltare la gente»: «È un grande compito che dobbiamo portare avanti, per il quale io prego nella mia intercessione quotidiana; che ci sia dato, anche come Chiesa italiana, di dire quello che la gente capisce: non un comando dall’alto che bisogna accettare perché è lì, viene ordinato, ma come qualcosa che ha una ragione, un senso, che dice qualcosa a qualcuno». A molti, il riferimento alla dura lotta del Vaticano contro il riconoscimento delle coppie di fatto, è parso chiaro. Tra Martini e le gerarchie di Oltretevere si sarebbe dunque consumato un strappo.
    Sulle considerazioni del Cardinale illuminato è intervenuto oggi l’ex presidente del Senato Marcello Pera, ateo dichiarato eppure teorico dei teocon italiani. «Supponiamo che, ascoltata la gente, questa dica: ''Barabba'', oppure: ''Mammona'', oppure ancora, per aggiornare il lessico: aborto, eugenetica, eutanasia, sperimentazione sugli embrioni, matrimonio omosessuale, e tutte le altre cose che oggi tanta gente va dicendo e chiedendo. Che cosa si fa?», chiede Pera, che prosegue: «Se si ascolta e si comprende e basta, allora si finisce con l'accettare tutto ciò che la gente vuole, esattamente come sostengono il relativismo e il laicismo anticristiani».
    Il Cardinal Martini anticristiano? Se lo dice Pera ...

    Christian Poccia

  8. #8
    desiderium
    Data Registrazione
    23 Dec 2006
    Messaggi
    1,879
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    stupisce il fatto che un non credente, che si definisce liberale, si possa permettere di definire anticristiane le parole di uno dei più brillanti cardinali di Santa Romana Chiesa... è proprio vero che questo mondo sta andando a rovescio!

  9. #9
    carlo's
    Ospite

    Predefinito

    veramente curiosi certi personaggi politici, quale questo senatore, gia' noto alle cronache per le sue non remote invettive contro il cristianesimo e per aver comunicato urbi et orbi quali siano le sue private abitudini casalinghe, che ora si autoproclama tutore del cristianeismo e cultore dell'ortodossia.
    Alla spudoratezza di certi cristianisti non c'e' mai limite.

  10. #10
    Logiké Latreía
    Data Registrazione
    28 Mar 2009
    Località
    Italia
    Messaggi
    9,442
     Likes dati
    30
     Like avuti
    662
    Mentioned
    3 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)
    Inserzioni Blog
    24

    Predefinito

    Stupisce anche che un cattolico irrida gli strumenti che hanno usato anche recentemente parecchi santi...

 

 
Pagina 1 di 5 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Estremo saluto al card martini.
    Di yure22 nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 01-09-12, 13:02
  2. Il Card.martini è Massone?!
    Di luigi maria op (POL) nel forum Tradizionalismo
    Risposte: 77
    Ultimo Messaggio: 02-06-08, 11:36
  3. Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 20-04-06, 14:54
  4. Card. Martini
    Di torquemada nel forum Cattolici
    Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 03-06-05, 19:05
  5. Card. Martini:25 anni da Vescovo.
    Di Thomas Aquinas nel forum Cattolici
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 10-05-05, 15:40

Chi Ha Letto Questa Discussione negli Ultimi 365 Giorni: 0

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito